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Roma Arte in Nuvola 2024

Lo Magno artecontemporanea –  Roma Arte in Nuvola

21 – 24 novembre 2024

Piano forum (piano terra) stand G34

Centro congressi  “La Nuvola” – Viale Asia 40/44, Roma.

Con noi gli artisti: Ignazio Cusimano Schifano, Emanuele Giuffrida, Rossana Taormina.

Un progetto collettivo realizzato in occasione della prima partecipazione della galleria alla manifestazione romana che quest’anno giunge alla 4^edizione.

Ignazio Cusimano Schifano (Palermo, 1976)

FICUZZA*

cosa non abbiamo capito, cosa non abbiamo compreso di loro?

Così chiedeva la grande quercia secolare durante le “residenze” periodiche di Ignazio al bosco di Ficuzza (Palermo).

Un luogo in cui l’artista vive un’esperienza legata alla metafisica e che, come in una sorta di grande puzzle da ricomporre, narra l’incontro con una realtà altra in cui protagonista è un albero annoiato dalla sua immobilità che memorizza tutti i vissuti del prato circostante: Matrimoni singolari, funerali insoliti, disparate liti, e le condivide.

Un dialogo mistico che si esplicita in opere su carta in cui predilette sono tecniche miste legate al ‘700-’800.

Esperienze si declinano in tratti decisi, che eliminano le distanze tra idealizzazione e realizzazione. Un impeto di espressione in cui si manifesta l’intimità dell’artista.

Un racconto in cui si fondono pura serenità, data dal contatto con la natura, ed inflessioni tematiche,dovute al contatto con il mondo sociale e con l’universo dell’arte contemporanea.

Cronologia di emozioni su carta, Ficuzza rappresenta il susseguirsi degli istanti in cui affacciarsi alla realtà significa avere urgenza di essere artista.

*La riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago è un’area naturale protetta situata nei comuni di Corleone, Godrano, Marineo, Mezzojuso e Monreale, nella città metropolitana di Palermo

Emanuele Giuffrida (Gela, 1982)

Erano gli anni novanta ed Emanuele Giuffrida si trovava a crescere in una cittadina dell’estremo sud siculo chiamata Gela, in provincia di Caltanissetta.

Dato biografico necessario per comprendere il lavoro dell’artista, perché è proprio da qui che inizia la storia della suo progetto artistico, dalle rielaborazioni dei vissuti d’infanzia: The Playroom Scenario, The White Sheet, The Outside Circus, cicli pittorici che Emanuele abbraccia e che, come tante declinazioni di uno stesso vissuto, ci rimandano immediatamente a lui, alla sua pittura, definita a volte hopperiana, a volte malinconica, ma che per l’artista si realizza in una potente forma di rivalsa estetica. Memoria che fa da guida ad una pittura solida, piena, gestita perfettamente come fosse continuazione del suo essere nel mondo.

Campi semantici propri affidati ad un tratto pittorico riconoscibile e puro, quasi incontaminato nel tempo .

Una continua ricerca che si nutre della sua intimità ma che si manifesta in un dialogo con il contemporaneo deciso, autentico e dal forte impatto estetico.

Rossana Taormina (Partanna, 1972)

DERIVA

“cosi gentile e inafferabile, impermeabile alla volgarità” cantava De Gregori riferendosi a quel movimento che, in maniera apparentemente lenta e superficiale, spinge sempre nella stessa direzione diventando corrente e portando ad uno scostamento di idee, modi, spazi, tempi, vita.

Deriva nasce da un’esigenza fondamentale nella produzione dell’artista: partendo dalla pratica dell’objet trouvé, riscrivere spazio e tempo di un oggetto, a stretto contatto con la carica mnestica di questo.

Plasmare una nuova memoria lavorando con la dimensione spazio-temporale è condizione fondamentale della deriva che, grazie al medium dell’acrilico e al supporto di vecchie carte nautiche, diventa nuova geografia a servizio di un estetica contemporanea.

Art Verona 2024

“Io non so come è la realtà. Ci sfugge, mente di continuo.
Io diffido sempre di ciò che vedo,
di ciò che un’immagine ci mostra, perchè immagino ciò che c’è al di la.
ciò che c’è dietro ad un’immagine non si sa”

M. Antonioni

 

Blow-up è la parola chiave che segna l’incontro tra una delle più belle opere in pellicola di Michelangelo Antonioni (Blow-up 1966) e la più recente ricerca artistica di Giovanni Viola. Il punto di convergenza è la riflessione che ambedue dedicano alla percezione stratificata della realtà, da parte di uno sguardo che, nel cinema come nella vita reale, vuole spesso provare a superare la barriera dell’immediata evidenza. Dall’ occhio del regista, la chiara e limpida visione di un parco londinese, teatro dell’abbraccio di due amanti, nasconde la terribile verità di un delitto che di li a poco si consumerà; così come nel lavoro di Viola, la limpidezza di uno specchio d’acqua filtra l’indefinita visione di un fondale scuro.
Sono piani di visione che, riproposti sullo schermo così come sulla superficie di un dipinto, creano un complesso gioco di stratificazioni capace di restituire a chi guarda un’illusione di realtà, nel primo caso con valenza narrativa e nel secondo con impatto fortemente estetico.
Ma è possibile l’approdo ad una visione autentica del reale o il destino dello sguardo è di rimanere chiuso entro lo spazio creato dall’illusione?

Fuggire da un illusione o da una rappresentazione della realtà, creata su pellicola o su tela, per tuffarsi dentro la verità stessa delle cose sensibili, sconta pur sempre il limite derivante dalla nostra percezione, la quale è in grado di cogliere il mondo che le sta fuori solo per piccole fette: la serie di innumerevoli attimi che insieme costituiscono il presente.
E così la successione degli attimi genera il senso del tempo, quella distinzione tra presente, passato e futuro che Albert Einstein definiva un’ostinata illusione di cui rimane preda l’essere umano per un mistero difficile da penetrare. Seguiamo il fluire del tempo nell’infinita variazione di forme e colori di uno specchio d’acqua marina, consapevoli che gli innumerevoli istanti di questo spettacolo sono tutti ugualmente carichi di presente, assoluti come l’intera pellicola o la singola rappresentazione pittorica che tenti di coglierne l’essenza.

IL TEMPO.. UN’ILLUSIONE DI COSCIENZA

Trasparenze nel tempo…

Plastiche Trasparenze…

Visione di superficie

Da BLOW-UP