Autore: galleria lomagno

ARTEFIERA BOLOGNA 2020

Lo Magno Arte Contemporanea è lieta di annunciare la sua partecipazione ad ArteFiera Bologna
con gli artisti Andrea Cerruto ed Emanuele Giuffrida

Dal 24 al 26 gennaio 2020 si svolgerà la quarantaquattresima edizione di Arte Fiera, diretta per il secondo anno consecutivo da Simone Menegoi.
La Fiera prosegue il suo percorso all’insegna dell’innovazione negli schemi espositivi e della qualità delle proposte.
Alla main section si affiancheranno tre sezioni su invito e la maggiore novità della manifestazione sarà Pittura XXI, una sezione inedita nelle fiere d’arte, non solo in Italia.
La Main Section riconferma il suo modello innovativo avviato già l’anno scorso, dettato dalla cura e dalla qualità degli stand e promosso tanto dai galleristi quanto dai collezionisti.

QUANDO
DAL 24 AL 26 GENNAIO DALLE ORE 11:00 ALLE ORE 20:00

CI TROVATE AL PADIGLIONE 15 STAND C25

Paura della Pittura

Dal 14 dicembre all’ 11 gennaio
Mostra personale di Giovanni Blanco “Paura della pittura” a cura di Gabriele Salvaterra (inaugurazione: sabato ore 19; visite: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00).
Giovanni Blanco (Ragusa, 1980) vive e lavora a Modica e Bologna, dove è stato allievo di Massimo Pulini all’Accademia di Belle Arti.
“Paura della pittura” è il titolo di un testo dello scrittore e pittore Carlo Levi che, già nel 1942, metteva in discussione pratiche e stili pittorici, notando un allontanamento dalle ragioni e dalle problematiche dell’essere umano (“Il domani non si prepara con i pennelli, ma nel cuore degli uomini”). Dalle suggestioni e dagli stimoli offerti da quelle pagine ancora attuali prende le mosse l’idea della presente mostra.

In un’epoca in cui la pittura sconfina dagli spazi espositivi in modo quasi pervasivo e riafferma il proprio diritto di comunicare, l’artista contemporaneo avverte la necessità di riflettere sulla natura del fare pittorico che continua a essere fonte di inquietudine, qualcosa di molto semplice e molto complesso, naturale e assurdo allo stesso tempo.

Il percorso ideato da Giovanni Blanco – comprendente una serie di opere a olio, di piccole e medie dimensioni – si presenta come un’operazione analitica che, imitando le forme del display espositivo e dei generi tradizionali, interroga se stessa e l’osservatore sulla validità dell’esperienza estetica veicolata dalla pittura, in un’affascinante ricerca di nuovi significati e valori.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione in cui le immagini dell’autore, i testi critici del curatore e altre referenze d’archivio si rincorrono tra loro per restituire il clima, le riflessioni e la genesi che hanno portato alla realizzazione delle opere esposte. L’evento è realizzato con il contributo dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica e Ghibli general contractor di Ragusa.

GRAND ART – MODERN & CONTEMPORARY ART FAIR

Lo Magno Arte Contemporanea sarà presente alla nuova Edizione di GRAND ART – MODERN & CONTEMPORARY ART FAIR
Stand 11A

Dal 4 al 6 ottobre 2019                                                                    

Dove
Stand 11A
THE MALL, Piazza Lina Bo Bardi, MILANO

Orari
Giovedì | 3 ottobre | preview su invito 18.00 – 21.00
Venerdì | 4 ottobre | 11.00 – 20.00
Sabato  | 5 ottobre | 11.00 – 20.00
Domenica | 6 ottobre| 11.00 – 20.00

“Piero Guccione: un silenzio che si fa luce” dal 5 maggio al 28 giugno 2019

 

“Piero Guccione: un silenzio che si fa luce”, alla Galleria Lo Magno in mostra grafiche e pastelli del maestro di Scicli

