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Le ultime notizie riguado a mostre e artisti

Paura della Pittura

Dal 14 dicembre all’ 11 gennaio
Mostra personale di Giovanni Blanco “Paura della pittura” a cura di Gabriele Salvaterra (inaugurazione: sabato ore 19; visite: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00).
Giovanni Blanco (Ragusa, 1980) vive e lavora a Modica e Bologna, dove è stato allievo di Massimo Pulini all’Accademia di Belle Arti.
“Paura della pittura” è il titolo di un testo dello scrittore e pittore Carlo Levi che, già nel 1942, metteva in discussione pratiche e stili pittorici, notando un allontanamento dalle ragioni e dalle problematiche dell’essere umano (“Il domani non si prepara con i pennelli, ma nel cuore degli uomini”). Dalle suggestioni e dagli stimoli offerti da quelle pagine ancora attuali prende le mosse l’idea della presente mostra.

In un’epoca in cui la pittura sconfina dagli spazi espositivi in modo quasi pervasivo e riafferma il proprio diritto di comunicare, l’artista contemporaneo avverte la necessità di riflettere sulla natura del fare pittorico che continua a essere fonte di inquietudine, qualcosa di molto semplice e molto complesso, naturale e assurdo allo stesso tempo.

Il percorso ideato da Giovanni Blanco – comprendente una serie di opere a olio, di piccole e medie dimensioni – si presenta come un’operazione analitica che, imitando le forme del display espositivo e dei generi tradizionali, interroga se stessa e l’osservatore sulla validità dell’esperienza estetica veicolata dalla pittura, in un’affascinante ricerca di nuovi significati e valori.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione in cui le immagini dell’autore, i testi critici del curatore e altre referenze d’archivio si rincorrono tra loro per restituire il clima, le riflessioni e la genesi che hanno portato alla realizzazione delle opere esposte. L’evento è realizzato con il contributo dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica e Ghibli general contractor di Ragusa.

Giovanni Blanco – Paura della pittura

Lo Magno Arte Contemporanea è lieta di presentarvi la mostra di pittura Giovanni Blanco – Paura della pittura a cura di Gabriele Salvaterra

Dal 14 dicembre 2019 al 11 gennaio 2020

Inaugurazione 14 dicembre 2019 ore 19:00

GRAND ART – MODERN & CONTEMPORARY ART FAIR

Lo Magno Arte Contemporanea sarà presente alla nuova Edizione di GRAND ART – MODERN & CONTEMPORARY ART FAIR
Stand 11A

Dal 4 al 6 ottobre 2019                                                                    

Dove
Stand 11A
THE MALL, Piazza Lina Bo Bardi, MILANO

Orari
Giovedì | 3 ottobre | preview su invito 18.00 – 21.00
Venerdì | 4 ottobre | 11.00 – 20.00
Sabato  | 5 ottobre | 11.00 – 20.00
Domenica | 6 ottobre| 11.00 – 20.00

“Piero Guccione: un silenzio che si fa luce” dal 5 maggio al 28 giugno 2019

 

“Piero Guccione: un silenzio che si fa luce”, alla Galleria Lo Magno in mostra grafiche e pastelli del maestro di Scicli

«Oggi si considera Guccione, giustamente, il maggior pittore italiano vivente, ma altrettanto giustamente egli va anche considerato, e da almeno trent’anni, il nostro più grande litografo». Così Guido Giuffré, critico e storico dell’arte, interprete raffinato dell’arte del Novecento, concludeva nel 2000 la presentazione di una mostra di grafica di Piero Guccione. Alla grafica e ai pastelli dell’artista di Scicli la Galleria Lo Magno dedica un’interessante mostra dal titolo “Piero Guccione: un silenzio che si fa luce”, a cura di Giuseppe Lo Magno. L’iniziativa è tra le prime in Italia dedicata al maestro recentemente scomparso. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione di Roma, sarà inaugurata negli spazi espositivi di via Risorgimento 91-93 domenica 5 maggio – anniversario della nascita dell’artista – alle ore 19.00. Saranno esposte acqueforti, acquetinte, puntesecche, litografie, serigrafie, realizzate tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Duemila, parallelamente ai dipinti a olio.

