a cura di
Giuseppe Lo Magno
in collaborazione con sponsor
ex Dir’Arte / Modica Bassa
23 giugno > 23 luglio
Via Tommaso Campailla 99 Modica
dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00
Info tel. 0932 763165 | info@lomagnoartecontemporanea.it
a cura di
Giuseppe Lo Magno
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23 giugno > 23 luglio
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Outiside, mostra personale di Emanuele Giuffrida dal 28 aprile al 9 giugno
Modica (RG) – La Galleria Lo Magno, nata nel 2003 per volere del suo Direttore Artistico Giuseppe Lo Magno, sorge in Sicilia nella città di Modica. Da sempre attenta alla valorizzazione del lavoro dei giovani artisti, ha deciso di intraprendere un viaggio che si focalizzerà sul lavoro di quelli più emergenti e che più rappresentano il panorama artistico siciliano. Un percorso che non vuole fermarsi solo nell’isola di Sicilia ma che vuole promuovere l’arte contemporanea siciliana attraverso iniziative a livello nazionale e europeo, così da permettere a curatori e collezionisti stranieri di conoscere la galleria e i suoi giovani artisti. Questo percorso prende inizio rendendo omaggio alla tecnica più tradizionale e suggesstiva: la pittura. L’artista scelto è Emanuele Giuffrida, 35 anni di Gela che vive e lavora a Palermo. La mostra trascinerà lo spettatore in un viaggio dentro una pittura caratterizzata da un virtuosismo maniacale e ossessivo. I numerosi personaggi che prendono vita nell’unico grande dipinto che occuperà l’intera galleria, sembrano vivere in uno spazio senza tempo dove la percezione del mondo oscilla tra crudele realismo e spietata immaginazione. Una presenza fondata sull’assenza, sui contrasti di luce, tra aree chiare e scure in costante tensione tra reale e immaginario. Le figure rappresentano la condizione umana, come archetipi capaci di incarnare numerosi significati apparendo al tempo stesso tragici, umoristici, satirici e contradditori. I disegni preparatori realizzati su piccoli fogli, vedono il ripetersi in modo ossessivo dei soggetti presenti nel dipinto caricandosi di interpretazioni diverse e se vogliamo ancora più inquietanti. L’arte di Emanuele Giuffrida, si basa sull’ambiguità poetica e pittorica: né crudemente cattiva né necessariamente amorevole.
Nel 1928 Marcello Gallian sull’Interplanetario scriveva: Un museo animato di fenomeni, un paradiso dove il sogno non esiste, una tribù di uomini scelti e specializzati, in tutti i campi dei modi di esistere.
L’inaugurazione della mostra è prevista per sabato 28 aprile alle ore 18 negli spazi espositivi di Via Risorgimento 91-93 alla presenza dell’artista. Potrà essere visitata fino al 9 giugno (dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20).
Ad accompagnare la mostra il catalogo disegnato dallo studio Madeintemp, testo critico Rischa Paterlini.
Clicca sui link sottostanti per scaricare le immagini dei disegni preparatori
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L’evento è realizzato in collaborazione con Case Talia slowliving e Sento centro acustico. Main sponsor Ghibli engineering & bulding contractor.
Arte, lo statunitense Frank Lupo per la prima volta in Sicilia con una mostra organizzata da Lo Magno Arte contemporanea
Ragusa – Grattacieli, parchi urbani, navi cargo che solcano l’Oceano. Ma anche angoli di giardino, paesaggi, ritratti in bianco e nero di marinai e di minatori di carbone. È l’America raccontata nelle gouaches di Frank Lupo, artista statunitense (Buffalo, Stato di New York, 1950) di fama internazionale, che saranno esposte in esclusiva per la prima volta in Sicilia in un’intrigante mostra, organizzata da Lo Magno arte contemporanea, a cura di Giuseppe Lo Magno, negli spazi della galleria Soquadro, in via Napoleone Colajanni 9-11, dal 21 aprile al 12 maggio (inaugurazione: sabato 21 aprile, ore 19). L’evento è particolarmente atteso poiché l’ultima esposizione di Lupo in Italia risale alla Biennale di Venezia del 1985.
