Autore: administr

La Galleria Lo Magno alla serata dedicata al Premio Pio Alferano

Tra i premiati il Maestro Piero Guccione

“Piero Guccione e’ il pittore della luce.
Questo si e’detto prima di lui di Piero Della Francesca.
E’ il pittore della luce, dell’assoluto, con gli occhi chiusi davanti al mare infinito. Nessun artista ha ricercato l’essenza dell’azzurro come Piero Guccione.
Il cielo e’ anche sinonimo di Paradiso nella visione cristiana, per Guccione e’ il luogo dell’anima. Egli ha portato verso l’assoluto azzurro i pensieri di Cezanne e di Morandi. Si e’ situato, non per caso, nel punto piu’ estremo dell’Occidente, una terra di confine. Modica, Scicli, la Sicilia, sono insieme origine e fine. Guccione e’ come il guardiano del faro che presiede la civilta’ e osserva l’ultimo orizzonte misurando il suo e il nostro destino con l’infinita’ del mare.
Il premio a Guccione e’ il premio all’ultimo Romantico”.

A parlare è Vittorio Sgarbi, Direttore Artistico del Premio Pio Alferano. Notte di molte stelle del firmamento dello spettacolo, della cultura e dell’arte per la grande serata del Premio, sabato. Fra i premiati il regista Pupi Avati e il pittore di Scicli Piero Guccione.

Presso il Castello dell’Abate di Castellabate si sono incontrati sul palcoscenico, chiamati a dialogare dal giornalista Rai Nicola Porro, conduttore della serata, l’attrice Diana Del Bufalo, il regista Pupi Avati, la giornalista Livia Azzariti, lo scrittore Paolo Crepet, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, il generale dei Carabinieri Giovanni Nistri, il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe, l’editore Franco Maria Ricci, gli imprenditori Antonio Longo e Corrado Del Verme, l’attore Ricki Tognazzi, l’attrice Simona Izzo e lo chef Gianfranco Vissani. Un Premio speciale del Comune di Castellabate è consegnato a Sergio Pirozzi, Sindaco di Amatrice.

Al termine delle premiazioni, una vera maratona dell’arte, con l’inaugurazione, fra l’altro, di una mostra di Piero Guccione, “L’armonia dell’invisibile”, a cura di Giuseppe Iannaccone.

Piero Guccione

 

 

Scicli, 05/05/1935 – Modica, 06/10/2018.
Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Catania, si trasferisce a Roma dove frequenta i pittori neorealisti Attardi e Vespignani. Dal 1958 al 1969 ha preso parte alle missioni paleoetnologiche nel Sahara libico con l’équipe dell’archeologo Fabrizio Mori, per il rilevamento di pitture rupestri. Nel 1961, su richiesta dell’American Federation of Art, ha organizzato una mostra di tali pitture alla Columbia University of New York, successivamente ospitata nelle maggiori università americane.

Dal 1966 al 1969 partecipa alla Biennale di Parigi ed è assistente di Renato Guttuso all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove sarà anche titolare di cattedra. La prima partecipazione alla Biennale di Venezia è del 1966, e sarà presente in altre tre edizioni: nel 1978, 1982 e 1988.
Mostre personali a Parigi (FIAC) e a New York negli anni settanta sono supportate da testi critici di Dominique Fernández e Alberto Moravia. Dopo il ritorno in Sicilia, seguono mostre antologiche di grafica alla Galleria d’Arte Moderna di Paternò (Catania), una personale a Parigi alla Galleria Claude Bernard, un invito alla rassegna internazionale “Drawings” (Disegni) a Washington e una partecipazione alla IV Biennale di Grafica di Baden-Baden.
Nel 1985 espone al Metropolitan Museum di New York un’antologica di grafica.
La quarta partecipazione alla Biennale di Venezia è del 1988, con una sala nel padiglione italiano. È finalista del premio Artista dell’anno a Napoli con Burri, Vedova e Schifano, promosso da centoventi critici d’arte italiani. Nel 1989 esce nella collana delle “Grandi Monografie” d’arte della Fabbri Editori il volume Piero Guccione a cura di Enzo Siciliano e Susan Sontag (curatori di mostre antologiche dell’artista al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e al Palazzo Dugnani di Milano).

Nel 1992 è uno degli artisti invitati dal Comitato per il V Centenario della scoperta dell’America per la mostra “Cristoforo Colombo e l’apertura degli spazi” a Palazzo Ducale di Genova. Nel 1955 è nominato Accademico di San Luca; declina l’invito alla Biennale di Venezia del centenario.
Esegue nove pastelli ispirati alla Cavalleria Rusticana di Verga, presentati alla mostra “Mascagni ritrovato”, inaugurata nel Museo Teatrale alla Scala di Milano. Nel 1997 esce la monografia delle Edizioni Electa con testi di Flavio Caroli, Fabrizio D’Amico, Guido Giuffrè, Marco Goldin e Marco Vallora.
Nel 1999 si tiene una mostra antologica di “Opere recenti” a Palazzo Reale di Milano. Nello stesso anno riceve dalla presidenza del Consiglio dei Ministri il Premio Speciale per la Cultura con Riccardo Muti e Rita Levi Montalcini. Nel 2001 viene pubblicata la riedizione dell’opera di Galileo Galilei Discorsi intorno alle nuove scienze” con prefazione di Papa Giovanni Paolo II, illustrata da dieci incisioni di Piero Guccione. Dello stesso anno è la personale a cura di Maurizio Calvesi “Piero Guccione opere 1962-2000”, organizzata a Palazzo Ziino dal Comune di Palermo.