«Oggi si considera Guccione, giustamente, il maggior pittore italiano vivente, ma altrettanto giustamente egli va anche considerato, e da almeno trent’anni, il nostro più grande litografo». Così Guido Giuffré, critico e storico dell’arte, interprete raffinato dell’arte del Novecento, concludeva nel 2000 la presentazione di una mostra di grafica di Piero Guccione. Alla grafica e ai pastelli dell’artista di Scicli la Galleria Lo Magno dedica un’interessante mostra dal titolo “Piero Guccione: un silenzio che si fa luce”, a cura di Giuseppe Lo Magno. L’iniziativa è tra le prime in Italia dedicata al maestro recentemente scomparso. La mostra, organizzata in collaborazione con l’Archivio Piero Guccione di Roma, sarà inaugurata negli spazi espositivi di via Risorgimento 91-93 domenica 5 maggio – anniversario della nascita dell’artista – alle ore 19.00. Saranno esposte acqueforti, acquetinte, puntesecche, litografie, serigrafie, realizzate tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Duemila, parallelamente ai dipinti a olio.

Il percorso espositivo, come scrive il critico d’arte Paolo Nifosì nel catalogo della mostra, comprende «le Attese di partire (fine anni sessanta e inizi degli anni settanta), una serie di litografie in cui le geometrie degli interni di un aeroporto organizzano e strutturano una luce metafisica, i riflessi sulla Volkswagen, del 1973, in una cartella di quattro acqueforti, in cui il riferimento è sia Roma che Scicli; acqueforti molto elaborate di fitte trame, con un lavoro di bulino da orafo, in cui gli inchiostri di una grafica antica hanno un che di corposo e di denso per raccontare la civiltà urbana, quella raccontata qualche anno prima anche nei giardini e nelle siepi, e quella siciliana nel racconto del Paese rosso di Scicli in cui sono compresenti i simboli della chiesa Madre e il tabellone elettorale della falce e martello nella collina di San Matteo, e la scoperta del cielo, delle nuvole in un notturno in cui appare la pallida traccia della luna (forse l’unica immagine in cui Guccione ha reso la luna di notte); le interpretazioni litografiche sul Baltico di Friedrich in una cartella del 1981, gli ibischi degli anni settanta, il miniaturistico e tesissimo Cuore freddo del mare, fatta per il Metropolitan di New York, la Pietà di San Pietro resa con un sicuro e immediato segno in un campo rosso-arancio».

 

Il catalogo della mostra conterrà testi di Paola Guccione, figlia dell’artista e presidente dell’Archivio Piero Guccione; il critico Paolo Nifosì, Giuseppe Iannaccone (proprietario della omonima collezione), il gallerista Giuseppe Lo Magno e una lettera dello scrittore Gesualdo Bufalino, pubblicata nel volume “Piero Guccione. I colori del mare” (Electa, 1995). La mostra è realizzata con il contributo del centro acustico Sento (main sponsor), dell’azienda vitivinicola Planeta e dell’Antica Dolceria Bonajuto. La mostra potrà essere visitata fino al 28 giugno, da martedì a sabato, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

Giovanni Viola

Giovanni Viola, Forme di Luce

20211, olio su tela, 40×50 cm

ESSENTIAL

Giovanni Viola nasce a Modica nel 1981.

L’interesse per l’arte nasce da subito: dapprima è il mondo del sacro ad affascinarlo: icone bizantine, greche, romane e la pittura dei grandi maestri del XVII sec, che con cura approfondisce e studia sia nella pratica pittorica che nell’approfondimento teologico.

Parallelamente alla sempre rigenerata ricerca nella pratica artistica, nel 2008, si laurea in giurisprudenza presso l’Ateneo di Messina.

Nel 2011 si inaugurà la sua prima personale negli sapzi espositivi Lo Magno artecontemporanea di Modica, “Su tela e su carta” dove a parete mette i risultati del suo lavoro con diverse tecniche, pastello, olio, matita applicandole alla rappresentazione del paesaggio della terra dove vive, tematica che porterà sempre con sé.

Giovanni Viola attenziona la sua Sicilia e la luce che la contraddistingue declinandola con pazienza, rigore e sensibilità in tutti i suoi lavori. Ciò che ci mostra è il corpo, la sostanza della Sicilia e del Val di Noto, l’impalpabilità delle sue sfumature, rese visibili dalla tecnica a pastello che, con analitica sapienza, utilizza nella figurazione del paesaggio.

