Autore: Valeria Valeria

QUI SUD EST

QUI SUD EST

1ST EDITION

“Qui Sud Est”: la prima edizione di un viaggio artistico contemporaneo nel Sud Est siciliano. Dal 23 agosto a Scicli, tra il barocco patrimonio dell’Umanità

SCICLI (RG) – Un nuovo capitolo nel panorama artistico siciliano per un viaggio multisensoriale che è anche identitario. Si apre il prossimo 23 agosto alle ore 20, nella barocca Scicli l’evento “Qui Sud Est”, la collettiva d’arte, curata da Giuseppe Lo Magno e Gianluca Collica, con l’obiettivo di esplorare e raccontare la realtà del sud-est della Sicilia attraverso le voci uniche di dodici artisti. Un viaggio tra le espressioni artistiche frutto della collaborazione tra le gallerie Lo Magno di Modica e Collica di Catania e lo spazio forografico Gianni Mania.

L’inaugurazione si terrà contemporaneamente in due location iconiche di Scicli: i Bassi Beneventano, situati presso il Palazzo Beneventano (Piazza Angelo Ficili, 1), e lo Spazio Fotografico Gianni Mania ( Corso Mazzini, 10). Questa doppia apertura vuole celebrare non solo l’arte esposta ma anche la bellezza storica e architettonica dei luoghi che la ospitano.

I Bassi Beneventano, sede anche della stamperia d’arte Amenta, rappresentano un esempio straordinario di architettura barocca e sono già seconda sede della galleria Lo Magno.

Questo spazio, ricco di storia, ospiterà una parte significativa delle opere in mostra. Dall’altro lato, lo Spazio Fotografico Gianni Mania, recentemente rinnovato, diventa il palcoscenico ideale per un dialogo tra fotografia e altre espressioni artistiche contemporanee.

Protagonisti della mostra sono vari artisti di rilievo come Francesco Balsamo, Federico Baronello, Barbara Cammarata, Ignazio Cusimano Schifano, Emanuele Giuffrida, Francesco Lauretta, Gianni Mania, Carmelo Nicosia, Rossana Taormina, Sasha Vinci, William Marc Zanghi, e Zoe Zizola.

Questi artisti, legati alle gallerie coinvolte nel progetto, presenteranno opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, fino alle installazioni, creando un ricco mosaico di linguaggi e visioni.
Un elemento distintivo di questa prima edizione è la presenza di una sezione speciale dedicata ai bozzetti e ai lavori preparatori di Abusi Studio, lo studio multidisciplinare che esplora il rapporto tra uomo e spazio attraverso pratiche innovative come il riciclaggio e l’economia circolare.

“Qui Sud Est” è una mostra senza confini in quanto non impone limiti tematici o dimensionali, lasciando che ogni artista esprima liberamente la propria esperienza di vita e lavoro in questa affascinante parte di Sicilia. Come sottolinea Giuseppe Lo Magno, “l’idea mostra nasce dalla riflessione sulla personale esperienza di rete sociale che tutti i giorni vivo, oggi più che mai fondamento per il lavoro di galleria, ma che nel frattempo ne oltrepassa i confini rimandando a valori di amicizia e rispetto che intercorrono tra gli artisti e i galleristi del territorio. Rapporti nel tempo diventati, indipendentemente da accordi di tipo lavorativo, parte di un’unica più ampia realtà: Qui Sud Est”. Gianluca Collica aggiunge che questo evento è un esempio di progettazione condivisa: “In questi ultimi anni diviene sempre più forte la volontà di costruire insieme e questa mostra è un esempio di progettazione condivisa tra artisti e galleristi del sud est della Sicilia. L’invisibilità di contesti periferici come quello siciliano, può essere superata solo camminando gli uni accanto all’altro condividendo un obiettivo: lavorare insieme e dare evidenza alla qualità che esprimiamo”.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 19 ottobre 2024.

