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Arte Fiera 2023 – 46° edizione

By Surfacing – Group Exhibition

Lo Magno artecontemporanea

Dal 3 al 5 Febbraio 2023 i padiglioni 25 e 26 del quartiere fieristico di Bologna si vestiranno d’arte per la 46°edizione della Fiera più longeva d’Italia: Arte Fiera Bologna.

 

L’ingresso costituzione, porta di accesso per eccellenza del quartiere, accoglierà visitatori da tutte le parti del mondo. Più di 150 le gallerie partecipanti con la cura e la direzione artistica di Simone Menegoi affiancato dal Managing Director Enea Righi.

Lo Magno artecontemporanea, già presente a Bologna dalla 44°edizione, prenderà posto quest’anno al booth A105 padiglione 25 con la collettiva “By Surfacing”

E’ il contatto con circostanze determinanti a provocare l’affioramento di nuova sostanza.

4 artisti scrivono su carta e su tela le loro emersioni come reazione all’attuale struttura dell’ambiente socioculturale Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, William Marc Zanghi instancabili sperimentatori, accomunati dalla stessa area geografica, la Sicilia, manifestano i segni della loro emancipazione artistica.

Grandi tele, sculture, reperti e trasformazioni: 4 artisti presentano i loro nuovi cicli di lavori. Ognuno di loro ha costruito il proprio spazio nel mondo dell’arte contemporanea in affinità ad un’esigenza interiore, una materia plastica che, a contatto con le contingenze dell’attuale contesto socioculturale, affiora e ci guida tra i dati culturali di una terra fertile, di grandi letterati e piccoli imprenditori, di gente onesta e sensazionalismo obliterante.

Orari di apertura al pubblico

giovedì 2 febbraio

dalle 10.30 Special Preview, VIP gold e stampa

dalle 12 Preview

dalle 17 alle 21 Vernissage

venerdì 3 febbraio

dalle 11 alle 12 riservato VIP

dalle 12 alle 20 apertura al pubblico

sabato 4 e domenica 5 febbraio

dalle 11 alle 20

 

 

GIUFFRIDA EMANUELE | ESSENTIAL

Nasce a Gela nel 1982. Vive e lavora a Palermo.

Dopo gli studi tecnici consegue il diploma di maturità presso il Liceo artistico D. Almeyda di Palermo e la laurea in Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti. Nel frattempo segue con interesse, come proprio percorso formativo, l’opera di artisti come Velazquez, Manet e l’800 francese, e ancora Lopez Garcia, Hopper, Lorca di Corcia sino alle correnti più attuali come la scuola di Lipsia. Esplora realtà prosaiche, fatte di luoghi spogli e disadorni come sale da biliardo abbandonate, bagni pubblici, interni di pompe funebri, corsie d’ospedale o spazi d’attraversamento rischiarati dalla fredda luce di lampade al neon. In questa sorta di disagio esistenziale, che forse allude alla transitorietà della condizione umana, compaiono solo rare, solitarie figure.

Il nuovo progetto “Albums” trae spunto da vecchie fotografie di famiglia ritrovate nel 2010. Giacevano all’interno di uno zainetto di tela della Sisley che trovai durante un trasloco dovuto alla scomparsa di mio nonno materno. Custodite gelosamente negli anni, ho contemplato queste immagini studiandole periodicamente e metabolizzandone l’estetica intrinseca correlata al deterioramento delle stesse ed elaborandone i possibili sviluppi pittorici.

Con Lo Magno artecontemporanea partecipa allla 44° edizione di Arte Fiera Bologna 2020, con “White Sheet” a cura da Rischa Paterlini e Giuseppe Lo Magno

 

GIOVANNI IUDICE | ESSENTIAL

Nasce a Gela nel 1970, dove vive e lavora.

La sua è una pittura mossa da un’emozionalità ambigua, sempre in bilico tra piacere e sofferenza, tra bellezza e orrore, tra particolare e universale. È un artista figurativo che affronta spesso tematiche sociali senza mai cadere nei tranelli del vojeurismo fine a sé stesso e della retorica. Propone un linguaggio dove disegno e pittura si alternano sulla superficie della tela. Opere in cui

la rappresentazione dell’esistente viene tradotta in una scala di valori intimi e al contempo universali. Mappa con ostinata fedeltà fatti e luoghi nel tentativo di evocare qualcosa che va oltre la semplice illustrazione del soggetto. Le sue composizioni, costruite grazie all’accostamento di differenti fotogrammi, propongono punti di vista diversi che nel loro insieme definiscono una prospettiva improbabile e illusoria, e mostrano uno spazio spesso scomodamente saturo. Le intenzioni di Iudice sono tanto astratte al punto di divenire linguaggio di puro sentimento, dove il racconto diviene più enigmatico e la pittura rimane crisalide di un’emozione, mai svelata pienamente, ma capace di evocare valori umani che accendono la poesia.

