Autore: Valeria Valeria

Andrea Mangione

Location
2024
olio su carta
62x54cm

Location è parte di una serie che visualizza scenari urbani di invenzione, caratterizzati da un’estetica essenziale e una dimensione sospesa tra realtà e immaginazione.

I margini della strada diventano protagonisti silenziosi: una piccola aiuola trascurata, una palma, pali e segnaletica, si ergono come elementi di una rappresentazione stilizzata e poetica.

Una dimensione urbana di confine, in cui l’esperienza concreta del camminare, sostare, osservare, ci conduce verso un altrove, in una riflessione personale e intima.

Andrea Mangione

Nasce a Catania nel 1986.
Attualmente vive e lavora a Catania.

Il suo lavoro è un’esplorazione intuitiva della memoria e della sensazione. Utilizzando metodi tradizionali di pittura e disegno, tecniche digitali e animazioni, le sue immagini inquadrano una realtà filtrata e interiorizzata, attraverso la rappresentazione di elementi riconoscibili che assumono un carattere prevalentemente evocativo.

Insieme al fratello Marco frequenta l’ambiente del muralismo urbano, partecipando attivamente alla realizzazione di opere firmate con lo pseudonimo Gummy Gue, un’esperienza che raggiunge nel tempo un ambito internazionale.

Nel 2012 avvia insieme ad altri collaboratori il progetto Ritmo, atto alla ricerca e alla divulgazione delle tendenze contemporanee, collaborando con artisti che operano in diversi ambiti delle arti visive.

Nanni Licitra

Serie I ricordi dei morti servono loro per un altra vita,
scatto 2022,
macchina Nikon Fm + pellicola Ilford HP5
stampa fine art
tiratura 4 digitali + 1 analogica
cm 29.2×37.2
Serie End in Hell
scatto 2016
macchina Yashica T4, pellicola Kodak Trix 400
Stampa fine art tiraura 4 digitali + 1 analogica
cm 26.5×39
Serie End in Hell
scatto 2012
macchina Yashica T4, pellicola Kodak Trix 400
Stampa fine art tiraura 4 digitali + 1 analogica
cm 29x x 39

Nell’eterogeneità di queste immagini è possibile rintracciare un metodo, o almeno un’intenzione: la costante di un indugio sulle cose in un rito di devozione alla realtà. Uno sguardo libero da categorie, generi e temi, che cataloga istanti in cui l’ambiente intorno a lui si manifesta nelle sue forme più effimere e particolari. E’ una pratica connessa alle radici, al ripetersi di viaggi e spostamenti quotidiani, ma al contempo svincolata dalla permanenza in luoghi o itinerari consueti. Nanni è equipaggiato, per dirla con Hendke, di quella fedeltà a «certe piccole cose che ci accompagnano in tutti i traslochi», che lo rende capace di raccontare con estrema precisione uno stato d’animo, un odore, un luogo, un suono senza la necessità di una cornice narrativa lineare.
Mi torna in mente quel giovane Ghirri che affannato si parò davanti al commesso e gli chiese come avrebbe potuto vedere solo ciò che voleva, una sola cosa per volta, per trovare ordine, farsi spazio nel mondo e ritrovare la strada di casa, perchè si era perso tra le stelle e le galassie. Il commesso sorridendogli gli mostrò una macchina fotografica e gli disse: ”E’ meglio di una bussola, con questa macchina potrai cancellare tutto il superfluo e lasciare solo il necessario”. E’ in quel groviglio, accelerato e confuso, che Nanni ci lascia le briciole di un cammino in cui l’universo ritorna a nostra misura.

 

Tratto da un testo di Vittoria Cafarella

Nanni Licitra

Nasce a Vittoria nel 1988.
Attualmente vive e lavora a Vittoria.

Nel 2008 inizia la sua ricerca fotografica, esclusivamente analogica, attraverso un atteggiamento che lo porta a privilegiare un punto di vista distaccato, da spettatore.
I suoi soggetti sono le periferie, preferendo i non luoghi, e la società urbana che le anima. Attratto dagli estremismi, le sue fotografie sembrano riflessioni emblematiche, soggetti e oggetti che si decontestualizzano dall’esperienza del quotidiano.

Krizia Galfo

Smoothy
2024
olio su lino, D 50cm

Qualcuno è genitore, tutti sono figli.