Gli orari di apertura, sono dal martedì al sabato, dalle 18:00 alle 23:00 fino al 31 agosto, e dalle 17:00 alle 21:00 nei mesi di settembre e ottobre. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito web www.lomagnoartecontemporanea.it o contattare direttamente la galleria via email all’indirizzo info@lomagnoartecontemporanea.it.

“Qui Sud Est” si pone come un appuntamento annuale dedicato all’arte e alla cultura, un evento che mira a diventare un punto di riferimento per l’intera isola, promuovendo la creatività e la collaborazione tra artisti e comunità locali.

Grazie per il supporto a Ghibli Solutions

Michelangelo Barbagallo

Ufficio stampa Medialive

QUI

SUD

EST

 

a cura di Giuseppe Lo Magno e Gianluca Collica

 

 

OPENING

23 agosto 2024

ore 20.00

 

XX BASSI BENEVENTANO

P.zza A. Ficili 1, Scicli

+

SPAZIO FOTOGRAFICO GIANNI MANIA

C.so Mazzini, 10, Scicli

Fino al 19 ottobre 2024

 

Visite dal martedì al sabato 18.00/23.00

 

 

Info

www.lomagnoartecontemporanea.it

info@lomagnoartecontemporanea.it

tel +39 3396176251

wa +39 0932763165

Omaggio a Piero Guccione

Appunto per il giardino sulla macchina nera, 1971

OMAGGIO A PIERO GUCCIONE

 

Pastelli e Opere grafiche tra la Sicilia e la Capitale

 

Scicli  – In occasione dell’anniversario di nascita del Maestro Piero Guccione (05/05/1935 – 06/10/2018), si inaugura a Scicli la mostra “Omaggio a Piero Guccione. Pastelli e opere grafiche tra la Capitale e la Sicilia” a cura di Lo Magno artecontemporanea e Stamperia d’arte Amenta. In collaborazione con Archivio Piero Guccione.

Una selezione di dodici opere uniche e nove grafiche esposte a Scicli negli spazi “Bassi Beneventano”, nuovo contenitore d’arte in uno dei più bei palazzi storici della cittadina che diede i natali a Piero Guccione. 

Un racconto retrospettivo che ci mostra opere dagli anni della Pop Art Italiana, vissuti da Guccione a Roma, fino a quelle realizzate in omaggio ai più grandi capolavori della storia dell’arte.

Visite fino al 5 Giugno 2024

Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 10/13 e 16/20.

Bassi Beneventano

P.zza Ficili 1, Scicli (RG)

+39 3396176251 / +39 3515650994

www.lomagnoartecontemporanea.it

Senza titolo (da Vermeer) 2014 pastello su carta cm 150×100
Allegoria della vittoria, 1986, pastello su carta , cm 18,5×28,5
Macchina nel Paesaggio n.1, 1977, litografia a colori, dimensioni lastra cm 34.5 x 88.5

Omaggio a Piero Guccione

Pastellli e Opere grafiche tra la Sicilia e la Capitale

 

In collaborazione con  Archivio Piero Guccione

 

BASSI BENEVENTANO

P.zza Ficili, 1 Scicli (RG)

Visite fino al 05 giugno

dal martedì al sabato dalle 10/13 e 16/20.

+39 3396176251 / +39 3515650994

www.lomagnoartecontemporanea.it

Magico Incontro, Perfido Errore (da Hayez)
1998,
pastello su carta
29×21 cm

Fulget Crucis Mistèrium

FULGET CRUCIS MISTÈRIUM

 

Giovanni Viola in dialogo con capolavori segreti della Diocesi di Noto

 

NOTO – Al Museo Diocesano di Noto a Fulget Crucis Mistèrium, una mostra dedicata all’interazione tra Arte Sacra e Contemporaneità.

A cura di Don Antonio Stefano Modica, Direttore del Museo Diocesano, e Lo Magno artecontemporanea, patrocinata dalla Diocesi di Noto, Vescovo Mons. Salvatore Rumeo e Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, l’esposizione aprirà al pubblico il 6 aprile alle ore 11.30 dopo la presentazione del catalogo con testo critico di Antonio D’Amico.