Frank Lupo vive e lavora a New York. Dipinge per lo più a gouache (tecnica che rende i colori più luminosi attraverso l’aggiunta di un pigmento), talvolta anche con colori a olio e ad acqua. Alcune sue opere fanno parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MOMA) di New York. L’artista si ispira a fotografie, scattate in proprio, strappate dai giornale o semplicemente immaginate, cercando di catturare ciò che gli appare «ossessivo, commovente, provocatorio e vero». I suoi lavori, spiega l’artista, «mirano all’ambiguità, al mistero, alla confusione di un attimo, a uno sguardo rivolto a qualcosa che si perde nel trascorrere della vita quotidiana. A volte il soggetto è astratto e immobile, a volte è fuso col suo movimento. Una fermata o un treno di passaggio, un edificio che implode, un appartamento mezzo vuoto. Qui e ora e poi via. Ogni opera è un tentativo di invenzione e la trasformazione di quel momento».
Nel testo critico intitolato “Second life” che accompagna la mostra Andrea Guastella, storico e critico d’arte, rivela come la dedizione di Frank Lupo alla pittura risalga proprio a un soggiorno italiano. «Un luogo la cui bellezza invita alla sosta – scrive Guastella – in cui cioè lo spazio si converte in tempo: quello spontaneo prolungamento delle persone e delle cose ottenuto da Frank ora aumentando (o rimpicciolendo) a dismisura le dimensioni del supporto, ora deformando irrealisticamente le figure, ora accendendo l’immagine di colori contrastanti».
La mostra potrà essere visitata dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, chiuso il lunedì mattina e la domenica.
La mostra “Eros dal mito al contemporaneo” ha stupito, scandalizzato, incuriosito e ha fatto sopratutto riflettere sulla tematica dell’eros nell’arte attraverso il tempo. Gli artisti si sono confrontati con l’archeologia imbastendo un importante dialogo tra le opere create alle fondamenta della nostra civiltà e quelle originate nella società attuale.
Vi invitiamo sabato 3 marzo alle ore 18.00 al Museo Archeologico di Gela per l’ultimo giorno di visita della mostra e per scoprire il bellissimo catalogo edito grazie alla Lo Magno Arte Contemporanea e al Main Sponsor GBOIl, Gela:
Eros dal mito al contemporaneo, DRAGO EDIZIONI
testi di Alba Romano Pace, Angelo Mondo, Ennio Turco
Non mancate!
EROS DAL MITO AL CONTEMPORANEO
A cura di Alba Romano Pace
Consulente scientifico Angelo Mondo
Organizzazione: Lo Magno Arte Contemporanea, Modica
Catalogo: Drago Edizioni
Artisti:
Philippe Berson, Barbara Cammarata, Giulio Catelli, Daniele Cascone, Gaetano Costa, Lou Dubois, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Kali Jons, Isa Kaos, Frédéric Léglise, Giacomo Rizzo, Ignazio Schifano, Marco Stefanucci, Jojo Wang, William Zanghi.
main sponsor: Gb Oil Gela
partner: Lucauto, Totelia, Hotel Sole
Museo Archeologico di Gela, 26 gennaio – 3 marzo 2018
Eros, nome mitologico del dio dell’amore, viene definito da Sigmund Freud come una pulsione di vita insita in ogni essere umano. Dall’antica Grecia, dove affonda le radici la cultura occidentale, all’epoca contemporanea, l’eros è riscoperto come uno dei soggetti prediletti da artisti e scrittori. La mitologia classica è interamente basata sui capricci e gli amori proibiti di uomini e dei, ugualmente l’arte antica esalta i culti della fertilità femminile e della virilità maschile, inneggiando all’amore libero, generatore di vita.
Dice la curatrice Alba Romano Pace: “La mostra vuole dare un messaggio di apertura e tolleranza facendo dialogare due realtà lontane solo nel tempo cronologico ma matrice l’una dell’altra. I reperti archeologici a sfondo erotico della collezione del museo, si relazionano con le opere d’arte contemporanei invitando lo spettatore ad entrare nel misterioso e arcaico universo dell’Eros attraverso il confronto ed il raffronto di due culture, l’antica e la contemporanea per affermare la libertà dell’arte e del pensiero artistico”.
