Autore: administr

Rosario Antoci

COSTELLAZIONI_1

2019 – 2022

 

matite colorate su cartoncino da scatola di medicine

30 x 30 cm

 

 

“L’opera fa parte della serie Sky maps_Costellazioni e Galassie iniziata nel 2019. Una serie realizzata con matite colorate sul retro dei cartoncini di scatole dei medicinali.

La scienza e l’astrologia, la medicina e le stelle. I farmaci a cui affidiamo la nostra salute e il nostro benessere rimandano ad un universo culturale dove molteplici piani si sovrappongono, scienze e pseudoscienze, raziocinio e superstizione, credenze pagane e fede in questo progetto evocano una astronomia tattile che prende forma dall’uso del frottage, tecnica cara ai surrealisti. L’evocazione di due modalità e indirizzi del pensiero così diversi e differenti tra di loro si sovrappongono e si contaminano, ci riportano a saperi pseudoscientifici in cui la divinazione, la diagnosi e la prognosi accomunavano conoscenze mediche, chiromantiche e astrologiche.

Il rilievo brail usato nelle scatole dei medicinali per la lettura tattile ribaltato si fa muto, con l’uso del frottage rivela il massimo grado di luminosità sottraendosi al colore. Il buio e la luce, la vista e il tatto, l’astrologia e la medicina evocate dall’opera indicano modalità differenti di interpretare segni, spazio e sogni.”

Rosario Antoci

 

 

“Antoci ci dispiega un’immensità di libertà con le sue costellazioni di matite colorate, egli apre ad un’ampiezza quantica fra infinitamente piccolo e grande, tra materia e antimateria. La prospettiva fisica, ma anche mistica, che impianta su una materia codificata così minuta (ovvero su una superficie di un cartoncino da scatola di medicine) ci immette nell’incommensurabile spazio di un universo d’arte da poter manifestare ovunque, come esperimento creativo della natura trasfigurante della realtà. Lo spazio figurativo assegnato ad un semplice cartoncino, viene così assimilato a quello più vasto delle Costellazioni. Il risultato ottenuto da una sapiente coloritura di una materia per non vedenti ci restituisce i guizzi e gli scintillii di infinite masse stellare e il senso cosmico che ci resta nell’atto della contemplazione.”

Costellazioni_1 | Salvatore Schembari

 

 

ESSENTIAL

 

Attualmente vive e lavora tra Ragusa e Catania.

Parallelamente all’attività artistica e professionale, è docente di ruolo di Anatomia Artistica e Anatomia dell’immagine presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e dal 2008/09 è docente supplente nei Corsi di Fotografia. Si forma all’Istituto d’Arte di Comiso e all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove vive fino al 1992.

Con una formazione da scultore, durante il suo percorso di ricerca artistica, lavora sul vasto campo delle arti visive.

Negli ultimi anni, il carattere concettuale-sensoriale della sua lettura del paesaggio e le sempre nuove geografie del quotidiano, privilegiano dialetticamente la fotografia rispetto alle arti visive.

Dall’inizio degli anni ’90 collabora con diverse gallerie d’arte a Firenze, Roma e in Sicilia partecipando a mostre ed eventi nelle principali città italiane ed europee. Le sue opere sono esposte in collezioni private e pubbliche.

Ultime personali:

Mercato. Chiesa S.Maria del Gesù. Modica alta (Rg). Progetto M.A.S. A cura di Francesco Lucifora; Conquista. CoCA, Centro d’Arte Contemporanea, Modica, a cura di Francesco Lucifora.

Andata e Ritorno. Galleria Artecontemporanea, Catania, a cura di Viviana Gravano. Sogei. Dove le persone lasciano segni, Sogei, Ministero del Tesoro, Roma, a cura di Cesare Biasini Selvaggi.

Ultime collettive:

Nella serie n. 2. Palazzo della Cultura. Catania. concept e curata da Anna Guillot, contributi al catalogo di Giovanni Anceschi, Anna Guillot, Azalea Seratoni.

Artisti di Sicilia. Tonnara Florio, Favignana, Trapani, a cura di Vittorio Sgarbi.

Prima linea. Galleria Clo. Ragusa. a cura di Cecilia Freschini. Le ragioni di un’isola. Coca. Centro di Arte Contemporanea. Modica. a cura di Francesco Lucifora. Emergenti Wor(l)ds. Tina b. – The Prague Contemporary Art Festival, Praga, a cura di Monika Burian, Marek Tomin, Adam Vackar. Insulae. Turbolenza creativa. Fondazione Bartoli – Felter, Castello di S. Michele, Cagliari, a cura di Alessandra Menesini e Rosanna Musumeci. Oltre, Galleria Tondinelli, Roma, Galleria d’Arte Contemporanea. Palazzo Ducale. Pavullo nel Frignano, Modena, a cura di Cesare Biasini Selvaggi. Il gruppo di Scicli. Galleria d’Arte moderna Le Ciminiere, Catania, a cura di Paolo Nifosì e Giuseppe Frazzetto. XIV Quadriennale. Anteprima. Palazzo Reale, Napoli. Vergine d’oliva. Strasburgo. Parlamento Europeo. a cura di Vito Caiati, Pio Monti, Lorella Scacco.

 

 

TOGETHER

 

2005: “Il Gruppo di Scicli a Donnafugata”, collettiva di 11 artisti dedicata agli esponenti della Scuola di Scicli, testo critico di Paolo Nifosì, partner tecnico Lo Magno artecontemporanea, Castello di Donnafugata – Ragusa

Artisti in mostra: Giovanni La Cognata, Piero Guccione, Piero Zuccaro, Rosario Antoci, Salvatore Paolino, Sandro Bracchitta, Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giovanni Iudice, Franco Polizzi, Franco Sarnari.

 

2007: “Milano Modica A/R”, collettiva a cura di Chiara Argenteri. Artisti in mostra: Rosario Antoci, Marina Giannobi, Emanuele Giuffrida, Roberta Savelli.

Un’andata ed un ritorno, una rapida occhiata su quell’idea e quel gusto comune del bello, che negli ultimi anni è preponderante rispetto alle strategie di mercato e delle lobby. Una toccata e fuga, una panoramica a volo d’uccello sul lavoro di quattro degni rappresentanti del nostro Bel paese.