Venticinque le opere in mostra tra capolavori provenienti da chiese e collezioni private legate alla Diocesi di Noto e pastelli e oli dell’artista modicano Giovanni Viola. Sculture e opere su tela datate tra XVII e XIII secolo incontrano i cieli di Viola ed insieme toccano temi legati alla luce, all’eternità, alla Resurrezione.

I luoghi di Piazza Landolina diventano carichi di bellezza, si fanno tramite di discorsi attorno all’esistenza e alla spiritualità. La luce si declina in opere ben diverse tra di loro accomunate dalla restituzione di significato e dalla carica evocativa.

Un occasione, questa, per ammirare il lascito artistico legato alla curia del territorio in dialogo con opere contemporanee che in un continuum artistico si propongono con perizia tecnica e grande legame spirituale ai grandi maestri dei secoli scorsi.

Da leggere…

FULGET CRUCIS MISTÈRIUM

 

Giovanni Viola in dialogo con capolavori segreti della Diocesi di Noto

 

MUSEO DIOCESANO DI NOTO

P.zza Landolina, 2 Noto (SR)

Visite sabato e domenica 10-13/16-19

dal lunedì al venerdì su richiesta – +39 3270162589

Fine mostra 30 giugno

 

REGIONE SICILIANA

Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana

Paolo Scarpinato

 

VESCOVO DELLE DIOCESI DI NOTO

S.E.Mons. Salvatore Rumeo

 

DIOCESI DI NOTO

Responsabile dei Beni culturali

Direttore Museo Diocesano

Don Antonio Stefano Modica

 

A CURA DI

Don Antonio Stefano Modica

Lo Magno artecontemporanea

 

TESTO CRITICO

Antonio D’Amico

 

ACCOGLIENZA

Cooperativa Etica Oqdany

Salvatore Celeste

 

SI RINGRAZIANO

Don Nello Garofalo, Moira Fiorilla, Monica Mindroiu e tutti i collezionisti per aver prestato le opere.

SIMPHIWE BUTHELEZI

Simphiwe Buthelezi,To Find Solid Ground

2020

Straw Mats, Glass Beads and Earth on Canvas

Stuoie di canne, perline di vetro e terra su tela

150x138cm

Simphiwe Buthelezi, Umvikeli

2024

Treated Reed Mats, Canvas and Leather

Tappeti di canna trattata, tela e pelle

240 x 90 cm

ESSENTIAL

 

Simphiwe Buthelezi was born in 1996, Benoni, South Africa.

Currently lives and works in Cape Town, South Africa.

“I am quite cognizant of the sacredness that the reed mat holds to the indigenous populace in different parts of the world. I am also fascinated by how a single object can unravel and become a myriad of different forms. Just like the people to whom this artefact belongs, it is limitless, boundless, free to take any shape, enduring the pressure applied to it.”

Simphiwe Buthelezi, is an installation artist and sculptor, who utilises traditional Zulu ‘icansi’ (hand-woven reed mats), glass beads and ‘tankrali’ (Zulu seed beads) to engage with the existential undertaking of “ukubuyela e masisweni” or “returning to the source”. Reed mats, leather, beads, metal compounds and cotton canvas are endlessly reworked, reconsidered and reshaped through her meticulous craftsmanship and the repetitive processes of cutting, folding, sewing and bonding.

While the established conceptual threads of Buthelezi’s oeuvre begins in cultural dynamics and African Spirituality, her practice is grounded in a relentless exploration of materiality and form. For Buthelezi, these multifaceted, intergenerational objects are a continuation of what came before, and her practice of mending, reshaping and nurturing ‘icansi’ & ‘tankrali’ acts as not only a practical exploration but also a spiritual interrogation of material and form. Here, thinking & making are entangled activities, a combination of Buthelezi’s understanding of materiality, underpinned by her sensitivity to the traditional roles and practices that have informed her art-making.