I suoi mari, la sua terra, le sue esigenze di esportazione concettuale si fanno adesso più essenziali e si declinano in opere dove ritorna la sonorità di un disegno figurativo, realista. “La realtà, come si sa, è anche una ragione astratta, poetica”- spiega l’artista- “inseguo le mie idee, mi sono occupato molto del sociale, nei cicli di lavoro degli ultimi 30 anni il comune denominatore è stato l’esistenza, la questione della vita vissuta soprattutto nel mio territorio, la Sicilia”

 

WILLIAM MARC ZANGHI | ESSENTIAL

L’artista nato a Wikita (Kansas) nel 1972, ma palermitano da sempre, esprime se stesso con uno stile unico e riconoscibile.

Studia Pittura presso l’accademia di Belle Arti di Palermo dove ne consegue la Laurea.

Di lui parlano le sue opere: Figure esili che popolano paesaggi onirici stravolti da quel colore eversivo, che rende tutto più artificioso: chimico. Infatti nelle sue opere l’uso di colori industriali sostituisce la classica pittura a olio o ad acrilico. L’artista adopera unicamente vernici. Tecnica che conferisce alle sue opere quella caratteristica patina lucente di cui si avvantaggia anche la figurazione, resa decisamente adamantina, pura.
Sono le stesse colature di colori a dare origine a fiumi, paludi e acquitrini che costellano le “visioni” dell’artista. Tracce del suo passaggio si trovano sia in Italia che all’estero, luoghi pubblici e musei, con mostre personali, collettive e fiere di settore. Segnaliamo la partecipazione alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte, Padiglione Italia sezione Accademie, a cura di Vittorio Sgarbi – Biennale di Venezia. Oggi vive e lavora a Palermo

L’artista parla di un “cortocircuito di immagini su un territorio” quest’estetica che è la principale risorsa dell’artista, si destruttura adesso nel ciclo MAP. Perimetri e cristallizzazioni ci riportano alle formazioni terrestri. Un’esplorazione che totalmente si distacca dalle logiche della pittura figurativa.

 

ROSSANA TAORMINA | ESSENTIAL

Rossana Taormina nasce nel 1972 a Partanna, un piccolo paese della Valle del Belice, qui, nel paesaggio devastato dal terremoto del 1968, trascorre la sua infanzia.

In quegli anni il fermento artistico e culturale della vicina Gibellina segnerà profondamente la sua formazione. Dopo la maturità classica si trasferisce a Roma per lavoro. Rientrata a

Palermo consegue un secondo diploma di maturità e, infine, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti.

Nel suo lavoro Rossana Taormina indaga lo spazio e la memoria attraverso la rielaborazione delle tracce mnestiche dell’object trouvé. Immagini piene di memoria e tempo, rovinate, sulle quali l’artista ricama costellazioni di nylon, seta o cotone, creando nuovi spazi e riportando alla vita volti, luoghi e tempi di cui oggi non rimane alcuna traccia.

Un po’ come nell’ultimo dei Quattro Quartetti di T.E. Eliot, “Little Giding” << Ciò che diciamo principio spesso è la fine, e finire è cominciare. La fine è là onde partiamo >>, le opere di Rossana partono proprio dalla fine, si intrecciano con la circolarità eterna delle stagioni, della vita e della morte. Oggi vive e lavora a Palermo

Così come la natura si riappropria dei luoghi devastati dall’azione dell’uomo – ci racconta Rossana- allo stesso modo la memoria e il ricordo fioriscono sulla caducità della vita e sulla fragilità della materia.

La visione si allarga sempre di più, la materia si intreccia ed i fili scorrono intessendo storie e connessioni oltre questa dimensione. Ogni oggetto sembra aver recuperato un luogo in cui potersi esprimere. Per l’artista la libertà di sperimentazione e l’unicità del momento creativo risultano formule essenziali che, in questo nuovo ciclo si manifestano in una ricerca di materiali e tecniche insistente, ossessiva, probabilmente derivante dall’ abitudine, della gente della Valle del Belice, nel riporre estrema cura e custodire ogni singolo reperto, rimasto in vita dopo il terremoto.

Partecipa alla 45° edizione di Arte Fiera Bologna con un solo show “Tempo Incolume” stand Lo Magno artecontemporanea 2022

 

tel : +39 0932763165 | +393396176251
           

46° edizione Arte Fiera 2023

By Surfacing – Group Exhibition

Lo Magno artecontemporanea

Dal 3 al 5 Febbraio 2023 i padiglioni 25 e 26 del quartiere fieristico di Bologna si vestiranno d’arte per la 46°edizione della Fiera più longeva d’Italia: Arte Fiera Bologna.