La relazione genetica tra gli esseri umani è un mistero profondo.
Il DNA è un equilibrio perfetto tra scienza e istinto, è la somma di due vite, di due frasi già scritte che una volta mescolate formano un concetto nuovo: i figli sono l’anagramma dei genitori. Tutto questo si chiama eredità, è quella smorfia identica alla tua in una vecchissima foto di famiglia.
Da quando esiste la coscienza, ogni persona ha cercato di sciogliere la contraddizione di essere unico, ma frutto di qualcun altro.
Venire al mondo non è una libera scelta, ed è questo il vero peccato originale dal quale cerchiamo di affrancarci per tutta la vita. La nascita, è naturale conseguenza di un ciclo perpetuo, come un’onda creata e sospinta da altre onde: possono essere equatoriali e calde, oppure gelide e oceaniche, come nelle opere di Krizia Galfo.
Sono anime sospese quelle di Krizia, immerse in una struttura narrativa cinematografiche.
I suoi lavori sono frame, il cinema è un’artificio che può essere più vero del vero, Krizia lo sa e ne utilizza i Close-up e la fotografia, i soggetti sfuggono ai bordi della tela come una scena stoppata un secondo troppo tardi. L’atmosfera è nitida al limite della perfezione, le tonalità del rosa e del celeste si alternano con rigore marziale, creando una palette infantile con il retrogusto aspro del distacco. Nella pittura algida di Krizia con ci sono appigli per distrarsi e scrollare via dagli occhi un lieve malessere, ogni pennellata è pensata per non essere percepita e fondersi con la tela stessa.
Nelle opere il punto di vista principale è quello del figlio, il genitore è l’attore non protagonista. I volti e le mani sono paonazzi, come se per anni avessero atteso invano l’arrivo di una fiammella per scaldarsi, o della domanda giusta.
Le relazioni che descrive Krizia sono gocce d’acqua che cadono lente le une sulle altre, da nutrimento primario si trasformano in stalattiti appuntite, capaci di ferire.
Le pieghe morbide degli abiti sono l’unico elemento d’involontaria intimità e punto di contatto tra due corpi lontanissimi, sono le onde alte e fredde dell’oceano, piene di struggente compassione.
Una matassa di conflitti irrisolti è incagliata fra le corde vocali, l’assenza di suono è la condizione permanente di ogni opera.

 

Tratto da: “We Need to Talk” a cura di Eleonora Aloise_2023

Krizia Galfo
Nasce a Ragusa nel 1987.
Attualmente vive e lavora a Roma.

La formazione artistica di Krizia Galfo ha subito l’influenza di tre diverse città e percorsi: a Catania si laurea in lettere moderne; a Londra si avvicina alla pittura attraverso corsi brevi presso il Chelsea College of Arts; a Roma, invece, affina la tecnica frequentando workshop di pittori nazionali e internazionali, arricchendo così il suo percorso da autodidatta.
La pittura, il cinema, la piega. Nel lavoro di Krizia Galfo questi tre elementi accompagnano lo spettatore in una dimensione altra, sospesa in un’atmosfera congelata.
Attraverso l’utilizzo della fotografia e dei close-up cinematografici, indaga le dinamiche interiori e i conflitti irrisolti, amplificandone tensioni e sommovimenti. Il ritratto ad olio è solo un pretesto: la tecnica diventa tema, il controllo diventa necessità.
Emotività e rigidità si nascondono nelle pieghe e nelle pennellate di cui non rimane traccia.
I rosa trascinano il fruitore nella bolla dell’infanzia con il freddo distacco di un adulto disincanto.

Tra le mostre più recenti: Nella pittura. Roma capitolo I, a cura di Massimo Mininni e Davide Sarchioni, lI Frantoio, Capabio, 2023; L’impresa e l’Opera, una mostra di Ombrelloni Art Space a cura di Alice Falsaperla, Galleria La Nuvola, Roma, 2023; Le stelle di San Lorenzo, a cura di Valentina Ciarallo, Galleria Gilda Lavia, Roma, 2023; Amici o pittori – un progetto di Marco Emmanuele, Fondazione Pastificio Cerere, Roma, 2023; Vuoto, Struttura, Roma, 2023; We need to talk, mostra personale con testo di Eleonora Aloise, Curva Pura, Roma, 2023; Pittura Emergente Oggi – A New Generation, a cura di Cesare Biasini Selvaggi, 21 Gallery, Villorba (TV), 2022; Salon in Sabina. An invitation/an introduction, a cura di Shaun McDowell, Demoni Danzanti, Torri in Sabina (RI), 2022; Visage, Nero Gallery, Roma, 2022; The Milky way – VERA, a cura di Damiana Leoni, Galleria Alessandra Bonomo, Roma, 2022; Unconventional still life, NP ArtLab, Padova, 2022; Materia Nova. Roma ultime generazioni a confronto, a cura di Massimo Mininni, Galleria d’Arte Moderna, Roma, 2021.