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Previtera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

 

2016: “TIME OUT” collettiva di 5 artisti: Rosario Antoci, Davide Bramante, Andrea Cerruto, Gianni Di Rosa, Emanuele Giuffrida, Francesco Lauretta; Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

Il titolo allude al fatto che la mostra sarà inaugurata a pochi giorni dalla fine dell’anno, ma anche alla sospensione temporanea del gioco che si effettua in alcuni sport di squadra: una sosta, nello sport come nella vita, può tornare utile per riposizionare il nostro sguardo sul mondo, per leggere la realtà attraverso l’arte. Proprio il dialogo fecondo e creativo tra autori affermati e giovani emergenti, ma anche tra linguaggi diversi (pittura, scultura, fotografia) rappresentano alcuni dei principali motivi d’interesse della collettiva, che si snoda attraverso un interessante percorso espositivo.

Giuseppe Leone

RAGUSA IBLA

SCATTO ANNI ’80

 

Stampa Modern Print su carta baritata ai sali d’argento

esemplare 1/6

30 x 30 cm

 

 

Il suo archivio custodisce quasi seicentomila scatti, sessanta i libri fotografici con testi firmati tra gli altri da Sciascia, Bufalino, Consolo, Guccione: “Fotografavo in modo ossessivo, spesso per denunciare: l’abusivismo, le coste aggredite del cemento. Altre per intrappolare qualcosa che mi provocava un’emozione, lo faccio ancora adesso. Niente di epico: un carrubo solitario, ondulate colline che si spartiscono toppe di campi, giochi di bambini, conciliaboli di anziani, gesti, facce”. Tutto, ancora, ostinatamente, in analogico: “Il digitale non fa per me”. Nella stanza ci sono due sedie, un computer. Leone lo guarda a malapena, passa oltre: “Non so leggere neppure una mail e non intendo imparare a farlo adesso, ho due assistenti che mi aiutano”

Giuseppe Leone per la Repubblica

 

 

 

ESSENTIAL

 

Vive e lavora nella città natale. Ha iniziato a fotografare negli anni Cinquanta dedicandosi all’immagine della Sicilia. È interprete fantasioso e creativo di tutti gli aspetti della vita delle città siciliane. Oltre all’inesauribile patrimonio artistico e paesaggistico dell’isola si dedica a temi di costume e antropologici; nelle sue riprese si trovano il senso antico del Mediterraneo, ma anche le trasformazioni nella modernità. Molti scrittori siciliani – Bufalino, Sciascia, Consolo, Camilleri e ultimamente Mormorio e Nigro – hanno trovato nella sua fotografia sempre attenta, spesso ironica e guidata da un acuto senso dell’umorismo, la migliore illustrazione per le loro parole. Sono nati così numerosi volumi che indagano la vita siciliana dal barocco alle feste popolari.

Ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Da allora le sue fotografie hanno arricchito numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); L’Isola nuda con testo di Gesualdo Bufalino ( Bompiani, 1988); Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); L’isola dei Siciliani con testo di Diego Mormorio (Peliti associati, 1995); Immaginario barocco con testi di Salvatore Silvano Nigro e André Chastel (Kalós, 2006); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008) Sicilia, L’isola del pensiero (Edizione Postcart 2015) ); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni 2018); Pausa Pranzo (Plumelia Edizioni 2022). Oltre alle nuemrose mostre in Italia (Milano, Palermo, Roma) all’estero si organizzano sue personali a Madrid, New York e Stoccolma.

 

 

ESSENTIAL

 

2015: “Pausa Pranzo”, personale di Giuseppe Leone, a cura di Giuseppe Lo Magno e Viviana Haddad, testi critici di Andrea Guastella, Ristorante Accursio – Modica (RG)

In mostra nove straordinari “scatti” di Giuseppe Leone dove il cibo consumato en plein air – nella pausa dal lavoro nei campi o nel picnic domenicale con la famiglia – diventa protagonista in una successione di immagini che richiamano le nostre tradizioni contadine e i sapori genuini della nostra terra.

“Un’iconografia, questa, che richiama alla mente i “classici” picnic sulle sponde della Marna di Henri Cartier-Bresson o le celebri scampagnate fuori porta raffigurate da Monet o Cézanne, ma che se ne distacca per la sua accentuazione nostalgica derivante dall’amara consapevolezza della scomparsa di quella civiltà contadina”

Andrea Guastella

 

2017: “DONNE”, personale di Giuseppe Leone, a cura di Giuseppe Lo Magno e Viviana Haddad, testi di Caterina Magliulo e Giuseppe Leone, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

“Dopo un’accurata selezione, nella mostra ho voluto proporre un compendio di immagini, frutto di una lunga elaborazione lavorativa; intorno agli anni ’60 nascono le prime fotografie e da allora fino ad oggi la mia ricerca non si è fermata. Dalla vestizione della sposa, agli scatti rubati, dalle immagini costruite seguendo l’incedere della mia fantasia, dalle lucciole,adescatrice o gioconde, alle dormienti, colte nei silenzi delle stanze mentre dormono o alla donna semplice colta in una voluttuosa danza su note che solo lei riesce a sentire.”

Giuseppe Leone | Donne

 

Giovanni La Cognata

GIULIA

2020

 

Olio e su cartone

30 x 30 cm

 

 

“ (…) Corpi, oggetti, architetture, alberi, steli si divincolano poco a poco dagli stereotipi decorativi e si staccano dal mondo del luogo comune, per penetrare in quell’altro mondo in cui quel corpo, quell’oggetto, quell’architettura, quell’albero, assumono ciascuno la più marcata vitalità: tanto più vivi quanto più veri, e viceversa. La Cognata è dentro questa linea, e in tal senso è un pittore tradizionale: ma lo sono anche quelli sedotti dall’illusione di poterla rovesciare. Possiamo dunque leggere la qualità della sua pittura sapendo cosa cercare. (…) ”

Antonio Mercandante

Giovanni La Cognata | Pittura

.

 

ESSENTIAL

 

Nasce a Comiso nel 1954, dove vive e lavora.

Dopo gli studi all’Istituto d’Arte della sua città, si dedica alla pittura. All’inizio il suo lavoro è indirizzato al ritratto, ma presto rivolgerà la sua attenzione al paesaggio che sarà, insieme ai dipinti figurativi, fondamentale nella sua crescita poetica e stilistica. Importante per la sua formazione la decisione, nei primi anni ottanta, di trasferirsi a Milano dove troverà maggiori contatti e opportunità di fare conoscere il suo lavoro ai critici e alle gallerie. Dopo circa dieci anni d’attività a Milano, si accorge che la grande fonte di ispirazione dei suoi dipinti è la forza inesauribile dell’attrazione verso la sua terra. Decide così di ritornare nella sua Sicilia e rivivere “dal vero” le grandi emozioni della luce mediterranea: sarà la svolta; le sue tele vibreranno di nuovi cromatismi, rendendo gli azzurri dei cieli abbaglianti, infiammando i gialli dei campi d’estate, vivacizzando i verdi di primavera. Per un decennio i dipinti di Giovanni La Cognata rispecchieranno il mutare delle stagioni, gli intensi colori dei paesaggi della Sicilia dove la luce e le lunghe ombre del silenzio e della solitudine sono naturali.