Nel 2008 Vittorio Sgarbi cura un’antologica dell’autore a Palazzo Reale di Milano e nello stesso anno Maurizio Calvesi presenta la mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Roma.

Piero Guccione ha ricevuto, il 14 dicembre 2004, da Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica Italiana come benemerito dell’arte e della cultura.

Opere uniche

Multipli d’Autore

Orari estivi e ferie

 

La Galleria Lo Magno per il periodo estivo aprirà dal Lunedì al Venerdì

9:00-13:00 / 16:00-20:00

CHIUSO PER FERIE DAL 12 al 19 AGOSTO

__________

Per qualsiasi comunicazione contattare

il +39 339 617 625 1

Hotel Eros

A CURA DI
Alba Romano Pace

ARTISTI
Philippe Berson | Barbara Cammarata | Daniele Cascone | Giulio Catelli
Gaetano Costa | Emanuele Giuffrida | Giovanni Iudice | Kali Jones
Isa Kaos | Frédéric Léglise | Ignazio Schifano | Marco Stefanucci | Jojo Wang

Modica, Galleria Lo Magno
30 giugno / 11 agosto
A CURA DI
Alba Romano Pace
ARTISTI
Philippe Berson | Barbara Cammarata | Daniele Cascone | Giulio Catelli
Gaetano Costa | Emanuele Giuffrida | Giovanni Iudice | Kali Jones
Isa Kaos | Frédéric Léglise | Ignazio Schifano | Marco Stefanucci | Jojo Wang
opening 30 giugno ore 19.00
Galleria Lo Magno
via Risorgimento n. 91/93 Modica
Tel. e fax 0932/763165
da martedì a sabato 10-13 / 16-20

 « La poesia si fa nel letto come l’amore,
le sue lenzuola disfatte sono l’aurora delle cose »

André Breton

 

« In principio c’erano il Caos e la Notte e il buio Erebo e il Tartaro immenso; non esisteva la terra, né l’aria né il cielo. Nel seno sconfinato di Erebo, la Notte dalle ali di tenebra generò dapprima un uovo pieno di vento. Col trascorrere delle stagioni, da questo sbocciò Eros, fiore del desiderio: sul dorso gli splendevano ali d’oro ed era simile al rapido turbine dei venti. Congiunto di notte al Caos alato nella vastità del Tartaro, egli covò la nostra stirpe, e questa fu la prima che condusse alla luce. Neppure la razza degli immortali esisteva avanti che Eros congiungesse gli elementi dell’universo. Quando avvennero gli altri accoppiamenti, nacquero il cielo e l’oceano e la terra, e la razza immortale degli dei beati » 

Aristofane, Gli uccelli 685-702

 

“Bevo dalla tua fessura
distendo le tue gambe nude
le apro come un libro
dove leggo ciò che mi uccide”

   Georges Bataille

 

Sigmund Freud chiamava eros quella pulsione di vita che abita ogni essere umano. L’eros viaggia sul filo, sul confine tra permesso e proibito, casto e licenzioso, tra atto e immaginazione, libido e annientamento. Lontano dalla volgarità e la pornografia, l’eros è eccitazione e desiderio ed innanzitutto poesia. Soggetto prediletto dagli artisti di ogni epoca e stile, l’erotismo è un tema che da sempre interroga ed ispira la fantasia e la creatività. Motore di energia e sublimazione, l’eros è anche metafora della creazione artistica.

La mostra vuole mettere in luce una produzione intima e provocatoria, che spesso rimane nell’oscurità quando non viene rifiutata per il suo lato scandaloso. L’esposizione è un invito ad entrare nel misterioso Hotel Eros e a sbirciare nelle camere di questo luogo di passaggio, una dimora dell’effimero dove gli artisti sono invitati a svelare e soprattutto affermare la libertà dell’arte e del pensiero artistico che, dall’antichità alla contemporaneità, si nutre ed alimenta un immaginario libero, gioioso, vivo e vero, che non deve e non può riconoscere limitazioni né tanto meno proibizioni.

Come disse Marcel Duchamp con i surrealisti: Eros c’est la vie – Eros è vita.

La mostra sarà suddivisa in diverse sezioni, tra queste:

Eros Amore
L’eros fa parte dell’amore, ne è la sua parte più vera, più autentica. La sua parte poetica e carnale insieme. L’eros dell’amore è la tensione, è il desiderio, è azione e contemplazione insieme. Scene intime e quotidiane, donate allo sguardo dello spettatore in maniera furtiva, attraverso porte e finestre che lo trasformano, suo malgrado, in curioso voyeur che si fa complice o obiettivo di un gioco che da due diviene a tre.

