DIDA ADIL AND CHAEDA PLAYING WITH TUNISIAN TRADITIONAL RUG
2022
Stampa Fine Art su carta baritata
30 x 30 cm
Delivered message to Ameni Tunisian interpreter for the Presidio project
Messaggio per Ameni, interprete tunisino per Presidio project
Dear Ameni,
I wrote down a text that I kindly ask you to read to the family you selected for my project.
“I am looking for a family willing to accept an Italian woman in their house.
I am interested in your stories specifically because they are hidden and only few people really care about your condition. How difficult it can be to find an identity in a foreign country and especially in that place, where you happened to live.
As an Italian, I hope that my presence will challenge the cultural and social barrier that separates us. What I would ask is to be allowed to listen to your stories, observe your domestic intimacy and be able to find the right visual way to tell your story.
I would like to create a collaborative dialogue with your kids. To show that besides the difficult living conditions, there is also family genuineness and the universal feelings that derive from it.
The meetings will be spread over several months according to your family’s availability.
We will start by getting to know each other. Afterwards, parallel to the dialogue, I will begin to bring the camera with me and start making images.
It is important to make clear that this project will only start when all of us feel comfortable. I am sure that by getting to know you, I will learn new things about myself. I hope that you will see my proposal not as an intrusion but as an opportunity.”
Thanks, Ameni for your support. Let me know what you think about it! Looking forward to hearing from you
Best Melissa
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Caro Ameni,
Ho scritto un testo che ti chiedo gentilmente di leggere alla famiglia che hai selezionato per il mio progetto.
“Cerco una famiglia disposta ad accogliere in casa una donna italiana. Sono interessata alle tua realtà proprio perché fatta di storie nascoste e solo poche persone si preoccupano veramente della vostra condizione. Quanto può essere difficile trovare un’identità in un paese straniero e soprattutto in quel luogo, dove ti è capitato di vivere.
Come italiano, spero che la mia presenza possa sfidare la barriera culturale e sociale che ci separa. Quello che chiederei è di poter ascoltare le vostre storie, osservare la vostra intimità domestica e poter trovare il modo visivo giusto per raccontare la vostra storia.
Vorrei creare un naturale dialogo con i vostri figli. Per dimostrare che oltre alle difficili condizioni di vita c’è anche la genuinità familiare e i sentimenti universali che ne derivano.
Gli incontri saranno spalmati su più mesi in base alla disponibilità della tua famiglia.
Inizieremo conoscendoci. Successivamente, parallelamente al dialogo, inizierò a portare con me la macchina e comincerò a fare delle foto. È importante chiarire che questo progetto inizierà solo quando tutti noi ci sentiremo a nostro agio. Sono sicura che conoscendosci imparerò cose nuove su me stesso.
Spero che considererete la mia proposta non come un’intrusione ma come un’opportunità”.
Grazie Ameni per il tuo supporto. Fammi sapere cosa ne pensi! Attendo un tuo riscontro
Cari saluti
Melissa
Melissa Carnemolla | Presidio Project
“Melissa Carnemolla indirizza da subito la sua ricerca fotografica verso una concreta utopia del vedere, più si appropria della tecnica e meno l’immagine che ci restituisce s’allontana dall’impressione della realtà, smorzando le grafie visual, togliendo all’emulsione sensibile l’estetica di una fotografia patinata. Gli scatti sono pensati nei minimi dettagli, però, prima di ottenere il risultato desiderato o concretamente colto. Il procedimento fotografico e il click impresso sulla prosaicità del reale s’arricchiscono di misure e calcoli, di simboli e concetti, di esperienze conoscitive strutturali, antropologiche, di viaggi. Le tessiture di immagini viste anche nella propria selvaggia banalità, in verità ci rimandano altrove, sono riconducibili a momenti di ossigeno per una politica volitiva del saper vedere oltre il frame di uno scatto.
Il tappeto tradizionale tunisino disteso dalle due donne, avvolte dalle estremità di esso e dalle ombre, in una scena arabesca che si muove tra ornamenti, guizzi luminosi e il piede della “Gradiva” dai capelli neri avanzante, se mi permette Melissa, lo rivolto in orizzontale, ci salgo e volo tra la letteratura persiana ed araba d’Oriente. Poi sognando, sognando, il tappeto volante che ho preso chissà perché mi porta sopra i cieli della Francia, della “Nouvelle vague” dei quattrocento colpi?”
Salvatore Schembari
ESSENTIAL
Melissa Carnemolla è nata a Ragusa nel 1991.
Dopo una breve carriera come Interior Designer, si è trasferisce a Roma dove frequente per un biennio la scuola di fotografia “Officine Fotografiche”. Nel 2016 ha vinto due borse di studio: Residenza d’artista ad Arles con Studio Vortex di Antonie D’agata e Spazio Labò Photo Workshop a New York con Michael Ackerman. Dal 2015 al 2017 è stata la co-fondatrice e co-direttrice di Gazebook: Sicily Photobook Festival. Nel 2020 è assistente di set del fotografo Jaap Scheeren
Nel 2021 termina gli studi presso la prestigiosa Accadamedia d’Arte KABK (Paesi Bassi).
Melissa, fotografa documentarista, utilizza il mezzo fotografico per mostrare i lati nascosti dei nostri sistemi sociali. La sua ricerca indaga il fenomeno dello stato di indifferenza e di omissione che regna nel mondo contemporaneo.
Oggi vive e lavora a Ragusa
TOGETHER
2018: “Retrospettiva”, personale di Melissa Carnemolla curata da Maria Brazão Sousa, Lo Magno artecontemporanea (Modica)
“Melissa, celebrando i fallimenti e convertendo gli ostacoli in una fonte di nuove eccitanti scoperte, ci incoraggia ad abbracciare la natura imprevedibile non solo del processo creativo ma di tutta la vita umana, mostrandoci che la gioia non sta nei risultati finali, ma in ciò che abbiamo vissuto durante il percorso”
Maria Brazão Sousa
2020: “Showcase Exhibition”, virtual group exhibition lomagnoartecontemporanea.it, curata da Giuseppe Lo Magno, Lo Magno artecontemporanea, Modica (RG)
La mostra intende esaltare il fermento artistico che si è creato a contatto con le circostanze determinate dalla pandemia da covid-19, una ribellione di colori e tratti che prende vita alle pareti della galleria Lo Magno artecontemporanea.
Il Tour virtuale sarà accompagnato dalle note della “Overture 1812” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. La versione è stata registrata da casa con i propri smartphone durante il lockdown da alcuni componenti dell’orchestra Workshop Ibleo 2020, diretti dal maestro Luigi Mariani (Teresa Lombardo e Aurora Rizza, violini; Nadia Tidona, viola; Jasha Parisi, violoncello; Luciana Danieli, oboe; Chiara Scucces, flauto traverso; Pietro Giunta, flicorno soprano – editata e ottimizzata da Salvo Scucces).
Artisti in mostra: Melissa Carnemolla, Giovanni Blanco, Emanuele Giuffrida, Giuseppe Colombo, Francesco Balsamo, Vanni Cuoghi, Andrea Cerruto, Francesco Lauretta, Giovanni Iudice, Rossana Taormina, Domenico Grenci, Sandro Bracchitta, Massimiliano Fabbri, Ignazio Schifano