 

L’ingresso costituzione, porta di accesso per eccellenza del quartiere, accoglierà visitatori da tutte le parti del mondo. Più di 130 le gallerie partecipanti con la cura e la direzione artistica di Simone Menegoi affiancato dal Managing Director Enea Righi.

Alla sezione Main Section, suddivisa come sempre fra arte storicizzata e contemporaneo, si affiancano tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e la nuova arrivata Multipli. Accanto alle sezioni curate, Arte Fiera 2023 vara inoltre un nuovo formato: Percorso: un itinerario che collega un certo numero di stand della Main section secondo un criterio tematico.

Lo Magno artecontemporanea, già presente a Bologna dalla 44°edizione, prenderà posto quest’anno tra le gallerie della Main Section al booth A105 padiglione 25 con la collettiva “By Surfacing”

É il contatto con circostanze determinanti a provocare l’affioramento di nuova sostanza.

4 artisti scrivono su carta e su tela le loro emersioni come reazione all’attuale struttura dell’ambiente socioculturale Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, William Marc Zanghi instancabili sperimentatori, accomunati dalla stessa area geografica, la Sicilia, manifestano i segni della loro emancipazione artistica.

Ogni artista presenta un nuovo approdo, un nuovo coinvolgimento ideale ed artistico, cicli di lavori che si declinano in grandi tele, sculture, reperti e trasformazioni.

Ciascuno ha costruito il proprio spazio nel mondo dell’arte contemporanea in affinità ad un’esigenza interiore, una materia plastica che, a contatto con le contingenze dell’attuale contesto socioculturale, affiora e ci guida tra i dati culturali di una terra fertile, di grandi letterati e piccoli imprenditori, di gente onesta e sensazionalismo obliterante.

Orari di apertura:

Giovedì 2 febbraio:

10.30 -12.00 Special Preview, stampa e vip gold

12.00 – 17.00 Preview ad invito

17.00 alle 21.00 Vernissage ad invito

 

Venerdì 3 febbraio:

11.00 -12.00 riservato VIP

12.00 – 20.00 apertura al pubblico

 

Sabato 4 e domenica 5 febbraio:

dalle ore 11.00 alle ore 20.00

 

Clicca i nomi per scoprire di più!

MAIN SECTION | PAD.25 | BOOTH A105

 

 

 

tel : +39 0932763165 | +393396176251
   

Emanuele Giuffrida

IT

Hai presente il fenomeno della pareidolia? È un fenomeno subcosciente che crea l’illusione di similitudine tra un oggetto dalla forma a noi nota e uno dalla forma casuale. Ecco. Per me è un ossessione da sempre”

 

Gela anni ‘90: “Ricordo da bambino, nei telegiornali locali, immagini di sagome distese per terra coperte da un lenzuolo bianco, era quasi all’ordine del giorno. Persino attraverso il finestrino della fiat 500 di mio papà, la sera, di ritorno a casa, assistetti a una scena simile; Tant’è che a scuola elementare, illustrando un dettato della maestra sull’argomento mafia, disegnai due figure in moto col casco che sparavano ad un uomo già avvolto in un lenzuolo fluttuante”.

EN

Do you know the phenomenon of pareidolia? It is a subconscious phenomenon that creates the illusion of similarity between an object with a shape known to us and one with a random shape. There! It’s always been an obsession for me.”

 

Gela 90s: “When I was child, I remember images of silhouettes lying on the ground covered by a white sheet broadcaasted by the TV news of my city. I witnessed a similar scene even through the window of my dad’s Fiat 500, on the way home in the evening. When I was in elementary school, illustrating a teacher’s dictation on the subject of the mafia, I drew two figures on motorbikes with helmets shooting to a man already wrapped in a floating sheet.

IT

Esperienze infantili rielaborate, trovano una bizzarra analogia con immagini legate ai linguaggi classici della pittura e della scultura – Le pieghe del lenzuolo bianco alludono al paragone con il panneggio delle vestigia delle statue greco-romane; restituendone prepotentemente un valore estetico, come fosse un’opera di rivalsa.
Tutto – per Emanuele – può essere veicolo di estetica ridondante, strutturalismo che trova sede nelle tragedie più contemporanee

EN

Reworked childhood experiences find a bizarre analogy with images linked to the classical languages of painting and sculpture – The folds of the white sheet allude to the similarity with the drapery of the remains of the Greek-Roman Statues -; forcefully restoring an aesthetic value as if it were a work of revenge.
Everything – for Emanuele – can be a vehicle of redundant aesthetics, structuralism that finds its home in the most contemporary tragedies

ESSENTIAL

Emanuele Giuffrida (Gela, 1982)

Attualmente vive e lavora a Palermo.

