ROMA
2022
Opera fotografica realizzata con la tecnica delle esposizioni multiple
30 x 30 cm
“Il mio modo di fotografare e’ identico al mio modo di ricordare, pensare,
sognare, sperare, tutto avviene per sovrapposizioni temporali e spaziali … le Stratificazioni e le velature che presenta ogni immagine mi riconducono alla storia della mia terra e del mio popolo, siamo un po’ Arabi, Normanni, Bizantini, Spagnoli…”
Davide Bramante | Stratificazioni Urbane
“Con la tecnica dell’esposizione multipla Davide Bramante si ritaglia uno spazio piuttosto originale nel panorama fotografico contemporaneo. Le sue folte stratificazioni urbane, sono marcate da uno stile composito simbolicamente e ben articolato sul piano della sintattica delle immagini che raccontano qualcosa di inaspettato e di inusuale di una città. Un altrove narrativo che ci conduce lo sguardo, sia pur culturalmente referenziale di un certo luogo o di una storia segnica identitaria riconoscibile, a ricomporre tutti gli elementi, dati dalle sovrapposizioni delle varie inquadrature come se fosse un “unicum” visivo. Si rimane, di primo acchito, sovrastati dalla bellezza formale raggiunta, poi si passa dalle cromie alla luminosità percorrendo un frastaglio immaginifico, sempre in bilico tra la ricerca di una conformità di un particolare e lo scandaglio di un caleidoscopio o la restituzione intermittente d’una visione più globale.
La resa prospettica di questa Roma onnisciente e ancora piena di reminiscenze imperiali e storiche ci fa pensare alle infauste ramificazioni di un potere religioso e temporale fine a se stesso, che non porta da nessuna parte, tranne che ritrovarci davanti allo specchio, tautologicamente, con un’immagine riflessa di un grigissimo e grande teschio. Un limite assoluto dell’esistenza, «dell’«Eessere nell’Esserci» che si palesa nel divenire ancora solo come possibile ombra. L’umanesimo di ieri e di oggi imprigionato dai grovigli fisici e metafisici, via via sempre più separato dalla spiritualità, dall’ordine delle cose, annega pure nel mare nostrum della odierna Téchne. Tutto viene travolto dalla morte inesorabilmente, nessuno ci salva, nemmeno la luce di una Roma condita da una storia millenaria. Stavolta Bramante sottende, magari inconsciamente, un chiaro monito, ci indica che è arrivato il momento di guardare allo spettro che si aggira attorno noi, alla luce sovrapposta di un limite materiale oltre cui la fotografia non può andare, ma solo evocare, come un tempo di rivelazione, di apocalisse.”
Salvatore Schembari
ESSENTIAL
Siracusa, 1970. Frequenta l’Istituto Statale d’arte di Siracusa e l’Accademia Albertina di Belle arti di Torino. Nel 1999 torna a vivere a Siracusa, dopo tredici anni trascorsi tra Torino, Roma, Milano e New York. Opera dal 1991, realizzando lavori video, installazioni e fotografie. vengono talvolta avvicinate al Futurismo. Ma si tratta solo di
somiglianze formali. Le sue sono visioni simultanee, nelle quali vengono ricreate situazioni,
abolendo le categorie temporali del passato, presente e futuro. Per Bramante, eterno girovago, i suoi lavori sono uno specchio della società contemporanea. Oggi dirige la San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante: un bellissimo palazzetto stile Liberty a Palazzolo Acreide (SR).Luogo chiuso da mezzo secolo adesso riportato al suo splendore grazie ai suoi 140mq espositivi, affiancati da una project room seminterrata.
L’artista ha alle spalle esposizioni in ogni parte del mondo, in luoghi pubblici, privati ed in musei tra cui: Mark Miller Gallery – New York , Gallery RVS – Southampton (NY), Galleria Poggiali e Forconi – Firenze , Gaia Gallery – Ginevra (Svizzera), La Veronica – Modica, Museo MACI – Isernia, Istituto italiano di Cultura – Il Cairo (Egitto), Cantieri Culturali alla Zisa – Palermo
Tra le sue partecipazioni segnaliamo: “The Present of Future” a cura di M. Wilson e H.Spiller, MOMA, New York
TOGETHER
2016: “TIME OUT”, collettiva di 5 artisti: Rosario Antoci, Davide Bramante, Andrea Cerruto, Gianni Di Rosa, Emanuele Giuffrida, Francesco Lauretta; Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
Il titolo allude al fatto che la mostra sarà inaugurata a pochi giorni dalla fine dell’anno, ma anche alla sospensione temporanea del gioco che si effettua in alcuni sport di squadra: una sosta, nello sport come nella vita, può tornare utile per riposizionare il nostro sguardo sul mondo, per leggere la realtà attraverso l’arte. Proprio il dialogo fecondo e creativo tra autori affermati e giovani emergenti, ma anche tra linguaggi diversi (pittura, scultura, fotografia) rappresentano alcuni dei principali motivi d’interesse della collettiva, che si snoda attraverso un interessante percorso espositivo.
2020: “Showcase Exhibition”, virtual group exhibition lomagnoartecontemporanea.it, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
La mostra intende esaltare il fermento artistico che si è creato a contatto con le circostanze determinate dalla pandemia da covid-19, una ribellione di colori e tratti che prende vita alle pareti della galleria Lo Magno artecontemporanea.
Il Tour virtuale sarà accompagnato dalle note della “Overture 1812” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La versione è stata registrata da casa con i propri smartphone durante il lockdown da alcuni componenti dell’orchestra Workshop Ibleo 2020, diretti dal maestro Luigi Mariani (Teresa Lombardo e Aurora Rizza, violini; Nadia Tidona, viola; Jasha Parisi, violoncello; Luciana Danieli, oboe; Chiara Scucces, flauto traverso; Pietro Giunta, flicorno soprano – editata e ottimizzata da Salvo Scucces).
Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano
2021: “Showcase Exhibition/2”, virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
Balsamo Francesco, Bracchitta Sandro, Bramante Davide, Capolupo Anna, Cerruto Andrea, Colombo Giuseppe, Giuffrida Emanuele, La Vaccara Filippo, Lauretta Francesco, Robustelli Giovanni, Schifano Cusimano Ignazio, Taormina Rossana
“Si può ancora fare arte dopo i disastri provocati dal maledetto virus?
La risposta è sì: dobbiamo, vogliamo essere ottimisti, prudenti, ma ottimisti… Per questo Lo Magno artecontemporanea ha deciso – caparbiamente – di presentare questa mostra nonostante il momento sia così particolare”
Aldo Premoli