Artista dalla lunga carriera annovera esposizioni in tutta Italia, in luoghi pubblici, privati e musei.

 

 

TOGETHER

 

2005: “Il Gruppo di Scicli a Donnafugata”, collettiva di 11 artisti dedicata agli esponenti della Scuola di Scicli, testo critico di Paolo Nifosì, partner tecnico Lo Magno artecontemporanea, Castello di Donnafugata – Ragusa

Artisti in mostra: Giovanni La Cognata, Piero Guccione, Piero Zuccaro, Rosatrio Antoci, Salvatore Paolino, Sandro Bracchitta, Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giovanni Iudice, Franco Polizzi, Franco Sarnari.

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Privitera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

 

2014 : “Della forza, della luce”, a cura di Giuseppe Lo Magno, testi critici di Elisa Mandarà, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

“La Cognata non si allontana in maniera estrema dalla realtà, non arriva a deformarla. Non è mai fantastico. Ma le alterazioni al racconto descrittivo ci sono e sono costanti. E sono funzionali a una conoscenza più acuta della realtà. Un realismo plastico, quello dell’artista, ma anche espressionistico”

Elisa Mandarà

 

2016: “The Light of Sicily”, testi critici di Paolo Nifosì, organizzata da Lo Magno artecontemporanea e la Francis Maere Fine Arts Gallery con la collaborazione di Giovanni Giannì e Giovanna Zacco, Francis Maere Fine Arts Gallery, al primo piano dell’Hotel Falligan – Gand (Belgio).

Artisti in mostra: Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Piero Guccione, Giovanni La Cognata, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro.

Gand ha offerto un’importante vetrina internazionale per l’arte siciliana e un’occasione di incontro e di confronto per veicolare l’immagine migliore della nostra terra nel cuore dell’Europa.

 

2016: “The Light of Sicily”, a cura di Giuseppe Lo Magno, testi critici di Thomas Deprez, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Piero Guccione, Giovanni La Cognata, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro.

“I loro dipinti sono documenti della vita in Sicilia. Parlano del sole; dei colori che esso corrode e delle vibrazioni luminose che irradia. Parlano delle ore del giorno e dei giorni dell’anno. Parlano di un territorio, dove il caldo intenso dell’estate offusca le linee di confine tra tra la realtà e il sogno. […] Ognuno di loro è vittima del richiamo del mare. Con le sue sconfinate variazioni di colore e il suo perpetuo spettacolo di luce, esso è il soggetto artistico fondamentale”

Thomas Deprez

 

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Giuseppe Vella, testo critico di Ivan Quaroni, organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, collabora Lo Magno artecontemporanea, Palazzo Ciampoli di Taormina.

“Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti” cita il capolavoro letterario scritto da Gesualdo Bufalino e Nunzio Zago, pubblicato per la prima volta nel 1993. E’ proprio dall’idea di un’isola pluriforme di cui si legge nell’opera dello scrittore comisano che questa mostra si rifà: uno sguardo plurale, trasversale e intergenerazionale su una porzione del panorama contemporaneo dell’arte in Sicilia esplorando il linguaggio di dodici artisti di diversa anagrafe, formazione e poetica: Alessandro Bazan, Giovanni Blanco, Barbara Cammarata, Giuseppe Colombo, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Filippo La Vaccara, Franco Polizzi, Ignazio Schifano, Samantha Torrisi e William Marc Zanghi.

 

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Tonino Cannata, testo critico di Paolo Nifosì, organizzata da Fondazione Teatro Garibaldi, diretto da Tonino Cannata, collabora Lo Magno artecontemporanea, Ex Convento del Carmine Modica (RG)

Dopo la prima edizione presso il Palazzo Ciampoli di Taormina “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti” approda a Modica con il patrocinio del comune, l’organizzazione della fondazione Teatro Garibaldi e la cura tecnica di Lo Magno artecontemporanea.

Giovanni Iudice

PICCOLA SPIAGGIA

2022

 

Matita su carta

30 x 30 cm

 

 

“Pittore-pittore Iudice, dai suoi inizi negli anni novanta fino ad oggi, con una ricerca che ha una sua coerenza dall’attenzione al corpo, allo spazio di un interno a quello esterno che diventa sempre più dilatato fino a coincidere col Mediterraneo, che da“mare nostrum” si è trasformato in spazio complesso di rapporti tra due continenti, mare luminoso e tragico insieme. E’ il mare di una storia plurimillenaria di cui Iudice, che vive a Gela, ne sottolinea gli aspetti della grecità con qualche scultura e con qualche rocco di colonna, memore di Gela , di una storia rilevante di colonia greca. Tutto si lega nelle opere di questi trent’anni in un linguaggio, la pittura, che seduce, che attrae e che aiuta a comprendere questi decenni; una pittura che diventa stile unico e irripetibile e questo non è da poco.”

Paolo Nifosì | Iudice 1992 – 2022

 

ESSENTIAL

 

Nasce a Gela nel 1970, dove vive e lavora.

La sua è una pittura mossa da un’emozionalità ambigua, sempre in bilico tra piacere e sofferenza, tra bellezza e orrore, tra particolare e universale. È un artista figurativo che affronta spesso tematiche sociali senza mai cadere nei tranelli del vojeurismo fine a sé stesso e della retorica. Propone un linguaggio dove disegno e pittura si alternano sulla superficie della tela. Opere in cui la rappresentazione dell’esistente viene tradotta in una scala di valori intimi e al contempo universali. Mappa con ostinata fedeltà fatti e luoghi nel tentativo di evocare qualcosa che va oltre la semplice illustrazione del soggetto. Le sue composizioni, costruite grazie all’accostamento di differenti fotogrammi, propongono punti di vista diversi che nel loro insieme definiscono una prospettiva improbabile e illusoria, e mostrano uno spazio spesso scomodamente saturo. Le intenzioni di Iudice sono tanto astratte al punto di divenire linguaggio di puro sentimento, dove il racconto diviene più enigmatico e la pittura rimane crisalide di un’emozione, mai svelata pienamente, ma capace di evocare valori umani che accendono la poesia.

Espone in tutta Italia e all’estero, svariate le partecipazioni a fiere di settore.