Coinvolti in un’insolita mostra di fine anno

a cura di Lo Magno artecontemporanea

 

Lo Magno artecontemporanea inaugura un nuovo progetto collettivo “Coinvolti in un’insolita mostra di fine anno”, giorno 28 dicembre alle ore 19 presso la propria sede di Modica (via Risorgimento 91-93).
Chiara citazione di una capostipite del cinema italiano dello scorso secolo, Lina Wertmüller (abbreviandone il nome), “Coinvolti in un’insolita mostra di fine anno” oltrepassa i confini del contenuto disegnato da un titolo, proprio come le opere filmiche della regista simbolo della femminilità dietro la cinepresa, hanno sempre amplificato il loro essere fuori dall’etichetta-titolo.

Sulla via dell’incipit che Lo Magno porta avanti, la cooperazione e contaminazione come segno produttivo e indispensabile in una struttura artistica, i 13 artisti in mostra, per la maggior parte provenienti da altre realtà, esploreranno un dialogo che inizia proprio da questa esperienza,
celebrando così alcune tra le collaborazioni collaterali alla galleria durante il 2024: l’incontro come studio e approfondimento di un lessico artistico comune o accomunato.

Pittura, fotografia, scultura, installazioni, in galleria: Andrea Cerruto, Krizia Galfo, Nanni Licitra, Marco Mangione, Andrea Mangione, Tamara Marino & Simon Troger, Giuseppe Minnella, Lorenzo Montinaro, Dumitrita Razlog, Lola Schanabel, Samantha Torrisi, Anna Tusa.

Artisti già affermati nel panorama nazionale ed internazionale insieme in questa “insolita” collettiva, dove avremo l’opportunità di vedere a parete opere di artisti fuori dal loro comune posto, dalla propria galleria di riferimento o dal proprio luogo di produzione.

Partendo dalla realtà, ogni artista sceglie in che modo riscriverne i tratti, in che modo rappresentare la dimensione che ha scelto di accogliere, cosa mescolare e cosa evitare, proprio per questo “Coinvolti in un’insolita mostra di fine anno” rende luogo ciò che si è mescolato e dimensione ciò
che si è progettato.

Coinvolti in un’ insolita mostra di fine anno

 

Opening: 28 dicembre ore 19
Periodo: 29 dicembre – 28 febbraio
Visite: martedì/venerdi ore 17/20 sabato ore 10/13
Contatti:
www.lomagnoartecontemporanea.it
info@lomagnoartecontemporanea.it
tel/wa +39 0932763165 / +39 3396176251

Roma Arte in Nuvola 4^edizione

Lo Magno artecontemporanea a Roma Arte in Nuvola!

 

Dal 21 al 24 novembre 2024 ci trovate al piano forum (piano terra) stand G34 nella splendida cornice dello stesso centro congressi dove nel 2016 fu inaugurata l’opera “La Nuvola” dell’architetto Massimiliano Fuksas, in Viale Asia 40/44, Roma.

Con noi gli artisti: Ignazio Cusimano Schifano, Emanuele Giuffrida, Rossana Taormina.

Un progetto collettivo realizzato in occasione della prima partecipazione della galleria alla manifestazione romana che quest’anno giunge alla 4^edizione.

Vi raccontiamo un pò:

Ignazio Cusimano Schifano

Ignazio Cusimano Schifano (Palermo, 1976)

FICUZZA*

cosa non abbiamo capito, cosa non abbiamo compreso di loro?

Così chiedeva la grande quercia secolare durante le “residenze” periodiche di Ignazio al bosco di Ficuzza (Palermo).

Un luogo in cui l’artista vive un’esperienza legata alla metafisica e che, come in una sorta di grande puzzle da ricomporre, narra l’incontro con una realtà altra in cui protagonista è un albero annoiato dalla sua immobilità che memorizza tutti i vissuti del prato circostante: Matrimoni singolari, funerali insoliti, disparate liti, e le condivide.

Un dialogo mistico che si esplicita in opere su carta in cui predilette sono tecniche miste legate al ‘700-’800.

Esperienze si declinano in tratti decisi, che eliminano le distanze tra idealizzazione e realizzazione. Un impeto di espressione in cui si manifesta l’intimità dell’artista.