Buthelezi received her National Diploma in Fine Art at the University of Johannesburg in 2017, after which she was awarded the 2018 Blessing Ngobeni Art Prize, culminating in a residency at The Bag Factory Artist Studios in Johannesburg, South Africa.

In 2023, Buthelezi presented her first European exhibition titled Izinyathelo zabagcotshiweyo (Footsteps of the Ordained) in the Galeries Émergentes sector, at Paris+ par Art Basel at the Grand Palais Éphémère, in Paris, France. She also presented Imvuselelo Yenkululeko (The World is Changing) as part of the Solo Section at the Investec Cape Town Art Fair at the CTICC in Cape Town, South Africa in the same year.

Buthelezi’s other solo presentations include: Imvuselelo Yenkululeko / Freedom’s Domain at SMAC in Stellenbosch, South Africa in 2020 and Lala La, curated by Chumisa Ndakisa, at The Bag Factory Studios in Johannesburg, South Africa in 2019. Buthelezi participated in the Young Congo Biennale in Kinshasa, Democratic Republic of Congo; Preview#3 in Milan, Italy; tête-à-tête, curated by Candice Allison and Tiina Liebenberg at the Absa Gallery in Johannesburg; Art Market Budapest with Johannesburg Art Gallery in Budapest, Hungary; and What is South Africa, Even? Vol.2, curated by Carlyn Strydom at the Bag Factory Artist Studios in Johannesburg all in 2019. Selected collections comprise of: Fondation H in Antananarivo, Madagascar; University of Cape Town in Cape Town, South Africa; Southern African Fellowship for Contemporary Art and the Bonanate Collection in Turin, Italy. In the second half of 2024, Buthelezi will participate in the SAFFCA Residency in partnership with ENSAV La Cambre, in Belgium, Brussels.

 

ITA

Simphiwe Buthelezi è nata nel 1996 a Benoni, in Sud Africa.

Attualmente vive e lavora a Cape Town, Sud Africa.

Sono abbastanza consapevole della sacralità che la stuoia di canne riveste per le popolazioni indigene in diverse parti del mondo. Sono anche affascinata dalle potenzialità di un oggetto e dalla possibilità che ha di assumere una miriade di forme diverse. Proprio come le persone a cui appartiene, questo manufatto è illimitato, sconfinato, libero di assumere qualsiasi forma, sopportando la pressione ad esso applicata”.

Simphiwe Buthelezi, nelle sue installazioni, utilizza i tradizionali ‘icansi’ Zulu (stuoie di canne intrecciate a mano), perle di vetro e ‘tankrali’ (perline Zulu) impegnandosi così nell’impresa esistenziale di “ukubuyela e masisweni” o “ritornare alla fonte”.

Stuoie di canna, pelle, perline, composti metallici e tela di cotone vengono continuamente rielaborati, riconsiderati e rimodellati attraverso la sua meticolosa maestria e i processi ripetitivi di taglio, piegatura, cucito e incollaggio.

Mentre i fili concettuali consolidati dell’opera di Buthelezi iniziano con le dinamiche culturali e la spiritualità africana, la sua pratica si fonda su un’incessante esplorazione della materialità e della forma.

Per Buthelezi, questi oggetti sfaccettati e intergenerazionali sono una continuazione di ciò che è venuto prima, e la sua pratica di riparare, rimodellare e coltivare “icansi” e “tankrali” agisce non solo come un’esplorazione pratica ma anche come un’interrogazione spirituale di materiale e forma. Pensare e fare sono attività intrecciate, una combinazione della comprensione pratica della materialità unita alla sua sensibilità verso le pratiche tradizionali della sua terra che ne hanno sempre influenzato la produzione artistica.