 

 

TOGETHER

 

2004: “Mediterranei”, collettiva curata da Maurizio Sciaccalunga, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Colombo, Iudice, Puglisi, Zuccaro

“Quattro per uno. Quattro modi mediterranei di leggere e interpretare la pittura: l’arte che guarda e viola i segreti più reconditi, lo stile che misura e reinterpreta le cose, il segno che scava dove ancora non esisterebbe terreno in cui scavare, la materia che si fa tema e soggetto”

Maurizio Sciaccalunga

 

2005: “Il Gruppo di Scicli a Donnafugata”, collettiva di 11 artisti dedicata agli esponenti della Scuola di Scicli, testo critico di Paolo Nifosì, partner tecnico Lo Magno artecontemporanea, Castello di Donnafugata – Ragusa

Artisti in mostra: Giovanni La Cognata, Piero Guccione, Piero Zuccaro, Rosatrio Antoci, Salvatore Paolino, Sandro Bracchitta, Sonia Alvarez, Carmelo Candiano, Giovanni Iudice, Franco Polizzi, Franco Sarnari.

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello, Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Privitera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

 

2016: “The Light of Sicily”, testi critici di Paolo Nifosì, organizzata da Lo Magno artecontemporanea e la Francis Maere Fine Arts Gallery con la collaborazione di Giovanni Giannì e Giovanna Zacco, Francis Maere Fine Arts Gallery, al primo piano dell’Hotel Falligan – Gand (Belgio).

Artisti in mostra: Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Piero Guccione, Giovanni La Cognata, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro.

Gand ha offerto un’importante vetrina internazionale per l’arte siciliana e un’occasione di incontro e di confronto per veicolare l’immagine migliore della nostra terra nel cuore dell’Europa.

 

2016:The Light of Sicily”, a cura di Giuseppe Lo Magno, testi critici di Thomas Deprez, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Piero Guccione, Giovanni La Cognata, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro.

“I loro dipinti sono documenti della vita in Sicilia. Parlano del sole; dei colori che esso corrode e delle vibrazioni luminose che irradia. Parlano delle ore del giorno e dei giorni dell’anno. Parlano di un territorio, dove il caldo intenso dell’estate offusca le linee di confine tra tra la realtà e il sogno. […] Ognuno di loro è vittima del richiamo del mare. Con le sue sconfinate variazioni di colore e il suo perpetuo spettacolo di luce, esso è il soggetto artistico fondamentale”

Thomas Deprez

 

2020: “Showcase Exhibition”, virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

La mostra intende esaltare il fermento artistico che si è creato a contatto con le circostanze determinate dalla pandemia da covid-19, una ribellione di colori e tratti che prende vita alle pareti della galleria Lo Magno artecontemporanea.

Il Tour virtuale sarà accompagnato dalle note della “Overture 1812” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La versione è stata registrata da casa con i propri smartphone durante il lockdown da alcuni componenti dell’orchestra Workshop Ibleo 2020, diretti dal maestro Luigi Mariani (Teresa Lombardo e Aurora Rizza, violini; Nadia Tidona, viola; Jasha Parisi, violoncello; Luciana Danieli, oboe; Chiara Scucces, flauto traverso; Pietro Giunta, flicorno soprano – editata e ottimizzata da Salvo Scucces).

Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano

 

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Giuseppe Vella, testo critico di Ivan Quaroni, organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, collabora Lo Magno artecontemporanea, Palazzo Ciampoli di Taormina.

“Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti” cita il capolavoro letterario scritto da Gesualdo Bufalino e Nunzio Zago, pubblicato per la prima volta nel 1993. E’ proprio dall’idea di un’isola pluriforme di cui si legge nell’opera dello scrittore comisano che questa mostra si rifà: uno sguardo plurale, trasversale e intergenerazionale su una porzione del panorama contemporaneo dell’arte in Sicilia esplorando il linguaggio di dodici artisti di diversa anagrafe, formazione e poetica: Alessandro Bazan, Giovanni Blanco, Barbara Cammarata, Giuseppe Colombo, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Filippo La Vaccara, Franco Polizzi, Ignazio Schifano, Samantha Torrisi e William Marc Zanghi.

 

2021: “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti”, collettiva a cura di Diego Cavallaro e Tonino Cannata, testo critico di Paolo Nifosì, organizzata da Fondazione Teatro Garibaldi, diretto da Tonino Cannata, collabora Lo Magno artecontemporanea, Ex Convento del Carmine Modica (RG)

Dopo la prima edizione presso il Palazzo Ciampoli di Taormina “Le Cento Sicilie – Il più ibrido dei continenti” approda a Modica con il patrocinio del comune, l’organizzazione della fondazione Teatro Garibaldi e la cura tecnica di Lo Magno artecontemporanea.

 

2022: “Giovanni Iudice 1992 | 2022”, antologica di Giovanni Iudice, curata da Tonino Cannata e Paolo Nifosì, sponsor tecnico Lo Magno artecontemporanea, Ex Convento del Carmine Modica (RG)

Mostra ancora in corso, visitabile fino al 5 febbraio 2023, dal martedì alla domenica 16-20.

 

Nel 2023 sarà parte del progetto presentato dalla galleria per la 46° edizione di Arte Fiera Bologna 3-5 febbraio – Pad. 25 Stand A105 – Ingresso fiera Nord, Piazza Costituzione

Francesco Balsamo

SERVIREBBE TRATTENERE IL RESPIRO, CI DOBBIAMO RIUSCIRE…

2022

 

Olio e grafite su tavola

30 x 30 cm

 

 

“Servirebbe trattenere il respiro, ci dobbiamo riuscire…” notazione non astratta, ma metaforica, espressione di una necessaria sospensione, che noi tutti dovremmo praticare, come fosse una tregua o un sollievo.

Francesco Balsamo

 

“Balsamo ci istruiva prima sulla raffigurazione minuziosa del sogno come realtà e viceversa, definendo pazientemente l’incantesimo dei particolari dentro un tutto, sia che si trattasse di poesia, di un disegno, di azioni o di altro ancora da rappresentare. Nel Corso del tempo, le fitte trame di colori sovrapposte tra disegno e racconto intessute con sapienza figurativa cedono il posto alle nuove carte di polvere e matite dove le cose si diradano fino a quasi sparire. La nuova stesura si prende il tempo stesso, cancellandone l’esuberanza , l’eccessivo tratto non risuscita ciò che ci è stato sottratto dal passato. il presente è un futuro che non ci appartiene «servirebbe trattenere il respiro ci dobbiamo riuscire». Balsamo stesso traduce la grafia del verso sottostante, dove appoggia ciò che illustra e dipinge, come una possibile “metafora”«[…] espressione di una necessaria sospensione, che noi tutti dovremmo praticare, come fosse una tregua o un sollievo». Egli intreccia così la tecnica della grafite e l’olio, su un quadro che non c’è più, ma che mantiene ancora la suggestione: il corpo asciutto di una bella scrittura (di un fare poetico) arricchito da una sabbia finissima che duella con l’eterno.”