Un racconto in cui si fondono pura serenità, data dal contatto con la natura, ed inflessioni tematiche,dovute al contatto con il mondo sociale e con l’universo dell’arte contemporanea.

Cronologia di emozioni su carta, Ficuzza rappresenta il susseguirsi degli istanti in cui affacciarsi alla realtà significa avere urgenza di essere artista.

*La riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago è un’area naturale protetta situata nei comuni di Corleone, Godrano, Marineo, Mezzojuso e Monreale, nella città metropolitana di Palermo

Emanuele Giuffrida

Emanuele Giuffrida (Gela, 1982)

Erano gli anni novanta ed Emanuele Giuffrida si trovava a crescere in una cittadina dell’estremo sud siculo chiamata Gela, in provincia di Caltanissetta.

Dato biografico necessario per comprendere il lavoro dell’artista, perché è proprio da qui che inizia la storia della suo progetto artistico, dalle rielaborazioni dei vissuti d’infanzia: The Playroom Scenario, The White Sheet, The Outside Circus, cicli pittorici che Emanuele abbraccia e che, come tante declinazioni di uno stesso vissuto, ci rimandano immediatamente a lui, alla sua pittura, definita a volte hopperiana, a volte malinconica, ma che per l’artista si realizza in una potente forma di rivalsa estetica. Memoria che fa da guida ad una pittura solida, piena, gestita perfettamente come fosse continuazione del suo essere nel mondo.

Campi semantici propri affidati ad un tratto pittorico riconoscibile e puro, quasi incontaminato nel tempo .

Una continua ricerca che si nutre della sua intimità ma che si manifesta in un dialogo con il contemporaneo deciso, autentico e dal forte impatto estetico.

Rossana Taormina

Rossana Taormina (Partanna, 1972)

DERIVA

“cosi gentile e inafferabile, impermeabile alla volgarità” cantava De Gregori riferendosi a quel movimento che, in maniera apparentemente lenta e superficiale, spinge sempre nella stessa direzione diventando corrente e portando ad uno scostamento di idee, modi, spazi, tempi, vita.

Deriva nasce da un’esigenza fondamentale nella produzione dell’artista: partendo dalla pratica dell’objet trouvé, riscrivere spazio e tempo di un oggetto, a stretto contatto con la carica mnestica di questo.

Plasmare una nuova memoria lavorando con la dimensione spazio-temporale è condizione fondamentale della deriva che, grazie al medium dell’acrilico e al supporto di vecchie carte nautiche, diventa nuova geografia a servizio di un estetica contemporanea.

ROMA ARTE IN NUVOLA 22-24.11.2024

LO MAGNO ARTECONTEMPORANEA

FLOOR 0 (FORUM) – BOOTH G34

 

LOCATION

La Nuvola, Viale Asia 40/44, 00144 Roma

 

ORARI DELLA MANIFESTAZIONE

21 novembre SOLO SU INVITO

ore 11:30 anteprima stampa e apertura ufficiale

ore 12:00 Vip Preview

dalle ore 17:00 alle ore 20:30 vernissage

22 novembre

dalle ore 10:30 alle ore 20:30

23 novembre

dalle ore 10:30 alle ore 20:30

24 novembre

dalle ore 10:30 alle ore 20:30

 

PER RICEVERE UN INGRESSO GRATUITO IN FIERA

Inviaci una mail a info@lomagnoartecontemporanea.it con i seguenti dati: NOME, COGNOME, INDIRIZZO, NUMERO DI TELEFONO, EMAIL.

Ti aspettiamo!

A presto

LO MAGNO artecontemporanea

ArtVerona 19^edizione

Lo Magno artecontemporanea presenta

BLOW-UP

Incontro con Michelangelo Antonioni

GIOVANNI VIOLA

Solo Show

 

Blow-up è la parola chiave che segna l’incontro tra una delle più belle opere in pellicola di Michelangelo Antonioni (Blow-up 1966) e la più recente ricerca artistica di Giovanni Viola. Il punto di convergenza è la riflessione che ambedue dedicano alla percezione stratificata della realtà, da parte di uno sguardo che, nel cinema come nella vita reale, vuole spesso provare a superare la barriera dell’immediata evidenza.

ORARI DELLA MANIFESTAZIONE

Venerdì 11 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 14.00
Preview riservata (vip card, stampa)
Venerdì dalle ore 14.00 alle ore 19.00 apertura al pubblico
Sabato 12 e domenica 13 ottobre
ore 11.00 – 19.00

 

PER RICEVERE UN INGRESSO GRATUITO IN FIERA

Inviaci una mail a info@lomagnoartecontemporanea.it con i seguenti dati: NOME, COGNOME, INDIRIZZO, NUMERO DI TELEFONO, EMAIL.

