“Due elementi del mio vocabolario visionario che convergono per rivelare il senso profondo, mistico e intrinseco nella natura.
Tra in “finito” della tela, nella sua geometria quadrata, elemento terrestre, inteso come Creato, come manifestazione del divino, che racchiude e contiene il blu profondo e “infinito” del mare.
Il Ramo dorato è elemento simbolico, manifestazione della Natura e della sua sacralità, catabasi e dell’anabasi del viaggio terreno e ultraterreno dell’uomo.”
Sandro Bracchitta
“ (… ) Quello di Bracchitta è un gesto di appropriazione che eradica un frammento materiale dal contesto storico per costringerlo nei termini del proprio lessico. L’Artista non si adatta, ma adatta, potremmo dire, la materia tecnologica odierna, fagocitandola nel proprio vocabolario, senza, peraltro, alterarne il fulcro della propria indagine ( … ) ”
Ivan Quaroni | Unda Mater
“Bracchitta ci ha sempre abituati a leggere con accortezza formale i suoi gioielli figurativi descrivendoci con pazienza come si arriva al processo mitopoietico d’una perfezione materica. Egli palesa il demiurgo che interpella, la tecnica usata. Il suo agire modale e magico si coniuga come verbo ausiliare per esplicitare i concetti e i simboli sottesi, proficuamente espressi nell’ambito dell’arte, della sua arte incisoria e pittorica. Eccoli qui gli elementi dell’alchimia dichiarata: Acrilico, pigmenti, floccaggio, ramo e foglia oro su tela. Si rimane incantati come il suo fare sperimentale raggiunga poi l’equilibrio armonico di una visione tangibile tra il ramo d’oro e un mare d’oscurità, tra anabasi e catabasi, ma in direzione inversa.”
Salvatore Schembari
ESSENTIAL
Sandro Bracchitta (Ragusa, 1966) Nato con il dono prezioso del talento, nel tempo ha saputo mettere a frutto tutte le esperienze vissute acquisendo un’unicità che lo rende riconoscibile ma, al tempo stesso, di volta in volta riesce nel tentativo di creare stupore rispetto ad opere che contengono segni che si ripetono ma che possono assumere significati e interpretazioni diverse.
Essi cambiano come cambia e si evolve la vita, e l’artista fa di conseguenza, anche se esistono dei capisaldi su cui si fonda la sua ricerca.
Frequenta l’Istituto d’Arte di Comiso, si laurea all’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 1990 grazie a una borsa di studio, accede alla scuola di specializzazione grafica “Il Bisonte” dove in seguito diventare assistente del maestro Domenico Viggiano.
La sua arte incisoria vanta l’approvazione della critica mondiale, e dal 1994 espone su tutto il territorio: Triennale Mondiale di Incisione di Charmelires (Francia), Biennale di Grafica di Lubiana, e alla Triennale di Incisione di Cracovia, IV Biennale Internazionale di Sapporo (Giappone)
Bracchitta viene anche coinvolto in varie esposizioni del Gruppo di Scicli. In particolare instaura una relazione di stima con Piero Guccione, che nasce da una comune identità culturale e si consolida nonostante la loro diversità interpretativa del linguaggio formale. Le sue opere sono conservante all’interno di importanti musei ed istituzioni: Museo degli Uffizi di Firenze, la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Calcografia Nazionale, il Museo della Grafica di Pisa, la Pinacoteca di Bologna, la National Museum of Modern Art di Tokio. Nel 2019 vince il premio internazionale d’incisione “Honorary Work” alla Guanlan International Print Biennial in Cina.
Oggi Bracchitta gestisce la sua ‘Stamperia d’Arte’ a Ragusa, città in cui risiede, ed insegna Incisione e Grafica d’Arte presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania
TOGETHER
2003: “Sandro Bracchitta”, personale dell’Artista durante il primo anno di apertura della galleria Lo Magno artecontemporanea. Giuseppe Lo Magno muoveva i primi passi nell’ambiente e, affascinato dalle imponenti incisioni di Sandro, proprose all’Artista di esporre presso i propri spazi. Fu una sorpresa scoprire che da lì a poco avrebbe preso vita una mostra che godè di un grande successo e per la quale, il critico d’Arte Paolo Nifosì e l’amato pittore Piero Guccione, scrissero dei testi che accompagnarono l’evento.