Il Perturbante
Nel saggio di Freud sul Perturbante, un’inquietante estraneità (titolo del saggio nella sua traduzione francese) è scatenata dalla meravigliosa donna-automa Olimpia, protagonista dell’Uomo della sabbia, uno dei racconti di Hoffmann. La donna-bambola, il feticcio, l’automa, il macchinario, l’essere ibrido, da sempre popolano l’immaginario erotico. Questi oggetti creati per essere dominati dall’uomo, improvvisamente e malsanamente divengono i suoi dominatori, creando un rapporto di estraniante sottomissione dell’anima alla macchina.

Eros organico
L’eros è anche materiale: tattile, sensuale, molle, trasparente, colante. Questa sezione è dedicata all’immagine della carne, dello sperma, della saliva e di tutti quegli elementi organici che richiamano sensualmente i nostri sensi più istintivi quali il tatto ed il gusto.

Eros e Thanatos
Alla pulsione di vita, Eros, è opposta la pulsione di morte, Thanatos. L’una in realtà contiene l’altra, come desiderio di annientamento e di liberazione. In alcuni idiomi l’orgasmo è designato come “piccola morte”, sadismo e masochismo simulando l’atto erotico celano un desiderio di distruzione dell’altro o di sé stessi. Compulsione e ossessione segnano il passaggio dall’eros al thanatos.  La mostra non tralascia nessun aspetto dell’eros e vuole presentare, anche nella sua parte più cruda, tutti gli aspetti dell’animo umano.

Proroga della mostra

Proroga della mostra Francesco Balsamo – Dei passaggi e dei culmini

29 aprile – 27 maggio prorogata al 10 giugno 2017

Galleria Lo Magno
Via Risorgimento, 91 / 93 – Modica (RG)

Finissage
Complesso monumentale di Santa Maria del Gesù
Piazza del Gesù – Modica Alta (RG)

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La mostra è stata prorogata fino al 10 giugno. Il finissage verrà ospitato presso il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù a Modica Alta con un happening tenuto dall’artista.

Settantuno disegni di piccolo formato realizzati a matita, tempera e collage sono le opere dell’artista Francesco Balsamo (Catania, 1969) che dal 29 aprile è possibile ammirare alla Galleria Lo Magno arte contemporanea di Modica nella mostra “Dei passaggi e dei culmini”.

Visto l’esito positivo di visitatori, si è pensato di prorogarne la chiusura di altre due settimane, fino al 10 giugno (precedentemente fissata per il 27 maggio scorso). Per l’occasione, il finissage del progetto espositivo verrà ospitato presso il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù a Modica Alta, in collaborazione con l’Associazione Culturale LAP e il CoCA, archivio biblioteca arti contemporanee che attraverso una breve nota esprimono tutto il loro apprezzamento: “Troviamo determinante il passaggio del lavoro di Balsamo all’interno di un luogo dove si concentrano pagine importanti della storia dell’arte e dell’architettura in equilibrio tra forme residue e segni tangibili della poesia di cui questo mondo ha sempre più bisogno”.

Pertanto, sabato 10 giugno alle ore 19 l’appuntamento è a Modica Alta (Santa Maria del Gesù) per il finissage alla presenza dell’artista che interverrà con un happening. Gli altri giorni la mostra potrà essere visitata in galleria dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13.

Informazioni:

Galleria Lo Magno – Via Risorgimento 91 / 93 – Modica (RG)
Titolo della mostra: “Dei passaggi e dei culmini”
Artista: Francesco Balsamo
Periodo: 29 aprile 2017 – 10 giugno 2017
Orari: dal lunedì al venerdì ore 10 – 13 / 16 – 20; sabato ore 9 – 13
Finissage: sabato 10 giugno ore 19 presso il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù – Piazza Gesù – Modica Alta (RG)

Contatti
www.lomagnoartecontemporanea.it
e-mail info@lomagnoartecontemporanea.it
tel. 0932 763165
pagina Facebook
www.francescobalsamo.it

Giuseppe Colombo

Giuseppe Colombo, Mare d’Inverno, olio su tavola, 60×108 cm

ESSENTIAL

 

Nato a Modica nel 1971, Giuseppe Colombo asseconda la sua vocazione artistica con studi specifici, l’Istituto d’Arte a Comiso e poi Urbino, dove sceglie i corsi d’incisione, l’Accademia di Belle Arti di Roma.