Ti aspettiamo!

A presto

LO MAGNO artecontemporanea

QUI SUD TALK partiamo da QUI.

💬 Tre incontri tematici divulgativi per dare forma verbale a ciò che è l’intento della collaborazione tra le gallerie Lo Magno e Collica e lo spazio fotografico Gianni Mania: analizzare le potenzialità artistico-culturali di questa fetta di isola assumendosi il compito di raccontarle e movimentarne l’espansione.

 

QUI SUD

TALK

Partiamo da QUI.

🟡 venerdì 04 ottobre ore 19.00

Il buono, il brutto, il cattivo: l’opera, la passione e il mercato

🟡 domenica 20 ottobre ore 11.30

Oblò /Porthole 1990-2022. Sicilia, isola tra le isole. Egadi, Eolie, Pelagie. Presentazione del libro di Carmelo Nicosia

🟡 venerdì 08 novembre ore 19.00

Societas Siciliae: un modello di cooperazione, promozione e valorizzazione degli artisti siciliani

 

Si ringraziano i relatori:

▪️ Paolo Brodbeck, Presidente Fondazione Brodbeck, Catania.

▪️ Gianfranco Caruso, Imprenditore e collezionista, Catania.

▪️ Andrea Giuseppe Cerra, Dottore di ricerca, Università di Catania.

▪️ Ornella Laneri, Presidente Fondazione Oelle, Acicastello, Catania.

▪️ Isidoro Mazza, Professore ordinario di Scienze delle finanze, Catania.

▪️ Patrizia Monterosso, Cultural Manager, Palermo.

▪️ Carmelo Nicosia, Fotografo, Direttore della scuola di fotografia dell’Accademia di belle arti, Catania.

▪️ Cecilia Zanasi, Imprenditrice e collezionista, Verona, Modica (RG).

 

Evento inserito all’interno della mostra QUI SUD EST 1st edition

visitabile fino al 09 novembre 2024

SCICLI: Palazzo Beneventano + Spazio fotografico Gianni Mania

Sponsor Ghibli Solutions

Si ringrazia Zazie Books

Blind Spot • William Marc Zanghi

Lo Magno artecontemporanea ospita dal 21 settembre Blind Spot, mostra personale di William Marc Zanghi a cura di Vito Chiaramonte; opening ore 19.00, sede di via Risorgimento 91/93).

L’esposizione mette a parete la ricerca più recente dell’artista ed è stata progettata muovendo le idee da un punto non preciso, da un luogo dove a governare sono solo gli aspetti immaginifici delle cose: un punto cieco.

Come accade nel processo ottico della visione, anche per le opere di William, il punto cieco deve essere attraversato per consentire l’approdo all’immagine finale e pur costituendone la condizione essenziale, in questo passaggio “la macchia cieca” non appare e, trascurata, lascia spazio a paradigmi più concreti e a significati più immediati e parziali.

“Non tutto il mondo può essere attraversato dallo sguardo. L’opacità del mondo a volte lo rende invisibile (e incomprensibile). Nello sguardo, poi, per quanto attento sia uno sguardo, ci sono punti che non sono né a fuoco né fuori fuoco, popolati di oggetti cancellati, trascurati o rimossi, oggetti sulla cui esistenza non conviene scommettere”

Vito Chiaramonte con queste parole amplifica il circuito semantico di Blind Spot permettendo un’analisi legata al contemporaneo e all’essere sociale che lo abita:

Il punto cieco alimenta silenziosamente il nostro fare.

Ed è il fare arte di William, la sua pittura consapevole, ad essere protagonista di un percorso che proietta il visitatore in uno status di viscerale ammirazione verso il gesto, la forma e il colore, liberi di riprodursi nelle proprie sembianze.

La mostra segna un momento estremamente significativo nel percorso artistico di Zanghi, una destrutturazione ideale della propria ricerca con l’intento di metterla a disposizione di chi si avvicina per comprenderla partendo dagli elementi fondamentali del proprio lavoro: il segno e la visione.

Un’installazione site specific completa il percorso mettendo in pratica gli effetti della fascinazione dell’oltre, oltre le pareti e i perimetri delle tele, oltre il pensiero vivo e istantaneo, oltre la struttura visibile.

Il progetto gode della collaborazione del main sponsor Ghibli solutions e di Singola ristorante naturale e Bonajuto Modica.