Il percorso espositivo, come scrive il critico d’arte Paolo Nifosì nel catalogo della mostra, comprende «le Attese di partire (fine anni sessanta e inizi degli anni settanta), una serie di litografie in cui le geometrie degli interni di un aeroporto organizzano e strutturano una luce metafisica, i riflessi sulla Volkswagen, del 1973, in una cartella di quattro acqueforti, in cui il riferimento è sia Roma che Scicli; acqueforti molto elaborate di fitte trame, con un lavoro di bulino da orafo, in cui gli inchiostri di una grafica antica hanno un che di corposo e di denso per raccontare la civiltà urbana, quella raccontata qualche anno prima anche nei giardini e nelle siepi, e quella siciliana nel racconto del Paese rosso di Scicli in cui sono compresenti i simboli della chiesa Madre e il tabellone elettorale della falce e martello nella collina di San Matteo, e la scoperta del cielo, delle nuvole in un notturno in cui appare la pallida traccia della luna (forse l’unica immagine in cui Guccione ha reso la luna di notte); le interpretazioni litografiche sul Baltico di Friedrich in una cartella del 1981, gli ibischi degli anni settanta, il miniaturistico e tesissimo Cuore freddo del mare, fatta per il Metropolitan di New York, la Pietà di San Pietro resa con un sicuro e immediato segno in un campo rosso-arancio».

 

Il catalogo della mostra conterrà testi di Paola Guccione, figlia dell’artista e presidente dell’Archivio Piero Guccione; il critico Paolo Nifosì, Giuseppe Iannaccone (proprietario della omonima collezione), il gallerista Giuseppe Lo Magno e una lettera dello scrittore Gesualdo Bufalino, pubblicata nel volume “Piero Guccione. I colori del mare” (Electa, 1995). La mostra è realizzata con il contributo del centro acustico Sento (main sponsor), dell’azienda vitivinicola Planeta e dell’Antica Dolceria Bonajuto. La mostra potrà essere visitata fino al 28 giugno, da martedì a sabato, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Melissa Carnemolla, Retrospettiva 2018

Melissa Carnemolla, Retrospettiva 2018: dal 29 dicembre in mostra alla Galleria Lo Magno

Modica (RG) – Dal 29 dicembre al 26 gennaio 2019 la Galleria Lo Magno Arte contemporanea di via Risorgimento 91-93 ospiterà la mostra fotografica “(Melissa Carnemolla) Retrospettiva 2018” di Melissa Carnemolla, a cura di Giuseppe Lo Magno e della stessa artista (inaugurazione sabato 29 dicembre, ore 18).
Melissa Carnemolla (Ragusa, 1991) è una fotografa documentarista. La sua ricerca artistica consiste nel tradurre visivamente riflessioni, suggestioni ed emozioni personali che scaturiscono dall’esplorazione della realtà esterna o del proprio mondo interiore, attraverso un ampio ventaglio di scelte tecniche, che vanno dalla fotografia digitale all’analogico, dal film washi ai collage.
Il percorso espositivo comprenderà una ventina di opere che raccontano realtà diverse e complesse, scavano nella propria personalità e giocano con l’ordinario, cercando nuove e affascinanti possibilità di espressione all’interno di ciò che comunemente viene etichettato come
scarto e rifiuto.
Il critico d’arte Maria Brazão Sousa, nel testo che accompagna la mostra, scrive a proposito del suo lavoro: Melissa «Celebrando i fallimenti e convertendo gli ostacoli in una fonte di nuove eccitanti scoperte, ci incoraggia ad abbracciare la natura imprevedibile non solo del processo creativo ma di tutta la vita umana, mostrandoci che la gioia non sta nei risultati finali, ma in ciò che abbiamo vissuto durante il percorso».
La mostra, organizzata con il contributo del centro acustico Sento, potrà essere visitata tutti i giorni, eccetto il lunedì, nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 20.