Salvatore Schembari

 

 

 

ESSENTIAL

 

Francesco Balsamo (Catania 1969). Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera e Catania e alla facoltà di Lettere dell’Università di Catania.

Sin dai suoi esordi Francesco Balsamo riesce a creare un affascinante universo dove si affiancano disegno e scrittura in versi. Il linguaggio delle immagini guida una ricerca lessicale: la necessità di esprimere in maniera esemplare, articolando versi su immagini e visioni su riflessioni. Francesco Artista, poeta e amico.

Oggi vive e lavora a Catania

Nel corso della sua carriera sono svariate le mostre personali, collettive e le partecipazioni a fiere di settore, segnaliamo l’ultimo evento, Artissima 2022 (Torino)

 

 

TOGETHER

 

2003: (durante i primissimi passi della galleria) “Per Disegno”, collettiva a cura di Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

2008: “Fiori per viaggiatori e altri disegni” personale di Francesco Balsamo a cura di Flavia Matitti, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

In mostra quindici opere dell’artista catanese, realizzate tra il 2006 e il 2008. Le opere esposte consentono di misurare, nel periodo in esame, l’evoluzione dell’artista verso una gamma cromatica più chiara e formati più grandi. Balsamo, infatti, esce dagli “interni” che raccontava con estremo fascino per realizzare “invenzioni” dal sapore fiabesco e remoto. Nei quadri del ciclo “Fiori per viaggiatori” Balsamo accosta fiori secchi e vecchi trenini, ghirlande floreali e case di bambole dell’Ottocento, con uno stile che si richiama alle illustrazioni dei libri per l’infanzia dell’Ottocento e ai cataloghi di giocattoli dell’epoca vittoriana.

 

2009: “Da Nessun Luogo con Affetto Personale”, personale di Francesco Balsamo, testi critici di Guido Giuffrè, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Evento anteprima della sua mostra che avverrà ufficialmente l’anno successivo alla Galleria Don Chisciotte (Via Brunetti 21a/b, Roma). Le opere, realizzate con tecniche miste e pastelli, segnano il passaggio di Balsamo a una nuova fase, come ha osservato il critico Guido Giuffrè. Se nel ciclo Quattro giorni in un interno (2006) protagonista era la quotidianità “straniata” di interni borghesi dove anomalie e piccoli accadimenti (l’insetto abnorme, gli scheletri, il roditore) introducevano un’inquietudine e un fascino simbolista, nel ciclo Fiori per viaggiatori le “invenzioni” fiabesche (i fiori secchi e i vecchi trenini, le ghirlande floreali e i giocattoli d’epoca vittoriana) ispiravano echi letterari e ricordi d’infanzia. In entrambi i casi, la figura umana era assente, sostituita semmai da manichini o fantocci. Il ciclo più recente, invece, sembra affrontare direttamente il tema delle persone, quasi a colmare una lacuna.

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello,Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Previtera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

 

2017: “Dei Passaggi e dei Culmini”, personale curata da Giuseppe Lo Magno, testo critico di Tobia S. Conti, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

“I colori sono del mondo, e chi disegna può disporne a proprio incontro e scontro, sceglierne in parte l’andatura, il sollievo, la meno metodica strada, forse la più similare ai fatti del silenzio e del rumore (dei passaggi e dei culmini).
I fatti di disegnare e gli atti di scrivere, nel lavoro di Francesco Balsamo sono il tratteggio del tempo, in una sottrazione, probabilmente, senza scampo; una perdita delle cose del mondo, in frammenti sparsi. Una sottrazione che con naturalezza fa la poesia, in un continuo scomporsi e ricomporsi della perdita, quel rinnovarsi del lasciare, che è inizio di tutto.
Ma i discorsi sono tanti, troppi, e allora chi disegna può scegliersi un colore e far sì che questo, una volta avveratosi in una forma (la forma di un oggetto, di un corpo, di una relazione) raggiunga il foglio, forse grazie a un varco momentaneo della realtà; realtà che mostra il proprio versante di senso e di nonsense, lirico e profondo come per nessun altro discorso.”

Tobia S.Conti

 

2020: “Showcase Exhibition” virtual group exhibition, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

La mostra intende esaltare il fermento artistico che si è creato a contatto con le circostanze determinate dalla pandemia da covid-19, una ribellione di colori e tratti che prende vita alle pareti della galleria Lo Magno artecontemporanea.

Il Tour virtuale sarà accompagnato dalle note della “Overture 1812” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La versione è stata registrata da casa con i propri smartphone durante il lockdown da alcuni componenti dell’orchestra Workshop Ibleo 2020, diretti dal maestro Luigi Mariani (Teresa Lombardo e Aurora Rizza, violini; Nadia Tidona, viola; Jasha Parisi, violoncello; Luciana Danieli, oboe; Chiara Scucces, flauto traverso; Pietro Giunta, flicorno soprano – editata e ottimizzata da Salvo Scucces).

Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano

 

2021: “Playlist – Visioni trasversali sull’arte”, virtual exhibition Artefiera.it , ArteFiera Bologna

In vetrina: Balsamo Francesco, Giuffrida Emanuele e Taormina Rossana a cura di Giuseppe Lo Magno

In un clima di resilienza e rinascita, caratterizzato dall’avvento delle restrizioni anti-covid, grazie all’organizzazione di ArteFiera Bologna abbiamo avuto l’opportunità di trasformare la mancata partecipazione ad una delle più importanti fiere nazionali di settore, con una bellissima esperienza tutta digitale. “Playlist” visioni trasversali sull’arte, vetrina digitale a tutto tondo sull’arte che ci accolto tra le sue pagine dandoci la possibilità di dare voce ai nostri progetti ed al nostro territorio. Quello che è emerso è stato un bisogno assoluto di andare oltre, di uscirne presto e ad ogni costo.