Visite fino al 29 novembre, dal martedì al venerdì 17-20 sabato 10-13.

Biografia

 

William March Zanghi, nasce a Wichita (Kansas) nel 1972, vive e lavora a Palermo.

Studia Pittura presso l’accademia di Belle Arti di Palermo dove ne consegue la Laurea.

Di lui parlano le sue opere: Figure esili che popolano paesaggi onirici stravolti da quel colore eversivo, che rende tutto più artificioso: chimico. Infatti nelle sue opere l’uso di colori industriali sostituisce la classica pittura a olio o ad acrilico. L’artista adopera unicamente vernici. Tecnica che conferisce alle sue opere quella caratteristica patina lucente di cui si avvantaggia anche la figurazione, resa decisamente adamantina, pura.
Sono le stesse colature di colori a dare origine a fiumi, paludi e acquitrini che costellano le “visioni” dell’artista.

Tracce del suo passaggio si trovano sia in Italia che all’estero, luoghi pubblici e musei, con mostre personali, collettive e fiere di settore. Segnaliamo la partecipazione alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte, Padiglione Italia sezione Accademie, a cura di Vittorio Sgarbi – Biennale di Venezia.

Ultime mostre: ArteFiera Bologna 2023- Main Section, Booth Lo Magno artecontemporanea; Life on Earth, personale a cura di Vito Chiaramonte – Don Nino Mind Food – Palermo; Qui Sud Est, a cura di Giuseppe Lo Magno e Gianluca Collica, Bassi Beneventano-Scicli.

LO MAGNO artecontemporanea

www.lomagnoartecontemporanea.it

info@lomagnoartecontemporanea.it

MODICA via Risorgimento 91-93

SCICLI Palazzo Beneventano

tel/wa +393396176251 / + 390932763165

Situ Festival V edizione

SITU Festival V edizione – Modica 2024

Artisti in residenza: Patrícia Harsány, Dumitrita Razlog, Virginia Boncoraglio, Lisa Di Donato, Virginia Marchi e Letizia Guido, SANTA CECILIA & SEMIONAUTA, Pamela Velazquez. Un progetto di A.P.S. ZONA BLU
Patrocinato dal Comune di Modica e Banca Popolare di Ragusa Dal 30 agosto al 1 settembre 2024 Opening venerdí 30 agosto 2024 ore 17:00 – Sala Conferenze Palazzo Mercedari, Modica (RG) Modica, (RG)
Sedi: Palazzo Mercedari, Palazzo della Cultura, Ex Convento del Carmine, Biblioteca Comunale Salvatore Quasimodo, Chiesa di SS Nicolò e Erasmo.

L’Associazione di Promozione Sociale Zona Blu è lieta di annunciare la quinta edizione di SITU Festival, un evento volto ad accrescere il dialogo tra l’arte contemporanea e il patrimonio storico ed artistico del territorio siciliano, che prende forma nella prestigiosa cornice barocca di Modica dal 30 agosto al 1 settembre. Il festival è preceduto da un periodo di residenza che ha avuto inizio dal 19 agosto vedendo protagonisti gli artisti nazionali ed internazionali: Patrícia Harsány, Dumitrita Razlog, Virginia Boncoraglio, Lisa Di Donato, Virginia Marchi e Letizia Guido, SANTA CECILIA & SEMIONAUTA, Pamela Velazquez. Le opere realizzate sono esposte durante le tre giornate di festival diffuse nei vari edifici storici della città di Modica.

Il cuore di SITU Festival prevede che ad ogni artista o duo di artisti, selezionato tramite Open Call, verrà affidato uno studio di eccezione appartenente al patrimonio storico architettonico di Modica, nonché sede delle esposizioni al termine della residenza (dal 19 al 29 agosto), per creare un percorso espositivo itinerante, capace di abbracciare l’identità storica e peculiare del luogo in dialogo con le urgenze del panorama contemporaneo.

Le sedi selezionate sono Palazzo Mercedari, Palazzo della Cultura, Ex Convento del Carmine, Biblioteca Comunale Salvatore Quasimodo, Chiesa di SS Nicolò e Erasmo.
Lo Magno artecontemporanea ha prodotto una parte delle esposizioni artistiche
in mostra, supportando gli/le artistə i lavori site-specific.

Il contributo della galleria ha arricchito il percorso espositivo, offrendo un’esperienza immersiva e affascinante.