Dalla capitale rientra in Sicilia, dove fissa il suo studio, e dove di notevole importanza è l’incontro col nucleo storico del Gruppo di Scicli. L’autore, raffinatissimo disegnatore e virtuoso pittore di paesaggi e figure, costruirà da qui in avanti un curriculum espositivo di sicuro livello, dispiegato in personali e in collettive, tra le quali speciale rilievo rivestono le mostre condivise col Gruppo di Scicli, celebre cenacolo siciliano sorto nel 1981 (in una storia di amicizia e condivisioni di idealità artistiche e pure civili), del quale Giuseppe Colombo è stato parte significativa (ne rappresenta la cosiddetta terza generazione). Col Gruppo di Scicli il pittore modicano espone dalla fine degli anni ’90. Nel 1999 realizza, in collaborazione con Guccione, Roccasalva e Sarnari, il Tondo per il Teatro Garibaldi di Modica.

Numerosi i traguardi e i percorsi espositivi fin’oggi: spazi pubblici, privati, Musei, Istituti culturali in tutta l’Europa e fuori. Negli ultimi anni: 2021, prende parte ad una collettiva presso la Fondazione Pio Alferano e Virginia Ippolito, Castellabate (SA) esponendo un suo d’aprés a pastello in occasione della mostra “Caravaggio Pasolini e altri” a cura di Vittorio Sgarbi. “Le Cento Sicilie-il più ibrido dei continenti”collettiva a cura di Diego Cavallaro e Giuseppe Vella replicata poi nello stesso anno presso la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica. Tra novembre e dicembre 2021 si reca ad Helsinki – FI dove produce un edizione litografica di 30 esemplari per Lo Magno artecontemporanea, “Dalla decollazione di San Giovanni Battista” presso Helsinki Litho , prestigioso laboratorio artistico che lo accompagna e ne espone alcune opere uniche.

Oggi vive e lavora a Modica

 

 

EN

 

Giuseppe Colombo was born in Modica in 1971, he studied at the Comiso Art Institute and then chose to study engraving in Urbino. he graduated from the Academy of Fine Arts in Rome.

From the capital he returned to Sicily, where he set up his studio, and where the meeting with the historical nucleus of the Scicli Group was of considerable importance. The author, a highly refined draftsman and virtuoso painter of landscapes and figures, will from here on build an exhibition curriculum of a certain level, unfolding in solo and group exhibitions, among which the exhibitions shared with the Scicli Group, the famous Sicilian cenacle, are of special importance. founded in 1981 (in a history of friendship and sharing of artistic and civil ideals), of which Giuseppe Colombo was a significant part (he represents the so-called third generation). The Modica painter has been exhibiting with the Scicli Group since the end of the 1990s. In 1999 he created, in collaboration with Guccione, Roccasalva and Sarnari, the Tondo for the Garibaldi Theater in Modica.

There have been numerous goals and exhibition paths to date: public and private spaces, museums, cultural institutes throughout Europe and beyond. In recent years: 2021, he took part in a collective exhibition at the Pio Alferano and Virginia Ippolito Foundation, Castellabate (SA), exhibiting one of his pastel d’aprés on the occasion of the exhibition “Caravaggio Pasolini and others” curated by Vittorio Sgarbi. “The Hundred Sicilies – the most hybrid of the continents” collective exhibition curated by Diego Cavallaro and Giuseppe Vella and then repeated in the same year at the Garibaldi Theater Foundation in Modica. Between November and December 2021 he went to Helsinki – FI where he produced a lithographic edition of 30 copies for Lo Magno artecontemporanea, “From the Beheading of Saint John the Baptist” at Helsinki Litho, a prestigious artistic laboratory that accompanies him and exhibits some unique works.

Today he lives and works in Modica

 

TOGETHER

2022: 30×30 Group Exhibition, Lo Magno artecontemporanea festeggia i 30 anni di attività, a cura di Giuseppe Lo Magno e Valeria D’Amico.

2022: “Dalla Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio”, personale di Giuseppe Colombo, a cura di Giuseppe Lo Magno, testo critico di Rischa Paterlini, Lo Magno artecontemporanea-Modica

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Tonino Cannata, testo critico di Paolo Nifosì, organizzata da Fondazione Teatro Garibaldi, diretto da Tonino Cannatacollabora Lo Magno artecontemporanea, Ex Convento del Carmine Modica (RG)

2021: “Showcase Exhibition/2”, virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Giuseppe Vella, testo critico di Ivan Quaroni, organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, collabora Lo Magno artecontemporanea, Palazzo Ciampoli di Taormina.

2020: “Showcase Exhibition”, virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2016 : “The Light of Sicily”, a cura di Giuseppe Lo Magno, testi critici di Thomas Deprez, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Piero Guccione, Giovanni La Cognata, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro.

2016 : “The Light of Sicily”, testi critici di Paolo Nifosì, organizzata da Lo Magno artecontemporanea e la Francis Maere Fine Arts Gallery con la collaborazione di Giovanni Giannì e Giovanna Zacco, Francis Maere Fine Arts Gallery, al primo piano dell’Hotel Falligan – Gand (Belgio).