Pieces of Heaven Sylvie Martens dal 23 giugno al 23 luglio

a cura di
Giuseppe Lo Magno
in collaborazione con sponsor

ex Dir’Arte / Modica Bassa

23 giugno > 23 luglio
Via Tommaso Campailla 99 Modica
dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00
Info tel. 0932 763165 | info@lomagnoartecontemporanea.it

Outiside, mostra personale di Emanuele Giuffrida dal 28 aprile al 9 giugno

Outiside, mostra personale di Emanuele Giuffrida dal 28 aprile al 9 giugno

Modica (RG) – La Galleria Lo Magno, nata nel 2003 per volere del suo Direttore Artistico Giuseppe Lo Magno, sorge in Sicilia nella città di Modica. Da sempre attenta alla valorizzazione del lavoro dei giovani artisti, ha deciso di intraprendere un viaggio che si focalizzerà sul lavoro di quelli più emergenti e che più rappresentano il panorama artistico siciliano. Un percorso che non vuole fermarsi solo nell’isola di Sicilia ma che vuole promuovere l’arte contemporanea siciliana attraverso iniziative a livello nazionale e europeo, così da permettere a curatori e collezionisti stranieri di conoscere la galleria e i suoi giovani artisti. Questo percorso prende inizio rendendo omaggio alla tecnica più tradizionale e suggesstiva: la pittura. L’artista scelto è Emanuele Giuffrida, 35 anni di Gela che vive e lavora a Palermo. La mostra trascinerà lo spettatore in un viaggio dentro una pittura caratterizzata da un virtuosismo maniacale e ossessivo. I numerosi personaggi che prendono vita nell’unico grande dipinto che occuperà l’intera galleria,  sembrano vivere in uno spazio senza tempo dove la percezione del mondo oscilla tra crudele realismo e spietata immaginazione. Una presenza fondata sull’assenza, sui contrasti di luce, tra aree chiare e scure in costante tensione tra reale e immaginario. Le figure rappresentano la condizione umana, come archetipi capaci di incarnare numerosi significati apparendo al tempo stesso tragici, umoristici, satirici e contradditori. I disegni preparatori realizzati su piccoli fogli, vedono il ripetersi in modo ossessivo dei soggetti presenti nel dipinto caricandosi di interpretazioni diverse e se vogliamo ancora più inquietanti. L’arte di Emanuele Giuffrida, si basa sull’ambiguità poetica e pittorica: né crudemente cattiva né necessariamente amorevole.

Nel 1928 Marcello Gallian sull’Interplanetario scriveva: Un museo animato di fenomeni, un paradiso dove il sogno non esiste, una tribù di uomini scelti e specializzati, in tutti i campi dei modi di esistere.

L’inaugurazione della mostra è prevista per sabato 28 aprile alle ore 18 negli spazi espositivi di Via  Risorgimento 91-93 alla presenza dell’artista. Potrà essere visitata  fino al 9 giugno (dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 17  alle 20).

Ad accompagnare la mostra il catalogo disegnato dallo studio Madeintemp, testo critico Rischa Paterlini.

Clicca sui link sottostanti per scaricare le immagini dei disegni preparatori

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L’evento è realizzato in collaborazione con Case Talia slowliving e Sento centro acustico. Main sponsor Ghibli engineering & bulding contractor.

Frank Lupo da Soquadro a Ragusa

Arte, lo statunitense Frank Lupo per la prima volta in Sicilia con una mostra organizzata da Lo Magno Arte contemporanea

Ragusa – Grattacieli, parchi urbani, navi cargo che solcano l’Oceano. Ma anche angoli di giardino, paesaggi, ritratti in bianco e nero di marinai e di minatori di carbone. È l’America raccontata nelle gouaches di Frank Lupo, artista statunitense (Buffalo, Stato di New York, 1950) di fama internazionale, che saranno esposte in esclusiva per la prima volta in Sicilia in un’intrigante mostra, organizzata da Lo Magno arte contemporanea, a cura di Giuseppe Lo Magno, negli spazi della galleria Soquadro, in via Napoleone Colajanni 9-11, dal 21 aprile al 12 maggio (inaugurazione: sabato 21 aprile, ore 19). L’evento è particolarmente atteso poiché l’ultima esposizione di Lupo in Italia risale alla Biennale di Venezia del 1985.

Frank Lupo vive e lavora a New York. Dipinge per lo più a gouache (tecnica che rende i colori più luminosi attraverso l’aggiunta di un pigmento), talvolta anche con colori a olio e ad acqua. Alcune sue opere fanno parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MOMA) di New York. L’artista si ispira a fotografie, scattate in proprio, strappate dai giornale o semplicemente immaginate, cercando di catturare ciò che gli appare «ossessivo, commovente, provocatorio e vero». I suoi lavori, spiega l’artista, «mirano all’ambiguità, al mistero, alla confusione di un attimo, a uno sguardo rivolto a qualcosa che si perde nel trascorrere della vita quotidiana. A volte il soggetto è astratto e immobile, a volte è fuso col suo movimento. Una fermata o un treno di passaggio, un edificio che implode, un appartamento mezzo vuoto. Qui e ora e poi via. Ogni opera è un tentativo di invenzione e la trasformazione di quel momento».