Riservato e modesto, quasi imperturbabile, la personalità di Giovanni Viola emerge nel proprio lavoro esprimendo puro amore per l’essenza delle cose, la tranquillità data dalle proprie risorse spirituali, la determinazione e l’assenza di assenza.

Raggiunge l’Italia e l’estero, con personali e collettive. Partecipa a fiere di settore. Segnaliamo la personale “Pastels de l’ame sicilienne”, curata da Ombeline D’Arché, Eric Coatalem e Giuseppe Lo Magno, Galerie Eric Coatalem (Paris). Mostra evento in occasione de “La Nocturne Rive Droite” notturna lungo la sponda destra del fiume Senna

Oggi studia Teologia presso il polo universitario di Catania, vive e lavora a Modica.

 

EN

Giovanni Viola was born in Modica in 1981.

His interest in art was born immediately: first was the world of the sacred that fascinated him: Byzantine, Greek, Roman icons and the painting of the great masters of the seventeenth century, which he carefully explored and studied both in pictorial practice and in theological study.

Parallel to the ever regenerated research in artistic practice, in 2008, he graduated in law at the University of Messina.

In 2011 he will inaugurate his first solo exhibition in the space of Lo Magno artecontemporanea in Modica, “Su Tela e su Carta” where on the wall he puts the results of his work with different techniques, pastel, oil, pencil, applying them to the representation of the landscape of the territory where he lives, a theme that he will always carry with him.

Giovanni Viola pays attention to his Sicily and the light that distinguishes it, declining it with patience, rigor and sensitivity in all his works. What he shows us is the body, the substance of Sicily and the Val di Noto, the impalpability of its nuances, made visible by the pastel technique which, with analytical wisdom, he uses in the figuration of the landscape.

Reserved and modest, almost imperturbable, Giovanni Viola’s personality emerges in his work expressing pure love for the essence of things, the tranquility given by his own spiritual resources, determination and the absence of absence.

It reaches Italy and abroad, with solo and group exhibitions.

Participate in trade fairs.

Today he studies Theology at the Theological Institute of Catania, lives and works in Modica.

 

TOGETHER

2022: 30×30 Group Exhibition, Lo Magno artecontemporanea festeggia i 30 anni di attività, a cura di Giuseppe Lo Magno e Valeria D’Amico.

2022: “Pastels de l’ame sicilienne”, Giovanni Viola Solo exhibition, curated by Ombeline D’Arché, Eric Coatalem and Giuseppe Lo Magno, Galerie Eric Coatalem (Paris)

2021: “La Ferita della Carne e la Resurrezione”, Giovanni Viola Solo show, curated by Aldo Premoli and Francesco Brancato, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

2010: “Viola su Tela e su Carta”, Giovanni Viola Solo show, curated by Giuseppe Pitrolo, Lo Magno artecontemporanea (Modica)

Giovanni Viola, Trasparenza del mare (a distanza)

2024, olio su cartone applicato a tavola, 30x30cm

Giovanni Viola, Trasparenze, 2023, olio su tela, cm 90×140

Fulget Crucis Mistèrium

2024 | Museo Diocesano di Noto

La Ferita della Carne e la Resurrezione

2021 | Lo Magno artecontemporanea

Light and its declination

D’Aprés

Pastels de l’Ame Sicilienne Galerie Eric Coatalem, Paris

Melissa Carnemolla

Melissa Carnemolla è nata a Ragusa nel 1991. Dopo una breve carriera come Interior Designer, si è trasferita a Roma per seguire un master in fotografia. Nel 2016 ha vinto due borse di studio: Residenza d’artista ad Arles con Studio Vortex di Antonie D’agata e Spazio Labò Photo Workshop a New York con Michael Ackerman. Dal 2015 al 2017 è stata la co-fondatrice e co-direttrice di Gazebook: Sicily Photobook Festival. Nel 2017 è stata ammessa alla KABK, una prestigiosa accademia d’arte a L’Aia (Paesi Bassi),
dove ha iniziato un BA di quattro anni in fotografia.