Buthelezi ha conseguito il Diploma Nazionale in Belle Arti presso l’Università di Johannesburg nel 2017. L’anno successivo le è stato assegnato il Blessing Ngobeni Art Prize 2018, culminato in una residenza presso The Bag Factory Artist Studios a Johannesburg, in Sud Africa.

Nel 2023, Buthelezi ha presentato la sua prima mostra europea intitolata Izinyathelo zabagcotshiweyo (Sulle orme degli ordinati) nella sezione Gallerie emergenti, a Paris+ per Art Basel al Grand Palais Éphémère, a Parigi. Nello stesso anno ha anche presentato Imvuselelo Yenkululeko (Il mondo sta cambiando) con una personale alla Investec Cape Town Art Fair al CTICC di Cape Town, in Sud Africa.

Le altre mostre personali di Buthelezi: Imvuselelo Yenkululeko / Freedom’s Domain allo SMAC di Stellenbosch, Sud Africa nel 2020 e Lala La, a cura di Chumisa Ndakisa, ai The Bag Factory Studios di Johannesburg, Sud Africa nel 2019.

Buthelezi ha partecipato alla Young Congo Biennale nel Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo; Anteprima#3 a Milano, Italia; tête-à-tête, a cura di Candice Allison e Tiina Liebenberg alla Absa Gallery di Johannesburg; Mercato dell’Arte Budapest con la Johannesburg Art Gallery a Budapest, Ungheria; e cos’è anche il Sud Africa? Vol.2, curato da Carlyn Strydom presso i Bag Factory Artist Studios di Johannesburg, tutto nel 2019.

Le collezioni selezionate comprendono: Fondation H ad Antananarivo, Madagascar; Università di Cape Town a Città del Capo, Sud Africa; Borsa dell’Africa Meridionale per l’Arte Contemporanea e la Collezione Bonanate a Torino, Italia.

Nella seconda metà del 2024, Buthelezi parteciperà alla Residenza SAFFCA in collaborazione con ENSAV La Cambre, in Belgio, Bruxelles.

 

Text Courtesy SMAC Gallery Cape Town

NIENTE DA VEDERE

“Niente da Vedere”: a Palazzo Beneventano a Scicli Lo Magno artecontemporanea inaugura un nuovo viaggio artistico tra storia e contemporaneità

 

SCICLI – Venerdì 8 marzo i bassi del maestoso Palazzo Beneventano di Scicli apriranno le porte a un’affascinante esposizione che, come un ponte tra passato e presente, intesserà un dialogo tra diverse epoche e lo farà sul filo conduttore dell’arte contemporanea.

A cura di Lo Magno artecontemporanea, la mostra “Niente da vedere” si inserisce nella complessa identità di questo storico edificio riconosciuto patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, un luogo unico e suggestivo che, fuso di stili ed epoche, testimonia la ricchezza della sua storia.

Fucina di bellezza e arte, denso di meraviglie da osservare e vivere, il titolo “Niente da vedere” vuole proprio essere un’ironica dichiarazione sulle molteplici sfaccettature di questo luogo, una dichiarazione che si svela nel connubio tra il racconto che di sé fa il progetto artistico “Bassi Beneventano” e l’arte contemporanea esposta e che porta la firma degli artisti

 

Simphiwe Buthelezi

Andrea Cerruto

Giuseppe Colombo

Ignazio Cusimano Schifano

Emanuele Giuffrida

Giovanni Iudice

Rossana Taormina

Ivan Terranova

Samantha Torrisi

Giovanni Viola

William Marc Zanghi

 

Gli stessi saranno anche i protagonisti dei progetti “Lo Magno artecontemporanea” che, nel biennio ’24-’25 , con le loro opere contribuiranno a creare un affascinante “trailer” di risorse e collaborazioni della galleria.

