Bagnante
2021
olio e matita su carta, 13.2 x 18.5 cm
Terrestre o marino
2021
olio e matita su carta, 21 x 15.3 cm
Passeggiata
2022
olio e matita su carta, 15.5 x 26 cm
Un sentiero di notte
2022
olio e matita su carta, 24 x 20 cm
Balsamo ci istruiva prima sulla raffigurazione minuziosa del sogno come realtà e viceversa, definendo pazientemente l’incantesimo dei particolari dentro un tutto, sia che si trattasse di poesia, di un disegno, di azioni o di altro ancora da rappresentare. Nel Corso del tempo, le fitte trame di colori sovrapposte tra disegno e racconto intessute con sapienza figurativa cedono il posto alle nuove carte di polvere e matite dove le cose si diradano fino a quasi sparire. La nuova stesura si prende il tempo stesso, cancellandone l’esuberanza , l’eccessivo tratto non risuscita ciò che ci è stato sottratto dal passato. il presente è un futuro che non ci appartiene «servirebbe trattenere il respiro ci dobbiamo riuscire». Balsamo stesso traduce la grafia del verso sottostante, dove appoggia ciò che illustra e dipinge, come una possibile “metafora”«[…] espressione di una necessaria sospensione, che noi tutti dovremmo praticare, come fosse una tregua o un sollievo». Egli intreccia così la tecnica della grafite e l’olio, su un quadro che non c’è più, ma che mantiene ancora la suggestione: il corpo asciutto di una bella scrittura (di un fare poetico) arricchito da una sabbia finissima che duella con l’eterno.”
Salvatore Schembari
ESSENTIAL
IT
Francesco Balsamo nasce nel 1969 a Catania, dove vive.
Da tempo tenta di coniugare disegno e scrittura in versi, lasciando prevalere alternativamente il disegnare o lo scrivere versi; adesso invece crede che fra le due pratiche non ci sia differenza.
Disegnare, scrivere, animano la stessa avventura corporea e celeste, inquieta e in costante domanda, non di un senso, piuttosto di una chiave di lettura ancora più segreta, riconducibile alla natura stessa del cercare o del vivere.
E intanto lo sguardo fa altro, fa sempre altro, allora il lavoro artistico è rincorrere quello sguardo che non smette di vedere senza bisogno di capire, prende solo con sé.
Interrogarsi sul tempo, sulla fragilità dell’essere vivi, di essere in sogno e insieme svegli negli accadimenti del presente.
Credere che il lavoro creativo possa ispirarsi alla forza dirompente di una semplice candela, che ricorda e omaggia la sacralità di una visione.
hai sempre ben presente / una candela accesa / sopporteresti il fuoco di toccarla / lo vedi come afferra il soffitto /col suo moto femminile / lo vedi cosa deve al buio intorno
E quello che lo sguardo coglie con analitica lucidità è immerso nel mare fluttuante della memoria di cose viste o immaginate, di nessi possibili anche se incongrui, dove precisamente sta il calibratissimo respiro della poesia.
La necessità di una libertà immaginativa, dove davvero niente è del tutto manifesto pur essendo segno riconoscibile del reale, caratterizza la sua intera ricerca artistica.
Utilizza diversi mezzi, dalla carta alla stoffa, dal collage al video, e tecniche che comprendono matite, tempere, olio e pastelli.
per prima l’ombra, / ha la gobba grande del respiro – / per ultima l’ombra, / sa l’inciampo del dire, / cerca qualcosa e perde la testa, / passa di corsa e sprofonda a picco.
ESSENTIAL
EN
Francesco Balsamo was born in 1969 in Catania, where he lives.
For some time he has been trying to combine drawing and writing in verse, alternately drawing or writing verse; now he believes that there is no difference between the two practices.
Drawing and writing animate the same bodily and celestial adventure, restless and constantly asking, not for a meaning, but rather for an even more secret key to interpretation, traceable to the very nature of searching or living.
And in the meantime the gaze does something else, it always does something else, so the artistic work is to chase that gaze that never stops seeing without needing to understand, it only takes away with itself.
Asking oneself about time, the fragility of being alive, of being in a dream state and at the same time awake in the events of the present.
Believing that creative work can be inspired by the disruptive force of a simple candle, which recalls and pays homage to the sacredness of a vision.
you are always aware / of a burning candle / you can bear the fire of touching it / you see how it grasps the ceiling / with its feminine motion / you see what it owes to the darkness around it
And what the gaze catches with analytical lucidity is immersed in the fluctuating sea of memory of things seen or imagined, of possible connections even if incongruous, where precisely lies the most calibrated breath of poetry.