L’esposizione è divisa in sezioni, ognuna presenta un’espressione dell’eros, una sua interpretazione secondo uno sguardo trasversale, in realtà immutato, attraverso il tempo: l’eros è amore, omosessualità, visione organica del corpo, perturbante, eros e thanatos, mitologia e antichi culti erotici.
Organizzata dal Polo museale regionale di Gela e Caltanissetta e dalla Galleria Lo Magno Arte Contemporanea di Modica con il patrocinio dell’Assessorato e del Dipartimento regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana e il sostegno di sponsor privati, la mostra è curata da Alba Romano Pace con la consulenza scientifica di Angelo Mondo per la parte archeologica.
Soquadro e Galleria Lo Magno presentano:
DAVIDE BRAMANTE – Armonica Dissonanza,16 DICEMBRE 2017 ORE 19:00 presso Soquadro
“Il mio modo di fotografare è identico al mio modo di ricordare, pensare, sognare,sperare, tutto avviene per sovrapposizioni temporali e spaziali”, così parla della sua ricerca fotografica l’artista siciliano Davide Bramante, le cui opere vengono tavolta avvicinate al Futurismo. Ma si tratta solo di somiglianze formali. Le sue sono visioni simultanee, nelle quali vengono ricreate situazioni, abolendo le categorie temporali del passato, presente e futuro. Per Bramante, eterno girovago, i suoi lavori sono uno specchio della società contemporanea:
” Le stratificazioni e le velature che presenta ogni immagine mi riconducono alla storia della mia terra e del mio popolo, siamo un pò Arabi, Normanni, Bizantini, Spagnoli…”.
La Galleria Lo Magno è presente alla 1ª Edizione di GRAND ART – MODERN & CONTEMPORARY ART FAIR
Stand 46
Dal 10 al 12 NOVEMBRE 2017
Dove
Stand 46
the MALL, piazza Lina Bo Bardi, MILANO
Orari
Giovedi | 9 novembre | preview su invito 18.00 – 21.00
Venerdi | 10 novembre | 11.00 – 19.30
Sabato | 11 novembre | 11.00 – 19.30
Domenica | 12 novembre | 11.00 – 19.30
Tra i premiati il Maestro Piero Guccione
“Piero Guccione e’ il pittore della luce.
Questo si e’detto prima di lui di Piero Della Francesca.
E’ il pittore della luce, dell’assoluto, con gli occhi chiusi davanti al mare infinito. Nessun artista ha ricercato l’essenza dell’azzurro come Piero Guccione.
Il cielo e’ anche sinonimo di Paradiso nella visione cristiana, per Guccione e’ il luogo dell’anima. Egli ha portato verso l’assoluto azzurro i pensieri di Cezanne e di Morandi. Si e’ situato, non per caso, nel punto piu’ estremo dell’Occidente, una terra di confine. Modica, Scicli, la Sicilia, sono insieme origine e fine. Guccione e’ come il guardiano del faro che presiede la civilta’ e osserva l’ultimo orizzonte misurando il suo e il nostro destino con l’infinita’ del mare.
Il premio a Guccione e’ il premio all’ultimo Romantico”.
A parlare è Vittorio Sgarbi, Direttore Artistico del Premio Pio Alferano. Notte di molte stelle del firmamento dello spettacolo, della cultura e dell’arte per la grande serata del Premio, sabato. Fra i premiati il regista Pupi Avati e il pittore di Scicli Piero Guccione.
Presso il Castello dell’Abate di Castellabate si sono incontrati sul palcoscenico, chiamati a dialogare dal giornalista Rai Nicola Porro, conduttore della serata, l’attrice Diana Del Bufalo, il regista Pupi Avati, la giornalista Livia Azzariti, lo scrittore Paolo Crepet, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, il generale dei Carabinieri Giovanni Nistri, il presidente di FareAmbiente Vincenzo Pepe, l’editore Franco Maria Ricci, gli imprenditori Antonio Longo e Corrado Del Verme, l’attore Ricki Tognazzi, l’attrice Simona Izzo e lo chef Gianfranco Vissani. Un Premio speciale del Comune di Castellabate è consegnato a Sergio Pirozzi, Sindaco di Amatrice.