Il Festival si svolgerà dal 30 agosto al 1 settembre, ospiterà una mostra d’arte
contemporanea dislocata in più sedi espositive con le opere degli artisti in residenza e mostre collaterali quali: presso Palazzo Mercedari l’installazione scultorea di Sasha Vinci e la mostra 6+6 a cura dell’artist run space palermitano )( con le opere di Francesca Baglieri, Lorenzo D’Alba, Alberto Orilia, Doriana Bruccoleri, Roberto Orlando, Margherita Pedrotta, Rossella Poidomani, Arianna Modica, Antonio La Ferlita, Nanni Licitra; presso la Biblioteca Comunale Salvatore Quasimodo l’intervento di Nicola Tineo; e infine, parallelamente, presso i sotterranei di Palazzo Mercedari sarà presente l’esposizione del duo Tamara Marino e Simon Troger. Il calendario dei tre giorni di festival si arricchisce di talk e tavole rotonde con ospiti d’eccezione provenienti dal mondo dell’arte e realtà di impatto sociale del territorio siciliano quali: Loredana Longo, Irene Biolchini, Sasha Vinci, Gianluca Collica della galleria Collica&Partners, Francesco Lucifora di C.o.C.A Center of Contemporary Arts, Makramè A.P.S. con il progetto Bosco Colto, e Modicaltra. Il festival prosegue con la proiezione del film Il popolo delle donne di Yuri Ancarani, laboratori di arte terapia ed eventi notturni di live performance ed esplorazioni musicali per riattivare il contesto identitario del territorio con
proposte socio-culturali innovative, che vedono come protagonisti Olexandr Stoliarov, Midile, Salvo Leonardo, TRDE, Marco Buscema, Terra Matta, Riad Sound, Coolor fruibile gratuitamente.

SITU Festival utilizza pratiche creative interdisciplinari pensate ad hoc per il territorio, capaci di coinvolgere diverse tipologie di pubblici per innescare una rigenerazione territoriale a partire dall’esperienza dell’arte. Il festival intende dialogare con il tessuto sociale e le diverse realtà del territorio per stimolare meccanismi e dinamiche collaborative tra gli artisti, gli operatori culturali, i partecipanti e la comunità del territorio modicano. L’obiettivo è quello di
sperimentare e diffondere pratiche culturali inclusive e aggregative per le comunità residenti e non, attraverso una rivalutazione e una riscoperta dei luoghi della quotidianità, dove la cultura sia al centro delle attività del Festival.
_

ZONA BLU
Zona Blu è un’associazione culturale fondata nel febbraio 2020 da Nicola Tineo e Viola Lo Monaco, con una missione unica: promuovere il benessere individuale e collettivo attraverso l’arte e la creatività. Vogliamo trasformare luoghi e attitudini attraverso l’esperienza artistica, creando spazi dove la qualità della vita è al centro. Le nostre “zone blu” sono più di semplici spazi; sono oasi di creatività e benessere, ispirate ai luoghi del mondo dove l’aspettativa e la qualità di vita sono tra le più alte. A Zona Blu, rendiamo l’arte accessibile a tutt*, rompendo gli schemi elitari e utilizzando l’arte-terapia per supportare il benessere psicofisico. Attraverso mostre, residenze artistiche e laboratori, stimoliamo la sperimentazione creativa e la condivisione sociale. Ci focalizziamo sulle comunità emarginate e periferiche, proponendo attività culturali e ricreative che favoriscono l’inclusione sociale, la valorizzazione del territorio e la crescita personale.
_

Informazioni
L’evento è gratuito senza limitazione di posti.

Apertura spazi espositivi
Venerdì 30 agosto: 19.00 – 21.00
Sabato 31 agosto: 10.00 – 21.00
Domenica 1 settembre 10.00 – 21.00
Contatti
zonabluassociazione@gmail.com
situproject@gmail.com
IG: @zonablu_
IG: @situfestival

Tamara Marino e Simon Troger
Fall Out
Palazzo Mercedari_Situ Festival 2024

PROGRAMMA
Venerdì 30 agosto
Palazzo Mercedari
*17:00
TALK 1: Presentazione SITU Festival 5ª edizione, degli artisti in residenza e dei progetti espositivi
Tema tavola rotonda: dialogo a più voci tra realtà emergenti, artisti affermati e spazi culturali e di ricerca sul
territorio siciliano Ospiti: Collettivo Parentesi Tonde, l’artista Loredana Longo e la curatrice Irene Biolchini,
Francesco Lucifora di C.o.C.A. Project.