The need for an imaginative freedom, where nothing is really completely manifest even being a recognisable sign of reality, characterises his entire artistic research.
He uses different media, from paper to fabric, from collage to video, and techniques including pencils, tempera, oil and pastels.
first the shadow, / it has the big hump of breathing – / last the shadow, / it knows the stumbling of saying, / it looks for something and loses its head, / it rushes past and sinks to the bottom.
TOGETHER
2003: (durante i primissimi passi della galleria) “Per Disegno”, collettiva a cura di Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
2008: “Fiori per viaggiatori e altri disegni” personale di Francesco Balsamo a cura di Flavia Matitti, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
In mostra quindici opere dell’artista catanese, realizzate tra il 2006 e il 2008. Le opere esposte consentono di misurare, nel periodo in esame, l’evoluzione dell’artista verso una gamma cromatica più chiara e formati più grandi. Balsamo, infatti, esce dagli “interni” che raccontava con estremo fascino per realizzare “invenzioni” dal sapore fiabesco e remoto. Nei quadri del ciclo “Fiori per viaggiatori” Balsamo accosta fiori secchi e vecchi trenini, ghirlande floreali e case di bambole dell’Ottocento, con uno stile che si richiama alle illustrazioni dei libri per l’infanzia dell’Ottocento e ai cataloghi di giocattoli dell’epoca vittoriana.
2009: “Da Nessun Luogo con Affetto Personale”, personale di Francesco Balsamo, testi critici di Guido Giuffrè, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)
Evento anteprima della sua mostra che avverrà ufficialmente l’anno successivo alla Galleria Don Chisciotte (Via Brunetti 21a/b, Roma). Le opere, realizzate con tecniche miste e pastelli, segnano il passaggio di Balsamo a una nuova fase, come ha osservato il critico Guido Giuffrè. Se nel ciclo Quattro giorni in un interno (2006) protagonista era la quotidianità “straniata” di interni borghesi dove anomalie e piccoli accadimenti (l’insetto abnorme, gli scheletri, il roditore) introducevano un’inquietudine e un fascino simbolista, nel ciclo Fiori per viaggiatori le “invenzioni” fiabesche (i fiori secchi e i vecchi trenini, le ghirlande floreali e i giocattoli d’epoca vittoriana) ispiravano echi letterari e ricordi d’infanzia. In entrambi i casi, la figura umana era assente, sostituita semmai da manichini o fantocci. Il ciclo più recente, invece, sembra affrontare direttamente il tema delle persone, quasi a colmare una lacuna.
2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)
Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro
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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Previtera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.
2017: “Dei Passaggi e dei Culmini”, personale curata da Giuseppe Lo Magno, testo critico di Tobia S. Conti, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)
2020: “Showcase Exhibition” virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano
2021: “Playlist – Visioni trasversali sull’arte”, virtual exhibition Artefiera.it , ArteFiera Bologna
In vetrina: Balsamo Francesco, Giuffrida Emanuele e Taormina Rossana a cura di Giuseppe Lo Magno
2021: “Showcase Exhibition/2” virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
Balsamo Francesco, Bracchitta Sandro, Bramante Davide, Capolupo Anna, Cerruto Andrea, Colombo Giuseppe, Giuffrida Emanuele, La Vaccara Filippo, Lauretta Francesco, Robustelli Giovanni, Schifano Cusimano Ignazio, Taormina Rossana
“I colori sono del mondo, e chi disegna può disporne a proprio incontro e scontro, sceglierne in parte l’andatura, il sollievo, la meno metodica strada, forse la più similare ai fatti del silenzio e del rumore (dei passaggi e dei culmini).
I fatti di disegnare e gli atti di scrivere, nel lavoro di Francesco Balsamo sono il tratteggio del tempo, in una sottrazione, probabilmente, senza scampo; una perdita delle cose del mondo, in frammenti sparsi. Una sottrazione che con naturalezza fa la poesia, in un continuo scomporsi e ricomporsi della perdita, quel rinnovarsi del lasciare, che è inizio di tutto.
Ma i discorsi sono tanti, troppi, e allora chi disegna può scegliersi un colore e far sì che questo, una volta avveratosi in una forma (la forma di un oggetto, di un corpo, di una relazione) raggiunga il foglio, forse grazie a un varco momentaneo della realtà; realtà che mostra il proprio versante di senso e di nonsense, lirico e profondo come per nessun altro discorso.”
Tobia S. Conti per dei passaggi e dei culmini – 2017
Dei Passaggi e dei Culmini
Luce Intermittente
Misantropo
Smascherarsi
Fuori è una caverna
Viaggiatori