Il tempo di un’estate
2024
esposizione solare su carta
34.7×46.5 cm
Il tempo di un’estate
2024
esposizione solare su carta
36.5×45.4 cm
Il tempo di un’estate utilizza l’esposizione solare su carta per dare vita ad un processo di decolorazione, che si associa ad una riflessione simbolica sul tempo, la luce e la memoria.
Paesaggi costieri e strutture balneari, emergono dalla carta come ricordi, temi strettamente legati alla transitorietà dell’estate.
La linea d’orizzonte unisce le due opere in un’unica narrazione visiva, dove la luce estiva del primo mattino, quando il mare appare più chiaro del cielo, trasforma il paesaggio in un’esperienza meditativa.
Questo progetto riflette anche sul concetto di impronta del tempo, rendendo visibile l’invisibile: il passare delle ore, l’intensità della luce, la relazione tra natura e uomo.
Marco Mangione
Nasce a Catania nel 1986.
Attualmente vive e lavora a Catania.
Gummy Gue (Marco Mangione) è un artista che lavora principalmente nello spazio pubblico.
Marco conosce l’ambiente del graffiti writing nei primi anni 2000, indagando e sperimentando sulle possibilità̀ espressive che lo accosteranno all’arte urbana contemporanea.
La sua ricerca sviluppa un sistema di codici formali che seguono una determinata logica, un linguaggio segnico che ha le sue regole e propri canali di riferimento. Una grammatica personale che si esprime in una visione sospesa, per suggerire universi possibili attraverso una figurazione che confina con l’astratto, partendo da uno sviluppo legato a caratteri e personaggi iconici che hanno accompagnato l’artista dall’inizio del suo percorso.
La scomposizione degli elementi è il risultato di una ricerca verso la sintesi che tende a manifestare vibrazioni positive e serene, verso la rappresentazione di uno spazio flessibile, un dialogo aperto con l’architettura e l’ambiente.
L’interesse sulle nuove potenzialità̀ espressive della superficie, che da verticale diventa abitabile e percorribile, nelle ultime esperienze lo porta ad intervenire in diversi ambienti legati all’attività̀ collettiva. Impianti sportivi e aree ricreative sono gli spazi urbani dove sperimentare il movimento e l’attraversamento di uno spazio fruibile, per ottenere una visione variabile che si rigenera continuamente, come in una simulazione virtuale vissuta nello spazio reale.
Dal 2010 il progetto si avvale della collaborazione di Andrea Mangione, che affianca l’artista nel suo lavoro partecipando attivamente alla realizzazione degli interventi nello spazio pubblico.
Dal 2013 al 2020 è cofondatore del progetto Ritmo, un progetto di divulgazione artistica con sede a Catania, che promuove il lavoro di artisti che operano in diversi ambiti del contemporaneo.
I suoi lavori sono presenti in molte città italiane ed europee, alcuni interventi come Playground, Skatepark e Orbital, sono stati pubblicati da magazine, libri e piattaforme dedicate al design e all’architettura come Domus, Designboom, Ad Magazine, Architectural Record e molti altri.