Quello proposto durante la mostra sarà un viaggio artistico che inizierà con uno scenario visivo unico, l’esterno del prestigioso edificio che affascina con i suoi esterni tardo barocchi, mascheroni, teste di saraceni e decorazioni sontuose. Il viaggio proseguirà internamente, attraverso i soffitti che rivelano affreschi che narrano il periodo fascista, quando i bassi del palazzo divennero il cuore amministrativo della città di Scicli. Sarà poi la bellezza delle opere presentate l’anello di congiunzione che, fuori dagli schemi, darà senso al tempo. Ognuno degli undici artisti in mostra porterà il proprio linguaggio artistico e la propria visione unica. Pitture e tessuti lavorati e ricamati, installazioni fotografiche e manufatti realizzati con materiali provenienti da terre lontane, saranno tutti tasselli di una narrazione visiva che attraverso l’opera presentata si fonderà armoniosamente con la storia di Palazzo Beneventano che da quasi un anno ospita ____ il progetto artistico “Bassi Beneventano” nato dall’unione di intenti tra la galleria d’arte Lo Magno e la stamperia d’arte Amenta. “Niente da vedere” è apparenza e sostanza; è forma e colore; è passato e presente; è stasi e movimento. Celebra l’estetica contemporanea ma sottolinea l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio storico e architettonico dei luoghi che sono memoria e cuore di una città. È una vetrina per gli artisti, ma anche un’occasione per esplorare la bellezza intramontabile di un luogo che custodisce gelosamente infiniti significati e continua a ispirare e a raccontare la sua storia anche attraverso l’arte contemporanea.
Apertura venerdì 8 marzo alle ore 19.00. L’esposizione è ospitata presso Bassi Beneventano a Scicli (Rg), in Piazzetta Ficili,1 e sarà visitabile fino a domenica 14 aprile 2024, dal lunedì al sabato 10/13 e 16/20.

 

Sponsor Ghibli Solutions

 

Si ringraziano Marina Mottin e la SMAC Gallery di Cape Town per il prezioso apporto

 

ufficio stampa

Michele Barbagallo per MediaLive

“NOTHING TO SEE”: at Palazzo Beneventano in Scicli Lo Magno artecontemporanea inaugurates a new artistic journey between history and contemporaneity

 

SCICLI – On Friday 8 March the roots of the majestic Palazzo Beneventano in Scicli will open the doors to a fascinating exhibition which, like a bridge between past and present, will weave a dialogue between different ages using the beauty of contemporary art.

Curated by Lo Magno artecontemporanea, the exhibition “NOTHING TO SEE” is part of the complex identity of this historic building recognized as a World Heritage Site by UNESCO, a unique and evocative place. The mix of styles and ages testifies to the richness of its history.

Hotspot of beauty and art, full of wonders to observe and to experience, the title “NOTHING TO SEE” is intended to be an ironic declaration on the many facets of this place.

There are eleven artists involved and they will be the protagonists of the Lo Magno artecontemporanea’s projects in the next two years:

 

Simphiwe Buthelezi

Andrea Cerruto

Giuseppe Colombo

Ignazio Cusimano Schifano

Emanuele Giuffrida

Giovanni Iudice

Rossana Taormina

Ivan Terranova

Samantha Torrisi

Giovanni Viola

William Marc Zanghi

 

The exhibition will be an artistic journey that will begin with a unique visual scenario: the exterior of the prestigious building that fascinates with its late Baroque facate, masks, Saracen heads and sumptuous decorations.

The journey will continue internally, through the ceilings that reveal frescoes that narrate the fascist period, when the roots of the building became the administrative heart of the city of Scicli.

A the end the beauty of the contemporary works presented will give meaning to time.

Each of the eleven artists on display will bring their own artistic language and a unique vision.

Paintings and embroidered fabrics, photographic installations and artefacts made with materials from distant lands. All works will be pieces of a visual narrative will blend harmoniously with the history of Palazzo Beneventano.

The Palace hosted the artistic project “Bassi Beneventano” for almost an year. Bassi Benevantano born from the union of intent between the Lo Magno gallery and the Amenta art printing. “NIENTE DA VEDERE” is both appearance and substance; shape and color; past and present; stasis and movement.

