Lo Magno Arte Contemporanea per la 44ma edizione di ArteFiera Bologna 2020 stand C/25 padiglione 15 ha presentato:
“HIVE” – Andrea Cerruto
“La mia ricerca ruota intorno alla praticità del disegno e della pittura (pur utilizzando vari mezzi, dalle piccole sculture alla fotografia) e come riflessione al lento processo di costruzione/stratificazione dell’opera. Il concepimento della stessa credo che obbedisca a delle regole legate alla mia memoria, alla mia storia personale, al mio immaginario e dunque tutto potrebbe sottrarsi alla funzionalità dove non è necessaria una narrativa e dove è difficile prevederne gli sviluppi”
Il progetto Hive vede la pittura al centro, un mezzo attraverso cui osservare il paesaggio anche il più infinitamente piccolo e nei dettagli più sfuggevoli.
Il progetto ruota intorno al concetto di alveare, inteso come spazio/osservatorio, stazione ferma da cui scrutare la mutevolezza del paesaggio in una visione filtrata così come avviene nell’occhio del pittore.
L’alveare come casa/tempio in cui si concentra il lavoro della creazione, che non può prescindere dall’ambiente e dalle essenze del luogo. Le mani dell’apicoltore ferme in alcuni gesti che si fanno rituali come in “Con cura” o “Con la cura di sempre”, proteggono l’arnia e non svelano il frutto del telaio.
Alla scansione del tempo e del lavoro e alla lentezza dello stesso, fanno riferimento le opere “Festina Lente”, “Qui e ora” e “This fire of Autumn”. Infine, nelle opere “Hive” e “Prima apparizione” ritorna il concetto di visione filtrata, in uno spazio dove si registrano colori apparsi in altri dipinti. Chiude il progetto l’opera “Fuori Campo (Canto d’amore)” che appare avulsa dal contesto, come sottratta al resto delle opere e allude a certe tecniche cinematografiche e a tutto ciò che non viene mostrato nell’inquadratura che può creare spunti e altri immaginari allo spettatore.