2005: “Il Gruppo di Scicli a Donnafugata”, collettiva di 11 artisti dedicata agli esponenti della Scuola di Scicli, testo critico di Paolo Nifosì, partner tecnico Lo Magno artecontemporanea, Castello di Donnafugata – Ragusa
Artisti in mostra: Giovanni La Cognata, Piero Guccione, Piero Zuccaro, Rosatrio Antoci, Salvatore Paolino, Sandro Bracchitta, Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giovanni Iudice, Franco Polizzi, Franco Sarnari.
2009: “Incisioni”, personale di Sandro Bracchitta, testi critici di Gianfranco Schialvino, organizza Lo Magno artecontemporanea in collaborazione con il Movimento Culturale Vitaliano Brancati di Scicli, inserita nell’ambito delle iniziative culturali estive organizzate dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Scicli, Palazzo Mormino, Donnalucata, frazione di Scicli (RG)
“Bracchitta è una presenza controversa e trasgressiva (eppure quanto mai fondamentale!) nel rinnovamento dei linguaggi dell’arte incisoria: l’abilità con cui approda alla definizione della lastra è esaltante, la cadenza dei toni è vellutata, la politezza dei colori incanta, la forza dei neri sbalordisce. Il suo gesto strega, la poetica seduce. Sa di idolo arcaico, di nobiltà normanna, di nomadismo beduino, di sabba infuocato, di sfida rusticana, di provocazione picciotta…”
Gianfranco Schialvino
2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)
Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro
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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Previtera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.
2020: “Showcase Exhibition”, virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
La mostra intende esaltare il fermento artistico che si è creato a contatto con le circostanze determinate dalla pandemia da covid-19, una ribellione di colori e tratti che prende vita alle pareti della galleria Lo Magno artecontemporanea.
Il Tour virtuale sarà accompagnato dalle note della “Overture 1812” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La versione è stata registrata da casa con i propri smartphone durante il lockdown da alcuni componenti dell’orchestra Workshop Ibleo 2020, diretti dal maestro Luigi Mariani (Teresa Lombardo e Aurora Rizza, violini; Nadia Tidona, viola; Jasha Parisi, violoncello; Luciana Danieli, oboe; Chiara Scucces, flauto traverso; Pietro Giunta, flicorno soprano – editata e ottimizzata da Salvo Scucces).
Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano
2021: “Showcase Exhibition/2” virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
Artisti in mostra: Balsamo Francesco, Bracchitta Sandro, Bramante Davide, Capolupo Anna, Cerruto Andrea, Colombo Giuseppe, Giuffrida Emanuele, Guccione Piero, La Vaccara Filippo, Lauretta Francesco, Robustelli Giovanni, Schifano Cusimano Ignazio, Taormina Rossana
“Si può ancora fare arte dopo i disastri provocati dal maledetto virus?
La risposta è sì: dobbiamo, vogliamo essere ottimisti, prudenti, ma ottimisti… Per questo Lo Magno artecontemporanea ha deciso – caparbiamente – di presentare questa mostra nonostante il momento sia così particolare”
Aldo Premoli
2022: “Unda Mater”, Sandro Bracchitta solo show, curated by Niccolò Nisivoccia and Giuseppe Lo Magno, testo critico di Ivan Quaroni. Lo Magno artecontemporanea (Modica)
“Difficile resistere alla tentazione di leggere nelle opere di Bracchitta il senso più drammatico della contemporaneità. Come non riconoscere, nei segni che attraversano quel blu, il movimento delle onde, delle correnti? Nelle sue macchie di rosso, la traccia di una ferita che ogni giorno si rinnova, ma anche la metafora di una speranza che non cessa di essere coltivata? Nei suoi ori, la metafora ulteriore di un altrove da immaginare, e da inventare? Nei suoi cuori sospesi la rappresentazione del viaggio e dell’esilio – intesi come vite in bilico, provvisorie, precarie, prive di terra sotto i piedi”
Niccolò Nisivoccia