It celebrates contemporary aesthetics but underlines the importance of preserving and enhancing the historical and architectural heritage of the places that are the memory and heart of a city.

It is a showcase for artists, but also an opportunity to explore the timeless beauty of a place that jealously guards infinite meanings and continues to inspire and tell its story through contemporary art.

Opening: Friday 8 March at 7.00 pm.

The exhibition can be visited until Sunday 14 April 2024 (Monday-Saturday 10a.m./13p.m, – 16/20 p.m)and is hosted at Bassi Beneventano in Scicli (Rg), in Piazzetta Ficili,1.

Sponsor Ghibli Solutions

 

Thanks to Marina Mottin and the SMAC gallery of Cape Town for their precious contribution

Press office

Michele Barbagallo per MediaLive

english version

IVAN TERRANOVA

Era il suo corpo fatto di penne, 2020, Stampa Giclée su carta cotone, cm 70×100, _ fenicottero di gomma installazione

ESSENTIAL

Ivan Terranova (Catania, 1990) dall’età di 4 anni si dedica allo studio del pianoforte, dalla musica classica ai linguaggi più moderni, fino ad arrivare allo studio della musica jazz e l’attività di concertista. Parallelamente, dato l’interesse maturato negli anni per le arti visive e la fotografia, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti, dove consegue il diploma di primo livello in “Arti Tecnologiche”, discutendo una tesi sui legami sinestetici tra musicisti e artisti nelle arti contemporanee. Si laurea nel biennio di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Catania con una tesi sperimentale sul rapporto tra fotografia e arte effimera. Attualmente collabora come artista, curatore e docente con istituzioni pubbliche e private.

La ricerca di Ivan Terranova scaturisce dallo studio e da riflessioni sul paesaggio contemporaneo, geografie e le relazioni ecologiche e culturali dell’Antropocene. Facendo interagire la fotografia con altri linguaggi, il paesaggio diviene il perimetro d’azione in cui analizzare elementi da prelevare e reinterpretare oppure scenario di installazioni ambientali temporanee, in cui lo strumento fotografico diviene memoria di esperienze solitarie. Nelle opere ritroviamo territori sospesi tra realtà e rappresentazione, natura e artificio, umano e animale, rito e devozione, documento e poesia che inducono a ripensare con punti di vista alternativi al rapporto tra uomo e ambiente.

 

 

EN

 

Ivan Terranova (Catania, 1990) has dedicated himself to studying the piano since the age of 4, from classical music to the most modern languages, up to the study of jazz music and his activity as a concert performer. At the same time, given the interest gained over the years in visual arts and photography, he enrolled at the Academy of Fine Arts, where he obtained a first level diploma in “Technological Arts”, discussing a thesis on the synesthetic bonds between musicians and artists in contemporary arts. He graduated in Photography at the Academy of Fine Arts of Catania in the two-year course with an experimental thesis on the relationship between photography and ephemeral art. He currently collaborates as an artist, curator and teacher with public and private institutions.

Ivan Terranova’s research arises from the study and reflections on the contemporary landscape, geographies and ecological and cultural relations of the Anthropocene. By making photography interact with other languages, the landscape becomes the perimeter of action in which to analyze elements to be taken and reinterpreted or the scenario of temporary environmental installations, in which the photographic instrument becomes a memory of solitary experiences. In the works we find territories suspended between reality and representation, nature and artifice, human and animal, ritual and devotion, document and poetry that lead us to rethink the relationship between man and the environment with alternative points of view.

 

 

TOGETHER

 

2023: AFTER THE HUMAN COLONIALISM, two-person show, curated by Valeria D’Amico, Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Art. 9 Principi fondamentali – Costituzione della Repubblica italiana

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.

La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

L’ultimo comma è stato aggiunto grazie alle modifiche apportate dalla legge costituzionale dell’11 febbraio 2022, n.1.

AFTER THE HUMAN COLONIALISM – FABULA