Al termine delle premiazioni, una vera maratona dell’arte, con l’inaugurazione, fra l’altro, di una mostra di Piero Guccione, “L’armonia dell’invisibile”, a cura di Giuseppe Iannaccone.
La Galleria Lo Magno per il periodo estivo aprirà dal Lunedì al Venerdì
9:00-13:00 / 16:00-20:00
CHIUSO PER FERIE DAL 12 al 19 AGOSTO
__________
Per qualsiasi comunicazione contattare
il +39 339 617 625 1
A CURA DI
Alba Romano Pace
ARTISTI
Philippe Berson | Barbara Cammarata | Daniele Cascone | Giulio Catelli
Gaetano Costa | Emanuele Giuffrida | Giovanni Iudice | Kali Jones
Isa Kaos | Frédéric Léglise | Ignazio Schifano | Marco Stefanucci | Jojo Wang
Modica, Galleria Lo Magno
30 giugno / 11 agosto
A CURA DI
Alba Romano Pace
ARTISTI
Philippe Berson | Barbara Cammarata | Daniele Cascone | Giulio Catelli
Gaetano Costa | Emanuele Giuffrida | Giovanni Iudice | Kali Jones
Isa Kaos | Frédéric Léglise | Ignazio Schifano | Marco Stefanucci | Jojo Wang
opening 30 giugno ore 19.00
Galleria Lo Magno
via Risorgimento n. 91/93 Modica
Tel. e fax 0932/763165
da martedì a sabato 10-13 / 16-20
« La poesia si fa nel letto come l’amore,
le sue lenzuola disfatte sono l’aurora delle cose »
André Breton
« In principio c’erano il Caos e la Notte e il buio Erebo e il Tartaro immenso; non esisteva la terra, né l’aria né il cielo. Nel seno sconfinato di Erebo, la Notte dalle ali di tenebra generò dapprima un uovo pieno di vento. Col trascorrere delle stagioni, da questo sbocciò Eros, fiore del desiderio: sul dorso gli splendevano ali d’oro ed era simile al rapido turbine dei venti. Congiunto di notte al Caos alato nella vastità del Tartaro, egli covò la nostra stirpe, e questa fu la prima che condusse alla luce. Neppure la razza degli immortali esisteva avanti che Eros congiungesse gli elementi dell’universo. Quando avvennero gli altri accoppiamenti, nacquero il cielo e l’oceano e la terra, e la razza immortale degli dei beati »
Aristofane, Gli uccelli 685-702
“Bevo dalla tua fessura
distendo le tue gambe nude
le apro come un libro
dove leggo ciò che mi uccide”
Georges Bataille
Sigmund Freud chiamava eros quella pulsione di vita che abita ogni essere umano. L’eros viaggia sul filo, sul confine tra permesso e proibito, casto e licenzioso, tra atto e immaginazione, libido e annientamento. Lontano dalla volgarità e la pornografia, l’eros è eccitazione e desiderio ed innanzitutto poesia. Soggetto prediletto dagli artisti di ogni epoca e stile, l’erotismo è un tema che da sempre interroga ed ispira la fantasia e la creatività. Motore di energia e sublimazione, l’eros è anche metafora della creazione artistica.
La mostra vuole mettere in luce una produzione intima e provocatoria, che spesso rimane nell’oscurità quando non viene rifiutata per il suo lato scandaloso. L’esposizione è un invito ad entrare nel misterioso Hotel Eros e a sbirciare nelle camere di questo luogo di passaggio, una dimora dell’effimero dove gli artisti sono invitati a svelare e soprattutto affermare la libertà dell’arte e del pensiero artistico che, dall’antichità alla contemporaneità, si nutre ed alimenta un immaginario libero, gioioso, vivo e vero, che non deve e non può riconoscere limitazioni né tanto meno proibizioni.
Come disse Marcel Duchamp con i surrealisti: Eros c’est la vie – Eros è vita.
La mostra sarà suddivisa in diverse sezioni, tra queste:
Eros Amore
L’eros fa parte dell’amore, ne è la sua parte più vera, più autentica. La sua parte poetica e carnale insieme. L’eros dell’amore è la tensione, è il desiderio, è azione e contemplazione insieme. Scene intime e quotidiane, donate allo sguardo dello spettatore in maniera furtiva, attraverso porte e finestre che lo trasformano, suo malgrado, in curioso voyeur che si fa complice o obiettivo di un gioco che da due diviene a tre.