Studia Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Palermo conseguendo la laurea specialistica in pittura nel 2007. La sua arte si sviluppa attraverso la pittura che, al servizio dell’immagine e del suo impatto estetico e comunicativo, riesce ad abbracciare sia i valori della figurazione tradizionale che i linguaggi di oggi, ottenendo così un proprio codice espressivo. La sua ricerca fiorisce con cicli di lavori riconducibili a un presente carico di memorie proprie e di esperienze intime, un racconto di sé, della propria visione dei luoghi e delle cose. Sviluppo della sua pratica pittorica è l’insistente indagine del proprio background che si traduce in costante sperimentazione. Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive in Italia e all’estero. Nel 2019 è stato tra i finalisti dell’ottava edizione della Fondazione VAF premio, ottenendo la menzione speciale dai membri della giuria. Ha partecipato a numerose mostre e fiere d’arte in Italia e all’estero. Ultime mostre: Triste, Solitario y Final, a cura di Vittorio Sgarbi, Museo di Palazzo Doebbing, Sutri (VT); Pittura Segreta, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, Fondazione The Bank, Bassano del Grappa (VI).

 

 

EN

 

Emanuele Giuffrida (Gela, 1982) lives and works in Palermo. He studied Visual Arts at the Academy of Fine Arts in Palermo, obtaining a specialist degree in painting section in 2007. His art develops through painting which, at the service of the image and its aesthetic and communicative impact, embraces the values of traditional figuration up to nowtoday’s languages, thus getting its own expressive code. His research surfacing in a series of works that can be traced back to a present filled of memories of own experience, as a story of oneself, of one’s vision of places and things. An investigation of his own background thanks to which he develops his research and pictorial experimentation. His work has been exhibited in several group exhibitions in Italy and abroad. In 2019 he was among the finalists of the eighth edition of the VAF Foundation award, obtaining the -special mention award- by jury members. He has participated in several exhibitions and art fairs in Italy and abroad. Latest exhibition: Triste, solitario y final, curated by Vittorio Sgarbi, Museum of Palazzo Doebbing, Sutri (VT).

 

 

TOGETHER

 

2023: ArtVerona, two-person show, stand Lo Magno artecontemporanea 13-15 ottobre.

2023: By Surfacing, group show, curated by Lo Magno artecontemporanea, ArteFiera Bologna, Main Section, 3-5 febbario.

2022: Le Cento Sicilie, group show, curated by Diego Cavallaro and Tonino Cannata, Ex Convento del Carmine, Modica (RG)

2022: 30×30 group show, curated by Giuseppe Lo Magno and Valeria D’Amico, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2021: Showcase Exhibition/2, group exhibition, curated by Aldo Premoli and Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2021: Le Cento Sicilie, group show, curated by Diego Cavallaro and Tonino Cannata, Ex Convento del Carmine, Modica (RG)

2021: Le Cento Sicilie, group show, curated by Diego Cavallaro and Giuseppe Vella, Palazzo Ciampoli di Taormina

2020: Showcase Exhibition 1, group exhibition, curated by Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2020: The White Sheet, ArteFiera Bologna, curated by Rischa Paterlini and Giuseppe Lo Magno

2018: Out-Side, solo show, curated by Rischa Paterlini and Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2016: TIME OUT, group show, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

 

 

ABOUT

 

The possibilities of an island, by Ivan Quaroni. Catalog of the exhibition “The hundred

Sicilies”.

The reality of invisible things, by Rischa Paterlini. Catalog of the personal exhibition

“Outside”.

“Emanuele Giuffrida”, by Klaus Wolbert. Catalog of the eighth VAF Foundation award.

The practice of painting (expertise and research in contemporary Sicily), by Ivan Quaroni.

Catalog of the exhibition.

“Interview with Emanuele Giuffrida”. Untitledv.com.

“Emanuele Giuffrida, so it is (if you like)”, by Cesare Biasini. Article on Exibart.com.

“InArt – interview with Emanuele Giuffrida”, by Caterina Portovenero. infoOggi.it

Untitled (Surface Study)
2024
tecnica mista su carta, cm 25×22,5
A Study for The White Sheet and Surface
2024
tecnica mista su carta, cm 148×87,5

Emanuele Giuffrida, The Atomic (s)cum

2024

olio su tela, 150x105cm

Water Bullets Studies

Study for Etna ’80

View of Arte Fiera 2023 booth

Study for the Yellow Album

Outside Circus

White Sheet

View of Arte Fiera 2020 booth

The Pack

The Players

Triste, Solitario y Final Museum of Palazzo Doebbing, Sutri (VT) 2023.