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento con più di 40 artisti

2004: “Mediterranei”, collettiva curata da Maurizio Sciaccalunga, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Opere Uniche

Multipli d’autore

Helsinki Litho

Francesco Balsamo

Bagnante
2021
olio e matita su carta, 13.2 x 18.5 cm
Terrestre o marino
2021
olio e matita su carta, 21 x 15.3 cm
Passeggiata
2022
olio e matita su carta, 15.5 x 26 cm
Un sentiero di notte
2022
olio e matita su carta, 24 x 20 cm

Balsamo ci istruiva prima sulla raffigurazione minuziosa del sogno come realtà e viceversa, definendo pazientemente l’incantesimo dei particolari dentro un tutto, sia che si trattasse di poesia, di un disegno, di azioni o di altro ancora da rappresentare. Nel Corso del tempo, le fitte trame di colori sovrapposte tra disegno e racconto intessute con sapienza figurativa cedono il posto alle nuove carte di polvere e matite dove le cose si diradano fino a quasi sparire. La nuova stesura si prende il tempo stesso, cancellandone l’esuberanza , l’eccessivo tratto non risuscita ciò che ci è stato sottratto dal passato. il presente è un futuro che non ci appartiene «servirebbe trattenere il respiro ci dobbiamo riuscire». Balsamo stesso traduce la grafia del verso sottostante, dove appoggia ciò che illustra e dipinge, come una possibile “metafora”«[…] espressione di una necessaria sospensione, che noi tutti dovremmo praticare, come fosse una tregua o un sollievo». Egli intreccia così la tecnica della grafite e l’olio, su un quadro che non c’è più, ma che mantiene ancora la suggestione: il corpo asciutto di una bella scrittura (di un fare poetico) arricchito da una sabbia finissima che duella con l’eterno.”

Salvatore Schembari

ESSENTIAL

 

IT

Francesco Balsamo nasce nel 1969 a Catania, dove vive.

Da tempo tenta di coniugare disegno e scrittura in versi, lasciando prevalere alternativamente il disegnare o lo scrivere versi; adesso invece crede che fra le due pratiche non ci sia differenza.

Disegnare, scrivere, animano la stessa avventura corporea e celeste, inquieta e in costante domanda, non di un senso, piuttosto di una chiave di lettura ancora più segreta, riconducibile alla natura stessa del cercare o del vivere.

E intanto lo sguardo fa altro, fa sempre altro, allora il lavoro artistico è rincorrere quello sguardo che non smette di vedere senza bisogno di capire, prende solo con sé.

Interrogarsi sul tempo, sulla fragilità dell’essere vivi, di essere in sogno e insieme svegli negli accadimenti del presente.
Credere che il lavoro creativo possa ispirarsi alla forza dirompente di una semplice candela, che ricorda e omaggia la sacralità di una visione.

hai sempre ben presente / una candela accesa / sopporteresti il fuoco di toccarla / lo vedi come afferra il soffitto /col suo moto femminile / lo vedi cosa deve al buio intorno

E quello che lo sguardo coglie con analitica lucidità è immerso nel mare fluttuante della memoria di cose viste o immaginate, di nessi possibili anche se incongrui, dove precisamente sta il calibratissimo respiro della poesia.

La necessità di una libertà immaginativa, dove davvero niente è del tutto manifesto pur essendo segno riconoscibile del reale, caratterizza la sua intera ricerca artistica.

Utilizza diversi mezzi, dalla carta alla stoffa, dal collage al video, e tecniche che comprendono matite, tempere, olio e pastelli.

per prima l’ombra, / ha la gobba grande del respiro – / per ultima l’ombra, / sa l’inciampo del dire, / cerca qualcosa e perde la testa, / passa di corsa e sprofonda a picco.

ESSENTIAL

 

EN

Francesco Balsamo was born in 1969 in Catania, where he lives.

For some time he has been trying to combine drawing and writing in verse, alternately drawing or writing verse; now he believes that there is no difference between the two practices.

Drawing and writing animate the same bodily and celestial adventure, restless and constantly asking, not for a meaning, but rather for an even more secret key to interpretation, traceable to the very nature of searching or living.

And in the meantime the gaze does something else, it always does something else, so the artistic work is to chase that gaze that never stops seeing without needing to understand, it only takes away with itself.

Asking oneself about time, the fragility of being alive, of being in a dream state and at the same time awake in the events of the present.

Believing that creative work can be inspired by the disruptive force of a simple candle, which recalls and pays homage to the sacredness of a vision.

you are always aware / of a burning candle / you can bear the fire of touching it / you see how it grasps the ceiling / with its feminine motion / you see what it owes to the darkness around it

And what the gaze catches with analytical lucidity is immersed in the fluctuating sea of memory of things seen or imagined, of possible connections even if incongruous, where precisely lies the most calibrated breath of poetry.

The need for an imaginative freedom, where nothing is really completely manifest even being a recognisable sign of reality, characterises his entire artistic research.

He uses different media, from paper to fabric, from collage to video, and techniques including pencils, tempera, oil and pastels.

first the shadow, / it has the big hump of breathing – / last the shadow, / it knows the stumbling of saying, / it looks for something and loses its head, / it rushes past and sinks to the bottom.