*19:00 Performance degli artisti in residenza Santa Cecilia&Semionauta

*20:00 Visita guidata della mostra diffusa con le curatrici e gli artisti in residenza

Ex Convento del Carmine e Scuderie:
Line up Main Stage
dalle 21:00 alle 02:00
Terra Matta
TRDE
Coolor
_

Sabato 31 agosto
Palazzo Mercedari
*17.00
TALK 2: Arte e mecenatismo in relazione al territorio siciliano
Ospiti: l’artista Sasha Vinci presenta il progetto “Site-Specific” insieme al gallerista Gianluca Collica
della galleria Collica& Partners

*19.00 Visita guidata della mostra diffusa con le curatrici e gli artisti in residenza

Ex Convento del Carmine:
Line up Main Stage
dalle 21:00 alle 03:00
Riad Sound
Smegma Bovary Band
Marco Buscema
_

Domenica 1 settembre
Palazzo Mercedari
*17.00 – TALK 3: Arte, ambiente e sostenibilità attraverso la riappropriazione e valorizzazione territoriale
Ospiti: Makramè Aps presenta il progetto Bosco Colto, Modicaltra, Salmastra A.p.s

*19.00 Visita guidata della mostra diffusa con le curatrici e gli artisti in residenza

Chiesa SS Nicolò ed Erasmo
*20.00 Proiezione “Il popolo delle donne” di Yuri Ancarani

Ex Convento del Carmine:
dalle 21:00 alle 02:00
*21:00 Sound Performance di Olexandr Stoliarov
Midile + Salvo Leonardo Live

Situ Festival Vedizione
Lab Lo Magno
Situ Festival 2024
Palazzo Moncada
Nicola Tineo per Situ Festival 2024
Palazzo Moncada
Sasha Vinci per Situ festival 2024
Palazzo Mercedari
Virginia Boncoraglio per Situ Festival 2024
Piazza Rizzone Modica
“6+6”artist run space palermitano )(
per Situ festival 2024
Palazzo Mercedari
Infestazione
Virginia Marchi e Maria Letizia Guido
Situ Festival 2024
Palazzo Mercedari

Abusi Studio

ABUSI STUDIO

Sala da posa. Progetto telematico non finito
Sala da posa. Unfinished Telematic Project
2024

IT

Sala da posa è un progetto telematico non finito che conferma l’amicizia con il fotografo Gianni Mania.
Il rapporto tra fotografia e architettura è indissolubile, in questo caso però il pensiero architettonico passa in secondo piano.
La forma finita è temporanea.
I dispositivi pensati agiscono sopratutto in funzione delle opere fotografiche, infatti la scelta della lamiera facilita la volontà e l’esigenza del fotografo di esporre sempre opere diverse, grazie alle calamite nella grande lavagna magnetica e nei pannelli laterali. La lamiera forata scopre, non ancora tutte, le nicchie nascoste dove riposano i tesori del fotografo. Lo specchio a soffitto aumenta la percezione dello spazio e l’ego del visitatore, che non resisterà alla tentazione di scattare un selfie, linguaggio della fotografia contemporanea.
La scoperta della graniglia 20*20 sotto il linoleum ha comportato l’unico vezzo formale: “il tappeto di buchi rossi”.
I buchi lasciati dalla rimozione del pavimento precedente sono stati riempiti da una resina bi componente rossa. L’applicazione della resina non è andata come previsto e solo con l’aiuto di Raffaele è stato ottenuto il risultato pensato.

EN

Sala da posa is an unfinished telematic project that confirms the friendship with photographer Gianni Mania.
The relationship between photography and architecture is indissoluble, but in this case, architectural thinking takes a back seat.
The finished form is temporary.
The devices designed act primarily in favor of the photographic works. In fact, the choice of metal sheet facilitates the photographer’s desire and need to constantly exhibit different works, thanks to the magnets in the large magnetic board and the side panels. The perforated metal sheet reveals, though not yet all, the hidden niches where the photographer’s treasures rest. The ceiling mirror enhances the perception of space and the ego of the visitor, who will not resist the temptation to take a selfie, the language of contemporary photography.
The discovery of 20*20 terrazzo under the linoleum led to the only formal whim: “the red hole carpet.”
The holes left by the removal of the previous flooring were filled with red two-component resin. The application of the resin did not go as planned, and only with the help of Raffaele was the intended result achieved.

IT

Abusi è uno studio multidisciplinare che indaga la relazione tra lo spazio e l’uomo nella quotidianità tramite pratiche legate al Reciclyng e all’economia circolare.

EN

Abusi, is a multidisciplinary place that investigates the relationship between space and man in everyday life through practices linked to recycling and the circular economy.