 

2021: “Showcase Exhibition/2” virtual group exhibition con un tributo a Piero Guccione, curata da Aldo Premoli e Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)

Balsamo Francesco, Bracchitta Sandro, Bramante Davide, Capolupo Anna, Cerruto Andrea, Colombo Giuseppe, Giuffrida Emanuele, La Vaccara Filippo, Lauretta Francesco, Robustelli Giovanni, Schifano Cusimano Ignazio, Taormina Rossana

“Si può ancora fare arte dopo i disastri provocati dal maledetto virus? La risposta è sì: dobbiamo, vogliamo essere ottimisti, prudenti, ma ottimisti… Per questo Lo Magno artecontemporanea ha deciso – caparbiamente – di presentare questa mostra nonostante il momento sia così particolare”

Aldo Premoli

Umberto Agnello

CEMENTO

2012

 

Stampa con inchiostri a pigmenti su carta cotone

30 x 30 cm

 

 

“Dopo la botanica, che mi ha portato a sperimentare la leggerezza di certe architetture della natura nelle sue parti più minuscole, sentivo la voglia di lavorare su scala maggiore, ho cominciato così a interessarmi a un’architettura senza pregi, mediocre, che però rappresenta il tessuto urbano vero delle nostre città e ho cercato di indagarne le strutture e i segni quasi a volerne restituire una dignità nascosta e inconsapevole.”

Umberto Agnello

 

“Agnello addossa sul nostro sguardo le linee prospettiche di un edificio di cemento verticale, tempio di moderne ascese, di metropoli formalmente viste dal basso verso l’alto. Estetica di una fotografia che ci restituisce le monocromie del bianco e del nero. Le linee geometriche, il vuoto e il pieno si colgono come struttura di luce, disegnata dai neri di contrasto delle ombre proiettate sull’assolata grigia superficie, di otto oculi ciechi, di tre bocche rettangolari, di ciuffi di natura, di un dimidiato orizzonte di svettante grigio cielo. In questa fotografia Agnello, forse in maniera inconscia, mentre ci restituisce la qualità di un tratto, di un disegno, nello stesso tempo ci svela o potrebbe evocarci, l’iconografia di una minaccia. La stessa tensione visiva che s’aggirava, nell’ottica ossessiva della contre-plongée usata in Brazil da Terry Gilliam.”

Cemento | Salvatore Schembari

ESSENTIAL

 

Umberto Agnello studia Arte al DAMS di Bologna, dove comincia a interessarsi alla fotografia. Nel 1982 si trasferisce a Milano e inizia a lavorare con Mario Carrieri e Paolo Vandrasch ai grandi volumi d’arte per la Banca Popolare di Milano. Sono anni importantissimi passati soprattutto in camera oscura ad apprendere le tecniche del bianco e nero.

Nel 1984 collabora con Rocco Mancino con cui lavora a servizi di moda e importanti campagne pubblicitarie. L’anno dopo apre il proprio studio a Milano come fotografo free-lance e lavora nella moda per oltre 10 anni. Nel 1988 comincia l’insegnamento di “Tecniche della Fotografia” presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Dalla metà degli anni 90 ha lavorato seguendo percorsi professionali sempre diversi, dalla moda all’architettura, dal ritratto al food, privilegiando una visione fotografica contaminata e non di genere. Parallelamente all’attività professionale, si è sempre dedicato alla ricerca personale e nel 1987 espone “Fiori”, il suo primo lavoro artistico, in una mostra personale al Circolo Filologico Milanese. Ken Damy colpito dal suo lavoro, lo invita ad esibire le sue opere in occasione della nascita del “Museo della Fotografia di Brescia”. Nel 1995 viene selezionato per partecipare al “Kodak European Panorama” che presenta i giovani talenti della fotografia europea, da allora ha esposto le proprie opere in gallerie e spazi pubblici in tutta Italia. Attualmente alterna progetti di ricerca personale “fine art” a incarichi professionali. Insegna “Fotografia” presso il Dipartimento di Graphic design e Art direction NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e all’Accademia di Belle Arti di Bari.

 

 

TOGETHER

 

2007: “Fotografie”, personale di Umberto Agnello, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG) La mostra nasce dalle suggestioni di un capolavoro senza tempo, il “De rerum natura” (La natura delle cose) del poeta latino Lucrezio, che descrive la vita e la morte nell’universo, il continuo rigenerarsi dalla materia,

“Fotografare – ha scritto Agnello a proposito di questa mostra – è mettere ordine nel caos, creare punti di riferimento, catalogare, discernere, inventariare. Ho elaborato una fenomenologia degli stili, un campionario di forme, un casellario di segni. Spine, foglie, boccioli, semi di piante selvatiche come cardi, menta, ciclamino esprimono architetture perfette, segni infallibili”.

Umberto Agnello

 

2012: “Il Silenzio delle Nuvole”, la galleria festeggia 20 anni di attività con una mostra-evento
Quaranta circa gli artisti presenti, due vernissage – uno in primavera con gli artisti “storici” e l’altro in autunno con i “giovani” a cura di Antonio D’Amico, Lo Magno artecontemporanea – Modica (RG)

Artisti in mostra: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Giuseppe Atanasio Elia, Francesco Balsamo, Salvo Barone, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Alessandro Finocchiaro, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Luca Macauda, Salvatore Paolino, Franco Polizzi, Giuseppe Puglisi, Franco Sarnari, Piero Zuccaro

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Umberto Agnello, Maria Buemi, Giovanni Blanco, Daniele Cascone, Andrea Cerruto, Giuseppe Diara, Fulvio Di Piazza, Emanuele Giuffrida, Carlo e Fabio Ingrassia, Filippo La Vaccara, Andrea e Marco Mangione, Gianni Mania, Davide Nido, Cetty Privitera, Floriana Rampanti, Giovanni Viola e William Marc Zanghi.

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Le Cento Sicilie mini spot

Tante Sicilie, perché? Perché la Sicilia ha avuto la sorte ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia, di un eccesso d’identità, né so se sia un bene o sia un male. Certo per chi ci è nato dura poco l’allegria di sentirsi seduto sull’ombelico del mondo, subentra presto la sofferenza di non sapere districare fra mille curve e intrecci di sangue il filo del proprio destino”.

– Gesualdo Bufalino

TAORMINA, 14 LUG – Dal 17 luglio al 14 novembre 2021 Palazzo Ciampoli di Taormina ospiterà la mostra ad ingresso libero “Le Cento Sicilie. Il più ibrido dei continenti”

Saranno esposte opere di dodici artisti contemporanei: Alessandro Bazan, Giovanni Blanco, Barbara Cammarata, Giuseppe Colombo, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Giovanni La Cognata, Filippo La Vaccara, Franco Polizzi, Ignazio Schifano, Samantha Torrisi e William Marc Zanghi.