TOGETHER

 

2003: (durante i primissimi passi della galleria) “Per Disegno”, collettiva a cura di Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2008: “Fiori per viaggiatori e altri disegni” personale di Francesco Balsamo a cura di Flavia Matitti, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

In mostra quindici opere dell’artista catanese, realizzate tra il 2006 e il 2008. Le opere esposte consentono di misurare, nel periodo in esame, l’evoluzione dell’artista verso una gamma cromatica più chiara e formati più grandi. Balsamo, infatti, esce dagli “interni” che raccontava con estremo fascino per realizzare “invenzioni” dal sapore fiabesco e remoto. Nei quadri del ciclo “Fiori per viaggiatori” Balsamo accosta fiori secchi e vecchi trenini, ghirlande floreali e case di bambole dell’Ottocento, con uno stile che si richiama alle illustrazioni dei libri per l’infanzia dell’Ottocento e ai cataloghi di giocattoli dell’epoca vittoriana.

2009: “Da Nessun Luogo con Affetto Personale”, personale di Francesco Balsamo, testi critici di Guido Giuffrè, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Evento anteprima della sua mostra che avverrà ufficialmente l’anno successivo alla Galleria Don Chisciotte (Via Brunetti 21a/b, Roma). Le opere, realizzate con tecniche miste e pastelli, segnano il passaggio di Balsamo a una nuova fase, come ha osservato il critico Guido Giuffrè. Se nel ciclo Quattro giorni in un interno (2006) protagonista era la quotidianità “straniata” di interni borghesi dove anomalie e piccoli accadimenti (l’insetto abnorme, gli scheletri, il roditore) introducevano un’inquietudine e un fascino simbolista, nel ciclo Fiori per viaggiatori le “invenzioni” fiabesche (i fiori secchi e i vecchi trenini, le ghirlande floreali e i giocattoli d’epoca vittoriana) ispiravano echi letterari e ricordi d’infanzia. In entrambi i casi, la figura umana era assente, sostituita semmai da manichini o fantocci. Il ciclo più recente, invece, sembra affrontare direttamente il tema delle persone, quasi a colmare una lacuna.

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Previtera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

 

2017: “Dei Passaggi e dei Culmini”, personale curata da Giuseppe Lo Magno, testo critico di Tobia S. Conti, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

 

2020: “Showcase Exhibition” virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano

 

2021: “Playlist – Visioni trasversali sull’arte”, virtual exhibition Artefiera.it , ArteFiera Bologna

In vetrina: Balsamo Francesco, Giuffrida Emanuele e Taormina Rossana a cura di Giuseppe Lo Magno

 

2021: “Showcase Exhibition/2” virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

Balsamo Francesco, Bracchitta Sandro, Bramante Davide, Capolupo Anna, Cerruto Andrea, Colombo Giuseppe, Giuffrida Emanuele, La Vaccara Filippo, Lauretta Francesco, Robustelli Giovanni, Schifano Cusimano Ignazio, Taormina Rossana

“I colori sono del mondo, e chi disegna può disporne a proprio incontro e scontro, sceglierne in parte l’andatura, il sollievo, la meno metodica strada, forse la più similare ai fatti del silenzio e del rumore (dei passaggi e dei culmini).
I fatti di disegnare e gli atti di scrivere, nel lavoro di Francesco Balsamo sono il tratteggio del tempo, in una sottrazione, probabilmente, senza scampo; una perdita delle cose del mondo, in frammenti sparsi. Una sottrazione che con naturalezza fa la poesia, in un continuo scomporsi e ricomporsi della perdita, quel rinnovarsi del lasciare, che è inizio di tutto.
Ma i discorsi sono tanti, troppi, e allora chi disegna può scegliersi un colore e far sì che questo, una volta avveratosi in una forma (la forma di un oggetto, di un corpo, di una relazione) raggiunga il foglio, forse grazie a un varco momentaneo della realtà; realtà che mostra il proprio versante di senso e di nonsense, lirico e profondo come per nessun altro discorso.”

Tobia S. Conti per dei passaggi e dei culmini – 2017

Dei Passaggi e dei Culmini

Luce Intermittente

Misantropo

Smascherarsi

Fuori è una caverna

Viaggiatori

Emanuele Giuffrida

IT

Hai presente il fenomeno della pareidolia? È un fenomeno subcosciente che crea l’illusione di similitudine tra un oggetto dalla forma a noi nota e uno dalla forma casuale. Ecco. Per me è un ossessione da sempre”

 

Gela anni ‘90: “Ricordo da bambino, nei telegiornali locali, immagini di sagome distese per terra coperte da un lenzuolo bianco, era quasi all’ordine del giorno. Persino attraverso il finestrino della fiat 500 di mio papà, la sera, di ritorno a casa, assistetti a una scena simile; Tant’è che a scuola elementare, illustrando un dettato della maestra sull’argomento mafia, disegnai due figure in moto col casco che sparavano ad un uomo già avvolto in un lenzuolo fluttuante”.

EN

Do you know the phenomenon of pareidolia? It is a subconscious phenomenon that creates the illusion of similarity between an object with a shape known to us and one with a random shape. There! It’s always been an obsession for me.”

