“Io non so come è la realtà. Ci sfugge, mente di continuo.
Io diffido sempre di ciò che vedo,
di ciò che un’immagine ci mostra, perchè immagino ciò che c’è al di la.
ciò che c’è dietro ad un’immagine non si sa”
M. Antonioni
Blow-up è la parola chiave che segna l’incontro tra una delle più belle opere in pellicola di Michelangelo Antonioni (Blow-up 1966) e la più recente ricerca artistica di Giovanni Viola. Il punto di convergenza è la riflessione che ambedue dedicano alla percezione stratificata della realtà, da parte di uno sguardo che, nel cinema come nella vita reale, vuole spesso provare a superare la barriera dell’immediata evidenza. Dall’ occhio del regista, la chiara e limpida visione di un parco londinese, teatro dell’abbraccio di due amanti, nasconde la terribile verità di un delitto che di li a poco si consumerà; così come nel lavoro di Viola, la limpidezza di uno specchio d’acqua filtra l’indefinita visione di un fondale scuro.
Sono piani di visione che, riproposti sullo schermo così come sulla superficie di un dipinto, creano un complesso gioco di stratificazioni capace di restituire a chi guarda un’illusione di realtà, nel primo caso con valenza narrativa e nel secondo con impatto fortemente estetico.
Ma è possibile l’approdo ad una visione autentica del reale o il destino dello sguardo è di rimanere chiuso entro lo spazio creato dall’illusione?
Fuggire da un illusione o da una rappresentazione della realtà, creata su pellicola o su tela, per tuffarsi dentro la verità stessa delle cose sensibili, sconta pur sempre il limite derivante dalla nostra percezione, la quale è in grado di cogliere il mondo che le sta fuori solo per piccole fette: la serie di innumerevoli attimi che insieme costituiscono il presente.
E così la successione degli attimi genera il senso del tempo, quella distinzione tra presente, passato e futuro che Albert Einstein definiva un’ostinata illusione di cui rimane preda l’essere umano per un mistero difficile da penetrare. Seguiamo il fluire del tempo nell’infinita variazione di forme e colori di uno specchio d’acqua marina, consapevoli che gli innumerevoli istanti di questo spettacolo sono tutti ugualmente carichi di presente, assoluti come l’intera pellicola o la singola rappresentazione pittorica che tenti di coglierne l’essenza.
IL TEMPO.. UN’ILLUSIONE DI COSCIENZA
Trasparenze nel tempo…
Plastiche Trasparenze…
Visione di superficie
Da BLOW-UP