Il Perturbante
Nel saggio di Freud sul Perturbante, un’inquietante estraneità (titolo del saggio nella sua traduzione francese) è scatenata dalla meravigliosa donna-automa Olimpia, protagonista dell’Uomo della sabbia, uno dei racconti di Hoffmann. La donna-bambola, il feticcio, l’automa, il macchinario, l’essere ibrido, da sempre popolano l’immaginario erotico. Questi oggetti creati per essere dominati dall’uomo, improvvisamente e malsanamente divengono i suoi dominatori, creando un rapporto di estraniante sottomissione dell’anima alla macchina.
Eros organico
L’eros è anche materiale: tattile, sensuale, molle, trasparente, colante. Questa sezione è dedicata all’immagine della carne, dello sperma, della saliva e di tutti quegli elementi organici che richiamano sensualmente i nostri sensi più istintivi quali il tatto ed il gusto.
Eros e Thanatos
Alla pulsione di vita, Eros, è opposta la pulsione di morte, Thanatos. L’una in realtà contiene l’altra, come desiderio di annientamento e di liberazione. In alcuni idiomi l’orgasmo è designato come “piccola morte”, sadismo e masochismo simulando l’atto erotico celano un desiderio di distruzione dell’altro o di sé stessi. Compulsione e ossessione segnano il passaggio dall’eros al thanatos. La mostra non tralascia nessun aspetto dell’eros e vuole presentare, anche nella sua parte più cruda, tutti gli aspetti dell’animo umano.
Proroga della mostra Francesco Balsamo – Dei passaggi e dei culmini
29 aprile – 27 maggio prorogata al 10 giugno 2017
Galleria Lo Magno
Via Risorgimento, 91 / 93 – Modica (RG)
Finissage
Complesso monumentale di Santa Maria del Gesù
Piazza del Gesù – Modica Alta (RG)
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La mostra è stata prorogata fino al 10 giugno. Il finissage verrà ospitato presso il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù a Modica Alta con un happening tenuto dall’artista.
Settantuno disegni di piccolo formato realizzati a matita, tempera e collage sono le opere dell’artista Francesco Balsamo (Catania, 1969) che dal 29 aprile è possibile ammirare alla Galleria Lo Magno arte contemporanea di Modica nella mostra “Dei passaggi e dei culmini”.
Visto l’esito positivo di visitatori, si è pensato di prorogarne la chiusura di altre due settimane, fino al 10 giugno (precedentemente fissata per il 27 maggio scorso). Per l’occasione, il finissage del progetto espositivo verrà ospitato presso il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù a Modica Alta, in collaborazione con l’Associazione Culturale LAP e il CoCA, archivio biblioteca arti contemporanee che attraverso una breve nota esprimono tutto il loro apprezzamento: “Troviamo determinante il passaggio del lavoro di Balsamo all’interno di un luogo dove si concentrano pagine importanti della storia dell’arte e dell’architettura in equilibrio tra forme residue e segni tangibili della poesia di cui questo mondo ha sempre più bisogno”.
Pertanto, sabato 10 giugno alle ore 19 l’appuntamento è a Modica Alta (Santa Maria del Gesù) per il finissage alla presenza dell’artista che interverrà con un happening. Gli altri giorni la mostra potrà essere visitata in galleria dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, il sabato dalle 9 alle 13.
Informazioni:
Galleria Lo Magno – Via Risorgimento 91 / 93 – Modica (RG)
Titolo della mostra: “Dei passaggi e dei culmini”
Artista: Francesco Balsamo
Periodo: 29 aprile 2017 – 10 giugno 2017
Orari: dal lunedì al venerdì ore 10 – 13 / 16 – 20; sabato ore 9 – 13
Finissage: sabato 10 giugno ore 19 presso il complesso monumentale di Santa Maria del Gesù – Piazza Gesù – Modica Alta (RG)
Contatti
www.lomagnoartecontemporanea.it
e-mail info@lomagnoartecontemporanea.it
tel. 0932 763165
pagina Facebook
www.francescobalsamo.it