 

Gela 90s: “When I was child, I remember images of silhouettes lying on the ground covered by a white sheet broadcaasted by the TV news of my city. I witnessed a similar scene even through the window of my dad’s Fiat 500, on the way home in the evening. When I was in elementary school, illustrating a teacher’s dictation on the subject of the mafia, I drew two figures on motorbikes with helmets shooting to a man already wrapped in a floating sheet.

IT

Esperienze infantili rielaborate, trovano una bizzarra analogia con immagini legate ai linguaggi classici della pittura e della scultura – Le pieghe del lenzuolo bianco alludono al paragone con il panneggio delle vestigia delle statue greco-romane; restituendone prepotentemente un valore estetico, come fosse un’opera di rivalsa.
Tutto – per Emanuele – può essere veicolo di estetica ridondante, strutturalismo che trova sede nelle tragedie più contemporanee

EN

Reworked childhood experiences find a bizarre analogy with images linked to the classical languages of painting and sculpture – The folds of the white sheet allude to the similarity with the drapery of the remains of the Greek-Roman Statues -; forcefully restoring an aesthetic value as if it were a work of revenge.
Everything – for Emanuele – can be a vehicle of redundant aesthetics, structuralism that finds its home in the most contemporary tragedies

ESSENTIAL

Emanuele Giuffrida (Gela, 1982)

Attualmente vive e lavora a Palermo.

Studia Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Palermo conseguendo la laurea specialistica in pittura nel 2007. La sua arte si sviluppa attraverso la pittura che, al servizio dell’immagine e del suo impatto estetico e comunicativo, riesce ad abbracciare sia i valori della figurazione tradizionale che i linguaggi di oggi, ottenendo così un proprio codice espressivo. La sua ricerca fiorisce con cicli di lavori riconducibili a un presente carico di memorie proprie e di esperienze intime, un racconto di sé, della propria visione dei luoghi e delle cose. Sviluppo della sua pratica pittorica è l’insistente indagine del proprio background che si traduce in costante sperimentazione. Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive in Italia e all’estero. Nel 2019 è stato tra i finalisti dell’ottava edizione della Fondazione VAF premio, ottenendo la menzione speciale dai membri della giuria. Ha partecipato a numerose mostre e fiere d’arte in Italia e all’estero. Ultime mostre: Triste, Solitario y Final, a cura di Vittorio Sgarbi, Museo di Palazzo Doebbing, Sutri (VT); Pittura Segreta, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, Fondazione The Bank, Bassano del Grappa (VI).

 

 

EN

 

Emanuele Giuffrida (Gela, 1982) lives and works in Palermo. He studied Visual Arts at the Academy of Fine Arts in Palermo, obtaining a specialist degree in painting section in 2007. His art develops through painting which, at the service of the image and its aesthetic and communicative impact, embraces the values of traditional figuration up to nowtoday’s languages, thus getting its own expressive code. His research surfacing in a series of works that can be traced back to a present filled of memories of own experience, as a story of oneself, of one’s vision of places and things. An investigation of his own background thanks to which he develops his research and pictorial experimentation. His work has been exhibited in several group exhibitions in Italy and abroad. In 2019 he was among the finalists of the eighth edition of the VAF Foundation award, obtaining the -special mention award- by jury members. He has participated in several exhibitions and art fairs in Italy and abroad. Latest exhibition: Triste, solitario y final, curated by Vittorio Sgarbi, Museum of Palazzo Doebbing, Sutri (VT).

 

 

TOGETHER

 

2023: ArtVerona, two-person show, stand Lo Magno artecontemporanea 13-15 ottobre.

2023: By Surfacing, group show, curated by Lo Magno artecontemporanea, ArteFiera Bologna, Main Section, 3-5 febbario.

2022: Le Cento Sicilie, group show, curated by Diego Cavallaro and Tonino Cannata, Ex Convento del Carmine, Modica (RG)

2022: 30×30 group show, curated by Giuseppe Lo Magno and Valeria D’Amico, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2021: Showcase Exhibition/2, group exhibition, curated by Aldo Premoli and Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2021: Le Cento Sicilie, group show, curated by Diego Cavallaro and Tonino Cannata, Ex Convento del Carmine, Modica (RG)

2021: Le Cento Sicilie, group show, curated by Diego Cavallaro and Giuseppe Vella, Palazzo Ciampoli di Taormina

2020: Showcase Exhibition 1, group exhibition, curated by Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2020: The White Sheet, ArteFiera Bologna, curated by Rischa Paterlini and Giuseppe Lo Magno

2018: Out-Side, solo show, curated by Rischa Paterlini and Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2016: TIME OUT, group show, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

 

 

ABOUT

 

The possibilities of an island, by Ivan Quaroni. Catalog of the exhibition “The hundred

Sicilies”.

The reality of invisible things, by Rischa Paterlini. Catalog of the personal exhibition

“Outside”.

“Emanuele Giuffrida”, by Klaus Wolbert. Catalog of the eighth VAF Foundation award.