L’esposizione a cura di Diego Cavallaro e Giuseppe Vella inaugura il 17 luglio 2021, alle 19, alla presenza dell’assessore Regionale dei Beni Culturali Alberto Samonà Organizzata dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, la mostra si innesta nel filone “Arte Sicilia Contemporanea” per la valorizzazione di Palazzo Ciampoli: prestigiosa residenza del XV secolo che negli anni passati è stata oggetto di un restauro da parte della Regione Siciliana.

Si ringrazia LO MAGNO artecontemporanea per la collaborazione.

Taormina – Palazzo Ciampoli

VISITE: tutti i giorni

ORARIO: dalle 9 alle 19

INGRESSO LIBERO

Le Cento Sicilie mini spot

ENCANTADORA Un’installazione di ROSSANA TAORMINA

presenta

ENCANTADORA

Un’installazione
di
ROSSANA TAORMINA
dedicata a Tina di Lorenzo
A cura di
ALDO PREMOLI
da sabato 26 giugno al 30 agosto 2021
Teatro Tina di Lorenzo Noto

Tina di Lorenzo. Figlia del marchese Corrado Di Lorenzo discendente dei marchesi di Castelluccio di Noto e dell’attrice napoletana Amelia Colonnello sale sul palco già da piccola, grazie alla formazione, da parte del padre, amante di teatro, di una piccola compagnia filodrammatica: Recita così da protagonista nel Teatro comunale di Noto, oggi a lei dedicato, in un dramma in un atto, “Le Orfanelle di Casamicciola” dove interpretava la parte di una bambina rimasta orfana in seguito al terremoto di Casamicciola.
Il successo le arrise nel 1888, al Teatro Rossini di Napoli quando la stampa inizia a decantare le sue grandi doti di attrice. Possedeva rara bellezza, voce melodiosa e modi da signora nonostante la giovane età.
Fu consacrata come astro nascente dell’arte drammatica ed in breve divenne una delle attrici più ricercate e contese dai capocomici. Svolse numerose tournée all’estero, soprattutto nell’America Latina.
Grazie al suo talento e alla sua bellezza, in Argenetina fu soprannominata Encantadora.
Nel 1901 sposa il cugino Armando Falconi, attore anche lui: la loro storia d’amore nacque durante una tournée in Ungheria nel corso della quale lui la difese dagli attacchi di un giornalista che dipingeva la De Lorenzo con toni poco lusinghieri. Nel un duello, fortunatamente incruento, Falconi ebbe la meglio tanto da meritarsi l’amore della cugina.
Tina Di Lorenzo fece parte di numerose compagnie, tra le altre quelle dello Stabile del Teatro Manzoni di Milano (dal 1912 al 1914) dove fu primadonna, mietendo una straordinaria e ininterrotta serie di successi. Partecipò ad una sola pellicola cinematografica, sempre assieme al marito, nel 1915: si trattava de La scintilla di Eleuterio Rodolfi.
Si ritirò a vita privata negli anni tra il 1918 ed il 1920 e morì prematuramente a Milano nel 1930.
L’Amministrazione municipale di Noto ha reso onore intitolando a lei, dal 2011, il Teatro comunale della città. www.fondazioneteatrodinoto.it
Rossana Taormina. E’l’artista che ha progettato la mostra site specific poi rimandata alla prossima estate 2022 a causa ella pandemia e di lavori di ristrutturazione previsti all’ interno del Teatro. Vive a Palermo ma è nata a Partanna, nella Valle del Belice, pochi anni dopo il violento sisma del 1968.
L’impulso culturale e artistico di respiro internazionale della vicina Gibellina, che sarebbe culminato nel Grande Cretto di Burri, sarà elemento determinante nella sua formazione. Dopo la maturità classica e un biennio di studi universitari in archeologia, trascorre a Roma alcuni anni per lavoro e in quel periodo entra in contatto con l’ambiente artistico della Capitale. Rientrata in Sicilia sperimenta la propria inclinazione nel campo delle arti visive con alcune esperienze nell’ambito della comunicazione visiva e dell’illustrazione didattica. Quindi si diploma presso l’Accademia di Belle Arti.
Dal 2011 si dedica esclusivamente alla propria ricerca artistica. Il folgorante incontro con l’archivio fotografico di famiglia, recuperato solo in parte dalle macerie, la progressiva perdita della configurazione dei luoghi dell’infanzia a seguito della ricostruzione post terremoto con la conseguente ridefinizione identitaria delle comunità coinvolte, inducono in lei un naturale sentimento della memoria e della nostalgia che trova modo di esprimersi nella rielaborazione delle poetiche dell’object trouvè. L’intervento artistico, che coinvolge foto autentiche, mappe, carte nautiche, oltre a prediligere l’uso del filo, legato al ricordo della nonna ricamatrice, ha una forte inclinazione per la contaminazione dei linguaggi. Il lavoro di Rossana Taormina è stato esposto in Europa e negli Stati Uniti. La sua ricerca artistica compare su diverse riviste e pubblicazioni internazionali, tra le quali ricordiamo la monografia di Charlotte Vannier De fil en aiguille / la broderie dans l’art contemporain, Pyramyd Éditions e l’articolo Talents aiguilles sul ricamo nell’arte contemporanea, pubblicato nel marzo 2019 su Beaux Arts Magazine (BAM 417).
Aldo Premoli. E’ il curatore tanto della installazione luminosa dedicata a Tina di Lorenzo che della mostra prevista per la prossima estate 2022. Giornalista e scrittore Ha diretto L’Uomo Vogue (1992-1999). Tra il 2013 e 2014 Tar magazine, rivista di arte, scienza ed etica. Attualmente è blogger di Huffington Post, columnist di Artribune e Linkiesta, direttore della piattaforma super local SudStyle.it. Senior curator di San Sebastiano Contemporary a Palazzolo Acreide, a Cernobbio nel 2021 ha fondato La Cernobbina Artstudio. Svolge la sua attività di visiting professor per Accademie del nord come del sud della penisola.
A Noto ha già curato lo scorso anno – sempre nel Teatro Tina di Lorenzo- la mostra Foyer Davide Bramante& Friends: I nuovi siciliani https://www.sansebastianocontemporary.it/Artisti/foyerdavide-
bramante-friends-i-nuovi-siciliani/ collettiva che ha rappresentato i migliori tra gli artisti visivi contemporanei siciliani. Sua anche l’esposizione attualmente in corso al Museo Del Mare di Calabernardo dal titolo Il Mare sopra / Il Mare sotto che vanta la presenza di 20 protagonisti facenti parte delle più diverse espressioni artistiche contemporanee. In particolare pittura, scultura fotografia e video.
MEDITERRANEO SICILIA EUROPA ONLUS
L’associazione Mediterraneo Sicilia Europa Onlus ha prodotto questa esposizione. MSE Onlus sceglie la Sicilia come punto di partenza per lo svolgimento di tutte le sue attività ispirate ai principi di mutualità, spirito comunitario, interazione e integrazione sociale. L’Associazione si prefigge di contribuire al superamento delle discriminazioni di razza, censo, cultura, religione e orientamento sessuale attraverso progetti per contrastare le povertà estreme, progetti di formazione e studio per minori e neo diciottenni residenti e migranti, mostre di arte contemporanea, convegni e pubblicazioni.
M.S.E Onlus finanzia sia progetti per il sociale che vanno a sostegno delle povertà estreme e delle povertà educative di residenti e migranti, che progetti PER LA CULTURA, puntando proprio su quest’ultima come strumento di valorizzazione e rivitalizzazione del territorio diffondendo la pratica artistica per aumentare la partecipazione della società civile.