Nel testo critico intitolato “Second life” che accompagna la mostra Andrea Guastella, storico e critico d’arte, rivela come la dedizione di Frank Lupo alla pittura risalga proprio a un soggiorno italiano. «Un luogo la cui bellezza invita alla sosta – scrive Guastella – in cui cioè lo spazio si converte in tempo: quello spontaneo prolungamento delle persone e delle cose ottenuto da Frank ora aumentando (o rimpicciolendo) a dismisura le dimensioni del supporto, ora deformando irrealisticamente le figure, ora accendendo l’immagine di colori contrastanti».

La mostra potrà essere visitata dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, chiuso il lunedì mattina e la domenica.

EROS Finissage e presentazione del Catalogo

La mostra “Eros dal mito al contemporaneo” ha stupito, scandalizzato, incuriosito e ha fatto sopratutto riflettere sulla tematica dell’eros nell’arte attraverso il tempo. Gli artisti si sono confrontati con l’archeologia imbastendo un importante dialogo tra le opere create alle fondamenta della nostra civiltà e quelle originate nella società attuale.

Vi invitiamo sabato 3 marzo alle ore 18.00 al Museo Archeologico di Gela per l’ultimo giorno di visita della mostra e per scoprire il bellissimo catalogo edito grazie alla Lo Magno Arte Contemporanea e al Main Sponsor GBOIl, Gela:

Eros dal mito al contemporaneo, DRAGO EDIZIONI
testi di Alba Romano Pace, Angelo Mondo, Ennio Turco

Non mancate!

EROS DAL MITO AL CONTEMPORANEO
A cura di Alba Romano Pace
Consulente scientifico Angelo Mondo
Organizzazione: Lo Magno Arte Contemporanea, Modica
Catalogo: Drago Edizioni

Artisti:
Philippe Berson, Barbara Cammarata, Giulio Catelli, Daniele Cascone, Gaetano Costa, Lou Dubois, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Kali Jons, Isa Kaos, Frédéric Léglise, Giacomo Rizzo, Ignazio Schifano, Marco Stefanucci, Jojo Wang, William Zanghi.

main sponsor: Gb Oil Gela
partner: Lucauto, Totelia, Hotel Sole

Museo Archeologico di Gela, 26 gennaio – 3 marzo 2018

Eros, nome mitologico del dio dell’amore, viene definito da Sigmund Freud come una pulsione di vita insita in ogni essere umano. Dall’antica Grecia, dove affonda le radici la cultura occidentale, all’epoca contemporanea, l’eros è riscoperto come uno dei soggetti prediletti da artisti e scrittori. La mitologia classica è interamente basata sui capricci e gli amori proibiti di uomini e dei, ugualmente l’arte antica esalta i culti della fertilità femminile e della virilità maschile, inneggiando all’amore libero, generatore di vita.

Dice la curatrice Alba Romano Pace: “La mostra vuole dare un messaggio di apertura e tolleranza facendo dialogare due realtà lontane solo nel tempo cronologico ma matrice l’una dell’altra. I reperti archeologici a sfondo erotico della collezione del museo, si relazionano con le opere d’arte contemporanei invitando lo spettatore ad entrare nel misterioso e arcaico universo dell’Eros attraverso il confronto ed il raffronto di due culture, l’antica e la contemporanea per affermare la libertà dell’arte e del pensiero artistico”.

L’esposizione è divisa in sezioni, ognuna presenta un’espressione dell’eros, una sua interpretazione secondo uno sguardo trasversale, in realtà immutato, attraverso il tempo: l’eros è amore, omosessualità, visione organica del corpo, perturbante, eros e thanatos, mitologia e antichi culti erotici.

Organizzata dal Polo museale regionale di Gela e Caltanissetta e dalla Galleria Lo Magno Arte Contemporanea di Modica con il patrocinio dell’Assessorato e del Dipartimento regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana e il sostegno di sponsor privati, la mostra è curata da Alba Romano Pace con la consulenza scientifica di Angelo Mondo per la parte archeologica.