The practice of painting (expertise and research in contemporary Sicily), by Ivan Quaroni.

Catalog of the exhibition.

“Interview with Emanuele Giuffrida”. Untitledv.com.

“Emanuele Giuffrida, so it is (if you like)”, by Cesare Biasini. Article on Exibart.com.

“InArt – interview with Emanuele Giuffrida”, by Caterina Portovenero. infoOggi.it

Untitled (Surface Study)
2024
tecnica mista su carta, cm 25×22,5
A Study for The White Sheet and Surface
2024
tecnica mista su carta, cm 148×87,5

Emanuele Giuffrida, The Atomic (s)cum

2024

olio su tela, 150x105cm

Water Bullets Studies

Study for Etna ’80

View of Arte Fiera 2023 booth

Study for the Yellow Album

Outside Circus

White Sheet

View of Arte Fiera 2020 booth

The Pack

The Players

Triste, Solitario y Final Museum of Palazzo Doebbing, Sutri (VT) 2023.

Andrea Cerruto

 Lente (Elogio alla Lentezza)

2022

olio su tela

cm 32×26

A Huber l’entomologo cieco  (Research)

2022

olio su tavola

cm 30×24

This Fire of Autumn

2023

olio su tela

30×24 cm

da dx

Installazione “The Hive” Andrea Cerruto ;  “Casamari, Proteggimi”, Sandro Bracchitta

ESSENTIAL

 

Andrea Cerruto nasce a Modica nel 1979. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma e poi di Milano. La sua ricerca ruota intorno alla pratica del disegno e della pittura. Processi lunghi, stratificati, materici. Andrea crede che il concepimento di ogni opera obbedisca a delle regole legate alla sua memoria, alla sua storia personale, al suo immaginario e dunque tutto potrebbe sottrarsi alla funzionalità dove non è necessaria una narrativa e dove è difficile prevederne gli sviluppi. Le regole legate alla sua memoria, il suo lento processo creativo, l’affascinante idea del costruire si può metaforicamente associare al funzionamento del mondo delle api dove, il processo e l’opera finita, hanno uguale valenza e dove quest’ultima diventa la materializzazione del processo stesso e si sottrae (pur nella sua deperibilità) allo scorrere del tempo.

Si esibisce in tutta Italia e all’estero. Segnaliamo l’ultima mostra collettiva, 2022, (Milano Fashion Week) “Trinacria”, Cittadella degli Archivi di Milano a cura di Isorropia Homegallery and Martina Lolli.

Dopo lunghi anni di residenza a Cadorago (Co), oggi vive e lavora a Modica.

 

EN

 

Andrea Cerruto was born in Modica in 1979. He trained at the Academy of Fine Arts in Rome and then in Milan. His research revolves around the practice of drawing and painting. Long, layered, material processes. Andrea believes that the conception of each work obeys rules linked to his memory, his personal history, his imagination and therefore everything could escape functionality where a narrative is not necessary and where it is difficult to predict its developments. The rules linked to his memory, his slow creative process, the fascinating idea of building can be metaphorically associated with the functioning of the world of bees where the process and the finished work have equal value and where the latter becomes the materialisation of the process itself and escapes (despite its perishability) the passage of time.

He performs throughout Italy and abroad. We would like to highlight the latest collective exhibition, 2022, (Milan Fashion Week) “Trinacria”, Cittadella degli Archivi in ​​Milan curated by Isorropia Homegallery and Martina Lolli.

After long years of residence in Cadorago (Co), today he lives and works in Modica.

 

TOGETHER

 

2022: 30×30 Group Exhibition, Lo Magno artecontemporanea festeggia i 30 anni di attività, a cura di Giuseppe Lo Magno e Valeria D’Amico.

2021: “Showcase Exhibition/2” virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2021: “The Hive” site specific installation, progetto curato da Giuseppe Lo Magno, allestito negli spazi dall’anima rurale di via Musebbi Calicantone – Modica, evento organizzato da Lo Magno artecontemporanea durante il periodo estivo per ringraziare amici, artisti, collaboratori, collezionisti e viandanti del loro contributo.

2020: Lo Magno artecontemporanea per la 44ma edizione di Arte Fiera Bologna 2020, stand C/25 padiglione 15, presenta “HIVE” di Andrea Cerruto e “White Sheet” di Emanuele Giuffrida progetti curati da Rischa Paterlini e Giuseppe Lo Magno

2020: “Showcase Exhibition” virtual group exhibition lomagnoartecontemporanea.it, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2016: “TIME OUT” collettiva di 5 artisti: Rosario Antoci, Davide Bramante, Andrea Cerruto, Gianni Di Rosa, Emanuele Giuffrida, Francesco Lauretta; Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

 

 

Booth View | ArteFiera 2020

Installazione “The Hive” Andrea Cerruto

Andrea Cerruto, Óra, olio su tela, 30×22 cm

Andrea Cerruto, Occhiolà, 2024

installazione: taccuino, inchiostro, lentino contafili, 13×18 cm