 

SI RINGRAZIA

La ferita della carne e la Resurrezione – Giovanni Viola

“La ferita della carne e la Resurrezione”, personale di Giovanni Viola alla galleria Lo Magno arte contemporanea

Modica (RG) – Dal 2 aprile al 15 maggio la galleria Lo Magno arte contemporanea ospiterà nei propri locali di via Risorgimento 91-93 la personale di Giovanni Viola dal titolo “La ferita della carne e la Resurrezione” (inaugurazione venerdì 2, ore 16; visite su prenotazione). La mostra è a cura di Giuseppe Lo Magno.

L’artista, in occasione della Pasqua, propone una riflessione sul tema della Resurrezione attraverso la rilettura di due tra le più celebri opere di Caravaggio: l’incredulità di San Tommaso e la Cena di Emmaus. Sarà pure presente un lavoro dedicato alla luce del cielo, tematica cara all’artista e che riconnette l’intero progetto alla sua ricerca pittorica più nota.

La mostra offre numerosi motivi d’interesse allo spettatore. Tra i principali, si segnala il fatto che a distanza di undici anni dalla sua prima personale (“Viola su tela e su carta”, aprile 2010), l’autore torna a esporre nella galleria che per prima lo ha lanciato e fatto conoscere, proponendo i risultati della sua più recente evoluzione pittorica. Accostatosi al mondo dell’arte attraverso lo studio dei maestri italiani e stranieri del passato e approdato allo studio del paesaggio per il contatto con l’opera e l’amicizia del maestro Salvatore Paolino, Viola in questo lungo arco di tempo, quasi in sordina, ha percorso anche un originale cammino di studio e di ricerca su tematiche di natura
filosofica attraverso la rilettura delle opere di quei grandi Maestri dall’arte che mai hanno smesso di accompagnarlo.
Nel testo critico della mostra dal titolo Nota a margine di cinque meditazioni di Giovanni Viola, lo storico dell’arte Vito Chiaramonte segnala ulteriori motivi di interesse nella riflessione sul procedimento e sul significato che l’immagine assume per l’artista. «La linea che taglia le scene caravaggesche – scrive Chiaramonte – l’ironia che sostiene lo sguardo geometrico di un Antonello, le cancellazioni-rimozioni dalla cena in Emmaus, le luci di perla che attraversano i cieli delle sue
marine, a ben vedere, sono l’esito di uno stesso procedimento in cui la citazione, imprecisa, variata, mancante, sferra sempre un colpo di coda subliminale (ancora una volta sotto la soglia), e introduce all’incontro con un elemento inatteso, con un’alterità che non può essere descritta e che non prende forma. Da una parte, allora, il debito, a Guccione, ai suoi d’après, alle maniere iblee che con inflessioni differenti hanno popolato l’immaginario della pittura contemporanea di muretti a secco, limpidi visioni celestiali, carrubbi densi come fumo, notturni bluastri, muri d’acqua e marine equinoziali; dall’altra la rimozione dell’immagine, le cancellazioni e i neri di Sarnari, gli sfondi che si trasformano in campi di colore, le scelte minimali di Barnett Newman, in una forma di astuzia della pittura in cui il desiderio di trascendenza si serve della passione per l’immagine per raggiungere i suoi scopi».
La mostra potrà essere visitata negli orari di apertura della galleria, da lunedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20, prenotando la visita all’indirizzo info@lomagnoartecontemporanea.it oppure telefonando allo 0932 763165 / 3396176251.

Playlist – Visioni trasversali sull’arte

L’arte in quanto entità dinamica fatta di collocazioni astratte, immaginazione e utopia può, contrapporsi al periodo che stiamo vivendo e aiutare tutti noi a sentire meno il peso degli accadimenti quest’ultimo anno.

Dall’inizio della pandemia Lo Magno artecontemporanea non si è fermata: rispettando gli appuntamenti prefissati, modulandoli e ricercando nuove opportunità. E’ proprio in questo clima di forza e resilienza che, grazie all’organizzazione di ArteFiera Bologna abbiamo avuto l’opportunità di trasformare la mancata partecipazione ad una delle più grandi fiere nazionali con una bellissima esperienza tutta digitale. “Playlist” visioni trasversali sull’arte, vetrina digitale a tutto tondo sull’arte che ci accolto tra le sue pagine dandoci la possibilità di esprimere tutta la voglia di rinascita e di partecipazione che abbiamo. Dal 21 gennaio al 24 gennaio 2021 siamo stati accolti nella sezione in Galleria presentando un anteprima del progetto Showcase Exhibition 2 a cura di Aldo Premoli, che si era pensato di inaugurare il 17 Gennaio 2021, poi spostata al 24 gennaio 2021 causa restrizioni, Questo progetto nasce proprio dall’esigenza di ritrovare mediante il lavoro creativo un po’ di armonia nel grande caos che ci ha accompagnato in questo periodo.

In vetrina troverete: Balsamo Francesco, Giuffrida Emanuele e Taormina Rossana

Sono molto diversi fra loro ma accomunati tutti dallo stesso entusiasmo verso l’Arte e in quanto tale, amore per la bellezza.

Quello che emerge dalle opere dei nostri artisti è chiaramente riconoscibile come un messaggio di forza indirizzato a tutti noi. L’indagine estetica e concettuale presente nelle loro opere riflette i movimenti scrutatori dell’interiorità di ognuno dei presenti sul palcoscenico o al riparo dell’ epidemia globale. E un bisogno assoluto di andare oltre, di uscirne presto e ad ogni costo.